Nel luglio 1975 Shostakovich, malgrado le precarie condizioni di salute, completa la sua ultima composizione: la Sonata op. 147 per viola e pianoforte. In questo documentario, l'intervento di Sokurov, si rivela fondamentale per la struttura stessa del film: la scelta e la composizione dell'ampio materiale d'archivio, la forza dell'autenticità dei filmati, traspone il soggetto strettamente biografico su un più ampio contesto storico, creando delle profonde connessioni tra il destino del compositore e alcuni momenti salienti della storia sovietica.