Terni, estate 2014. Le acciaierie Thyssen Krupp annunciano il licenziamento di 550 operai, lasciati a casa dopo innumerevoli anni di servizio. Luigi è un uomo anziano, prossimo alla pensione, che si trova catapultato nel bel mezzo di una guerra ai vertici, combattuta in strada, alle riunioni sindacali, attraverso presidi continuati fuori dai cancelli dell'azienda, alle manifestazioni. Un pugno di ferro tra gli operai e il colosso d'acciaio, quaranta giorni di sciopero ininterrotti, presidi alle ambasciate, in strada e fin sotto il parlamento europeo, per arrivare a un accordo che sa di presa in giro: 80.000 euro lordi di buonuscita.