È il 1970 quando il sindaco Romeo Donati, lungimirante amministratore, coinvolge il regista Piero Patino perché organizzi nel piccolo comune di Santarcangelo di Romagna (quando ancora non esisteva la provincia della vicina Rimini), a una manciata di chilometri dalla riviera, un Festival di teatro di piazza che nella sua dicitura riporti anche laggettivo internazionale. È un incontro di sensibilità politiche, in unera caratterizzata dalla supremazia del PCI in ambito culturale. Il festival si apre così dallanno successivo al mondo e porta sulle colline romagnole, anzi proprio tra le strade e le piazze della cittadina, le esperienze più davanguardia e sperimentali. Cinquant'anni dopo, nelledizione della pandemia, Roberto Naccari, già direttore organizzativo del festival, invita Mellara e Rossi (God Save the Green, Vivere, che rischio), documentaristi di area bolognese e habituées del festival, a tracciare un consuntivo di questesperienza unica, mettendo a loro disposizione gli archivi video della manifestazione.