Un famoso regista francese viene assunto da un importante produttore di Hollywood per realizzare un documentario sullo stato della Russia post-guerra fredda. Il regista, tuttavia, sovverte il progetto rimanendo ostinatamente in Francia e diventando il personaggio principale di "L'idiota" di Dostoevskij, offrendo una serie di riflessioni tipicamente godardiane sull'arte, la politica, la natura delle immagini e il futuro del cinema.