Durata 100 minuti circa. L'apatia di due adolescenti schiacciati dal vuoto della provincia e dallo stile di vita di una famiglia borghese e spenta si trasforma in un gesto di follia, un'aggressione intenzionale, un omicidio voluto e studiato come alternativa al nulla. I protagonisti di questa performance del nonsenso sono Katia e Andrea, adolescenti e fidanzati stanchi e spenti, senza curiosità , senza stimoli, senza interessi. Fanno l'amore come fosse un obbligo, passano la notte chiusi nelle loro stanze di ragazzini perbene a chattare, a riempire la pagina di Facebook, a mandarsi messaggi su Whats App, compiendo automaticamente i gesti della ritualità dei social, ma senza contenuto, senza dire nulla. I genitori sono assenti, automi instupiditi dal tran tran, portatori di regole alle quali non sembrano più credere neanche loro. In questo contesto, in questo vuoto, parte la sfida d'amore, il gioco, come fosse la variante a una giornata ancor più noiosa. Uccidere la madre e il fratellino di lei. Una sfida...