Aureliano ha lasciato la provincia in cui viveva con la famiglia all'età di 20 anni. Quindici anni dopo, con l'improvvisa morte dei genitori, è costretto a tornare nel villaggio natale e confrontarsi con il l'ingombrante presenza del fratello per occuparsi della vendita della casa di famiglia. Costretto a fare i conti con tutto ciò da cui era fuggito, Aureliano è deciso a ridistribuire i ruoli, abbandonando l'eterno secondo posto e prendendo altresì coscienza di come una professione non possa riassumere l'identità di una persona.