"Ho fatto un film sognando le parole di Pier Paolo immerse in tutto ciò che da tempo non lo riguarda, come un'enfatica, mondana e stridente democrazia; una falsa capacità di capire; una non troppo furtiva apologia della bassa cultura". Così Laura Betti, una delle amiche più intime del regista che oggi tenta di costruire un percorso della memoria tra interviste, sequenze di film e testimonianze di chi lo ha conosciuto. Ne esce un documento 'classico', senza colpi d'ala ma forse proprio per questo interessante. La Betti lascia da parte, per una volta, qualsiasi narcisismo per offrire all'amico scomparso il servizio di un'indagine serena nella sua cultura e nel suo mondo.