Esiliato a Parigi da otto mesi, il regista siriano Ossama Mohammed viene contattato su Facebook dalla giovane attivista curda Wiam Simav Bedirxan. La donna gli pone una domanda che chiama in causa il suo lavoro di regista e la partecipazione alla guerra civile in corso nel suo Paese. Il regista, da lontano, visiona le centinaia di video caricati sul web sia dai resistenti, sia dall'esercito di Bashar al-Assad. L'attivista racconta con la sua piccola telecamera la vita nella città assediata di Homs. Insieme creano una sconvolgente cronaca di una distruzione in atto.