La vita di Veronika è scandita da ritmi regolari e rassicuranti. Le sue giornate si susseguono tra università e lezioni di violoncello, la sua grande passione. Vive in un piccolo borgo della Serbia dove tutti si conoscono e in cui raramente succede qualcosa di particolare. Quella della ragazza è però solo una pace apparente, fatta di omissioni e verità scomode, dove aleggia il fantasma terribile della guerra di Bosnia Erzegovina di 20 anni prima. Sarà l'arrivo di una ricercatrice che all'epoca si era attivata per mantenere desta l'attenzione sugli stupri etnici (ora considerati crimini contro l'umanità ) a riaprire ferite dell'animo che qualcuno voleva dimenticare.