David non è affatto simpatico, anzi. È un arzillo ultracinquantenne con una cattedra universitaria e il vizietto delle avventure facili. Cresciuto nella libertà sessuale dei campus americani degli anni '60, da più di trent'anni sfrutta appieno le opportunità offertegli dalla sua posizione sociale e non intrattiene nessuna relazione stabile con l'altro sesso. Sono tante le belle ragazze che frequentano il suo corso di critica letteraria, ma un giorno entra in aula Consuela Castillo, una splendida studentessa cubana poco più che ventenne, e tutto nella sua vita cambia radicalmente. Capelli scuri, sguardo conturbante e corpo che sfiora la perfezione, Consuela attira le sue attenzioni come un'opera d'arte e la voglia di possederla diviene per David quasi un'ossessione.