Firenze 1944. Il filosofo Giovanni Gentile vive in una villa fuori dalla città occupata dai nazisti. La sua adesione alla Repubblica Sociale e l'accettazione della presidenza della Reale Accademia d'Italia hanno allontanato da lui colleghi e studenti che in precedenza ne condividevano la ricerca filosofica. Ora però i fronti sono contrapposti e sembra non esserci più spazio per le mediazioni.