Dal 2007 la maggior parte delle persone che popolano il nostro mondo, per la prima volta nella storia, vive nelle periferie delle città e non più nelle campagne. Una trasformazione antropologica si sta compiendo a livello globale: l'uomo, da pastore e agricoltore che era, si è trasformato in cittadino. Eppure nelle ferite delle metropoli, tra i grattacieli brillanti di cristallo, negli slum fatiscenti delle megalopoli, riemerge prepotente il bisogno degli uomini di immergere le mani nelle zolle di terra.