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Maurizio Merli
1940 1989




Maurizio Merli (Roma, 8 febbraio 1940 – Roma, 10 marzo 1989) è stato un attore italiano, particolarmente noto per aver interpretato numerosi film poliziotteschi in voga negli anni settanta.


Biografia
Gli esordi
Giovanissimo interprete di fotoromanzi per la rivista Grand Hotel, debuttò nel cinema nel 1963, come comparsa ne Il Gattopardo di Luchino Visconti. Dopo altre parti in pellicole minori e nel teatro di rivista con Carlo Dapporto (I trionfi, 1964), iniziò la carriera nelle produzioni televisive in I grandi camaleonti (per la regia di Edmo Fenoglio, 1964), pur continuando la recitazione teatrale (nel 1968 partecipa all'Orlando furioso di Luca Ronconi). La grande notorietà tra il pubblico però giunge con la partecipazione come protagonista nello sceneggiato televisivo Il giovane Garibaldi di Franco Rossi (1974), in cui interpreta l'Eroe dei due mondi.

Icona del poliziottesco
Merli divenne negli anni settanta uno degli attori più noti del genere poliziottesco, con film come Roma violenta, Roma a mano armata, Napoli violenta, Il cinico, l'infame, il violento e Da Corleone a Brooklyn.
Il suo esordio nel genere avvenne nel 1975, quando ottenne la parte del Commissario Betti in Roma violenta, diretto da Marino Girolami. Fu proprio il regista a caldeggiarne la scrittura per sostituire Richard Harrison, voluto invece dal produttore. Il protagonista doveva apparire iconograficamente simile a Franco Nero, che aveva ottenuto un grande successo con La polizia incrimina, la legge assolve, tanto che Merli si fece crescere appositamente i baffi, che poi diverranno uno dei suoi "marchi di fabbrica". Il film fu un grandissimo successo commerciale, tanto da incassare oltre due miliardi di lire, ed essere il venticinquesimo incasso nella stagione cinematografica in Italia.
Alto, biondo, atletico e baffuto, Merli interpretava personaggi di duri poliziotti in rivolta contro l'ingiustizia e il lassismo della legge e dei magistrati. Numerose scene acrobatiche e pericolose di alcuni film furono girate direttamente da lui senza avvalersi di controfigure. La sovrapposizione tra attore e personaggio portato sullo schermo fu, nel caso di Merli, tanto profonda da essere considerato il "commissario di ferro" per antonomasia. Molti saranno i suoi successi nella seconda metà degli anni settanta, spesso guidato con maestria dai registi Umberto Lenzi e Stelvio Massi. Si raccontava di un episodio (di cui non si è certi della veridicità) che lo avrebbe visto protagonista: un giorno, al volante della sua auto, fermato da una pattuglia della Stradale per un normale controllo di routine, credendo che gli agenti lo avrebbero subito riconosciuto per la sua notorietà, si sarebbe presentato a loro come "il commissario Betti", rischiando invece di essere denunciato per aver fornito false generalità.

Il declino
Col finire degli anni settanta anche il genere poliziottesco entrò in crisi e per Merli divenne difficile ritagliarsi altri spazi nel mondo del cinema italiano, tanto che il suo tentativo di cimentarsi in un altro genere, con lo spaghetti-western Mannaja di Sergio Martino, si rivelò un fallimento.
L'ultima apparizione in un lungometraggio fu nel 1987, nel film Tango blu, scritto e diretto da Alberto Bevilacqua, anche produttore insieme allo stesso Merli. Negli ultimi anni della sua carriera, ormai emarginato da una critica cinematografica ostile, aveva partecipato solo ad alcune trasmissioni televisive d'intrattenimento, tra cui una partecipazione al programma di Pippo Baudo Festival, su Canale 5, insieme al duo comico Zuzzurro e Gaspare e, nell'agosto 1988, al programma di Marco Columbro Tra moglie e marito. Più rilevante lo spettacolo Crazy Boat in nove puntate andato in onda su Rai 2 nell'estate del 1986. Nell'ultimo anno di vita fu ospite frequente del programma televisivo Il gioco dei 9, condotto da Raimondo Vianello su Canale 5, e nel programma di Rai 1 Domani sposi, condotto da Giancarlo Magalli, dove si presentò con tutta la famiglia.

L'improvvisa fine
Il 10 marzo 1989 a Roma, mentre stava giocando a tennis al circolo "Casetta Bianca" sulla via Cassia con un amico, e sotto gli occhi della figlia, l'attore fu improvvisamente colto da un infarto: sia pur prontamente soccorso e trasportato all'Ospedale "Villa San Pietro" vi giunse già privo di vita. Morì così, a soli 49 anni, proprio quando si stava prospettando la possibilità di tornare a recitare nuovamente nel ruolo del commissario di polizia. È sepolto nel Cimitero di Poggio Catino (Rieti), paese dove amava trascorrere le vacanze e il tempo libero con la famiglia.

Filmografia

Cinema
Il Gattopardo, non accreditato, regia di Luchino Visconti (1963)
Due rrringos nel Texas, non accreditato, regia di Marino Girolami (1967)
Fenomenal e il tesoro di Tutankamen, regia di Ruggero Deodato (1968)
Eros e Thanatos, regia di Marino Girolami (1969)
Decameron proibitissimo (Boccaccio mio statte zitto), regia di Marino Girolami (1972)
Le mille e una notte all'italiana, regia di Carlo Infascelli e Antonio Racioppi (1972)
Catene, regia di Silvio Amadio (1974)
Zanna Bianca alla riscossa, regia di Tonino Ricci (1974)
Roma violenta, regia di Marino Girolami (1975)
Roma a mano armata, regia di Umberto Lenzi (1976)
Napoli violenta, regia di Umberto Lenzi (1976)
Paura in città, regia di Giuseppe Rosati (1976)
Italia a mano armata, regia di Marino Girolami (1976)
Il cinico, l'infame, il violento, regia di Umberto Lenzi (1977)
Mannaja, regia di Sergio Martino (1977)
Poliziotto sprint, regia di Stelvio Massi (1977)
I gabbiani volano basso, regia di Giorgio Cristallini (1978)
Poliziotto senza paura, regia di Stelvio Massi (1978)
Sono stato un agente C.I.A., regia di Romolo Guerrieri (1978)
Un poliziotto scomodo, regia di Stelvio Massi (1978)
Il commissario di ferro, regia di Stelvio Massi (1978)
Da Corleone a Brooklyn, regia di Umberto Lenzi (1979)
Sbirro, la tua legge è lenta... la mia... no!, regia di Stelvio Massi (1979)
Poliziotto solitudine e rabbia, regia di Stelvio Massi (1980)
Avvoltoi sulla città, regia di Gianni Siragusa (1981)
Priest of Love, regia di Christopher Miles (1981)
Notturno, regia di Giorgio Bontempi (1983)
Tango blu, regia di Alberto Bevilacqua (1987)Televisione
I grandi camaleonti - miniserie TV, 3 episodi (1964)
All'ultimo minuto - serie TV, 1 episodio (1972)
Il giovane Garibaldi - miniserie TV, 2 episodi (1974)
Il consigliere imperiale - miniserie TV, 2 episodi (1974)
Canossa - miniserie TV, 2 episodi (1974)
Philadelphia Story - film TV (1974)
Crazy Boat - serie TV (1986)
Atelier - miniserie TV, 1 episodio (1986)
La famiglia Brandacci - film TV, non accreditato (1987)
Casa Caruzzelli - serie TV (1989)Doppiaggio
Nonostante fosse italiano, Merli fu doppiato da:

Pino Locchi in Roma violenta, Roma a mano armata, Napoli violenta, Paura in città, Italia a mano armata, Il cinico, l'infame, il violento, Mannaja
Carlo Valli in Zanna Bianca alla riscossaA partire dal film Poliziotto sprint iniziò a doppiarsi da solo.

Note

Bibliografia
Maurizio Merli. Il commissario dagli occhi di ghiaccio, di Francesco Rondolini, Morlacchi Editore
Gli attori, Gremese editore, Roma 2003
Rai Teche.Collegamenti esterni
(EN) Maurizio Merli, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Scheda su Pollanet Squad.it, su pollanetsquad.it.

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