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Gianluca Vialli
1964
età 60




Gianluca Vialli (Cremona, 9 luglio 1964) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Tra i migliori centravanti degli anni 1980 e 1990, rientra nella ristretta cerchia dei calciatori che hanno vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club, unico fra gli attaccanti. Vincitore di numerosi trofei in campo nazionale e internazionale, è stato capocannoniere dell'Europeo Under-21 1986, della Coppa Italia 1988-1989 — in cui ha stabilito, con 13 reti, il record assoluto di realizzazioni in una singola edizione del torneo —, della Coppa delle Coppe 1989-1990 e della Serie A 1990-1991.Tra il 1985 e il 1992 ha totalizzato 59 presenze e 16 reti nella nazionale italiana, prendendo parte a due Mondiali (1986 e 1990) e un Europeo (1988); al suo attivo anche 21 gare e 11 gol con l'Under-21, con cui ha disputato due Europei di categoria (1984 e 1986).
Più volte candidato al Pallone d'oro, si è classificato 7º nelle edizioni 1988 e 1991. Nel 2015 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.


Caratteristiche tecniche
Giocatore
Dopo gli esordi da ala tornante, si affermò come centravanti completo, dotato di tecnica, velocità, dinamismo, forza fisica e resistenza agli sforzi prolungati; in qualche occasione è stato impiegato anche a centrocampo, dove faceva valere la propria abilità nel pressing e nella gestione del pallone. Poco prolifico nella fase iniziale della carriera, incrementò la propria media realizzativa negli anni seguenti, laureandosi capocannoniere di quattro diverse competizioni tra il 1986 e il 1991; mise a segno, peraltro, numerose reti di pregevole fattura — spesso in acrobazia —, caratteristica che gli valse il soprannome Stradivialli, coniato da Gianni Brera. A cavallo tra gli anni 1980 e 1990 era ritenuto, da molti, il più forte attaccante italiano e uno dei migliori al mondo.Tatticamente preparato, era un leader carismatico, dal carattere forte: a detta di Vujadin Boškov, queste doti lasciavano presupporre che Vialli avesse la stoffa dell'allenatore; ruolo, quest'ultimo, che l'attaccante cremonese iniziò a ricoprire ancor prima di ritirarsi dal calcio giocato.
Carriera
Giocatore
Club
Inizi, Cremonese

Proveniente da una famiglia di Cremona, tira i suoi primi calci all'oratorio di Cristo Re, al villaggio Po della sua città nativa. Entra nelle giovanili del Pizzighettone, per poi passare alla Primavera della Cremonese dove viene allenato da Guido Settembrino.
La società lombarda lo lancia tra i professionisti nella stagione 1980-1981, in cui ottiene 2 presenze nel campionato di Serie C1. Il debutto in Serie B avviene invece il 27 settembre 1981, in una gara persa 0-3 con la Sambenedettese. Nei quattro campionati con la maglia grigiorossa riporta 105 presenze e 23 gol.
Sampdoria
Nell'estate 1984 passa alla Sampdoria, in cambio di Alviero Chiorri. Esordisce in Serie A il successivo 16 settembre, proprio contro la sua ex squadra. Tre mesi più tardi segna il primo gol, dando i 2 punti alla squadra contro l'Avellino. Al termine della stagione si aggiudica la Coppa Italia, primo trofeo della storia doriana, segnando al Milan nella finale di ritorno. La vittoria della coppa gli permette, nell'annata 1985-1986, di esordire nelle competizioni europee facendo registrare 4 apparizioni in Coppa delle Coppe.

Contribuisce alla conquista della Coppa Italia anche nelle annate 1987-1988 (con un gol al Torino nella finale di andata) e 1988-1989: miglior marcatore di quest'ultima edizione con 13 reti, va nuovamente a segno in finale, nel retour match contro il Napoli. Frattanto, il 6 ottobre 1988, realizza la prima rete nelle coppe europee, che è anche la centesima in carriera. Nell'annata 1989-1990 è protagonista della vittoria doriana in Coppa delle Coppe: si laurea capocannoniere della competizione con 7 reti, due delle quali realizzate nella finale contro l'Anderlecht.Il suo apporto è determinante anche per lo scudetto della stagione 1990-1991, l'unico nella storia del club ligure: Vialli risulta capocannoniere del campionato con 19 realizzazioni. Nel 1992 disputa invece la sua prima finale di Coppa dei Campioni, persa 0-1 contro il Barcellona: è la sua ultima partita con il club blucerchiato.Dei suoi anni a Genova è rimasta celebre l'intesa con il compagno di reparto Roberto Mancini, che ha portato i due a essere soprannominati «gemelli del gol».
Juventus
Nel giugno 1992 si trasferisce alla Juventus; la società piemontese sborsa 4 miliardi di lire per l'acquisto, più la cessione alla Sampdoria di quattro calciatori (Mauro Bertarelli, Eugenio Corini, Michele Serena e Nicola Zanini) il cui valore complessivo è di altri 26 miliardi. Il centravanti va a collocarsi in un reparto offensivo che vede la presenza di Roberto Baggio e Fabrizio Ravanelli, e che a partire dalla stagione successiva si avvarrà anche dell'emergente Alessandro Del Piero.


L'esperienza torinese di Vialli si rivela divisa in due nette e diverse fasi. Nel biennio iniziale, agli ordini di Giovanni Trapattoni, pur vincendo la Coppa UEFA 1992-1993 l'attaccante offre prestazioni sottotono, per via di qualche difficoltà di ambientamento a cui si sommano numerosi infortuni nonché equivoci tattici. Dalla stagione 1994-1995, al contrario, sotto la guida di Marcello Lippi incrementa notevolmente la propria brillantezza atletica e, di conseguenza, il proprio rendimento: rigenerato fisicamente e mentalmente dal tecnico viareggino il quale ne fa il fulcro dell'attacco bianconero, e complice la lunga lontananza dai campi in cui incappa l'infortunato Baggio, Vialli emerge come il leader della squadra piemontese con cui al termine dell'annata conquista, rispettivamente, il secondo scudetto e la quarta Coppa Italia della propria carriera.Dopo avere nel frattempo «spostato Baggio dal cuore dei dirigenti e dal ruolo di primadonna» nella Juventus, ed esserne stato nominato capitano dopo l'addìo proprio del Divin Codino, nell'annata 1995-1996, la sua quarta e ultima a Torino, giostrando nell'ormai consolidato trio offensivo con Del Piero e Ravanelli, Vialli traghetta i bianconeri ai trionfi in Supercoppa italiana, e per la prima volta in Champions League.Con i bianconeri ha disputato 145 partite e segnato 53 reti.

Chelsea
Dopo essersi svincolato dalla Juventus, sfruttando la nuova libertà contrattuale concessa dalla sentenza Bosman, nella stagione 1996-1997 approda al Chelsea. Subito vittorioso in FA Cup, dal febbraio 1998 rileva Ruud Gullit nel doppio ruolo di giocatore-allenatore, a seguito delle dimissioni dell'olandese; in queste vesti conquista in stagione una Football League Cup e una Coppa delle Coppe, cui segue nell'annata successiva una Supercoppa UEFA.Ritiratosi dal calcio giocato al termine dell'annata 1998-1999, ricopre poi solo la carica di tecnico dei londinesi.
Nazionale

Da giovane ha fatto parte della nazionale Under-21, collezionando 21 presenze e 11 reti, di cui 4 nel campionato europeo di categoria del 1986 che lo laurearono miglior marcatore dell'edizione.Esordisce in nazionale maggiore il 16 novembre 1985, a 21 anni, nella partita amichevole Polonia-Italia (1-0). Viene convocato dal commissario tecnico Enzo Bearzot per il campionato del mondo 1986 in Messico, dove viene impiegato nelle quattro partite disputate dagli azzurri, senza riuscire a incidere.
Durante la successiva gestione di Azeglio Vicini, Vialli contribuisce alla qualificazione dell'Italia al campionato d'Europa 1988 in Germania Ovest, realizzando una decisiva doppietta contro la Svezia. Partecipa poi da titolare alla fase finale della competizione, segnando la rete della vittoria contro la Spagna (1-0) nella prima fase; nella semifinale persa contro l'URSS si rivela impreciso sotto rete, ma ciò non gli impedisce di essere inserito nella squadra ideale del torneo.In seguito partecipa alla conquista del 3º posto dell'Italia al campionato del mondo 1990. Benché riesca, in più di un'occasione, a propiziare i gol del compagno di reparto Salvatore Schillaci (capocannoniere della competizione), non segna e disputa un torneo al di sotto delle attese; contro gli Stati Uniti fallisce il rigore del possibile 2-0, calciando la palla sul palo.

Pur venendo confermato nel gruppo azzurro da Arrigo Sacchi, sul finire del 1992 Vialli deve difendere il proprio posto dalla concorrenza di Giuseppe Signori, incappando nel contempo in qualche equivoco tattico: il tecnico di Fusignano lo vorrebbe più presente in zona gol e lo impiega come centravanti puro, sebbene il giocatore attraversi un periodo di scarsa vena sotto rete, tanto che nella Juventus viene talvolta schierato a centrocampo. Unitamente a ciò, alcune incomprensioni con il commissario tecnico fanno da anticamera all'esclusione del cremonese dal giro della nazionale.
La partita contro Malta del 19 dicembre 1992, valevole per le qualificazioni al campionato del mondo 1994 e sbloccata da un gol dello stesso Vialli, è dunque l'ultima apparizione in maglia azzurra per l'attaccante, che termina la sua esperienza in nazionale con 59 presenze e 16 reti: sarà il giocatore stesso, tre anni dopo, a rinunciare espressamente a eventuali ulteriori convocazioni.
Allenatore
Viene nominato allenatore-giocatore del Chelsea il 12 febbraio 1998, subentrando al dimissionario Gullit. La squadra si trova ancora in corsa nella Coppa di Lega e nella Coppa delle Coppe e, sotto la sua guida, le vince entrambe e finisce quarta nella Premier League.
La stagione seguente, 1998-1999, vince la Supercoppa europea battendo 1-0 il Real Madrid, raggiunge le semifinali di Coppa delle Coppe e finisce al terzo posto in campionato (miglior posizionamento della squadra dal 1970 in poi), a quattro punti dal Manchester United campione. Nel 1999-2000 porta il Chelsea ai quarti di finale della Champions League, nella sua prima apparizione nella competizione, venendo eliminato dal Barcellona (3-1 all'andata, 1-5 al ritorno dopo i tempi supplementari). Chiuso il campionato al quinto posto, termina la stagione con la vittoria sull'Aston Villa nella FA Cup.
L'ultima stagione a Londra inizia con la vittoria nella Charity Shield contro il Manchester United: è il quinto trofeo conquistato in meno di tre anni, fatto che lo rende l'allenatore più vincente della storia del club fino a quel momento. Ciò nonostante, viene licenziato il 12 settembre 2000, dopo cinque partite dall'inizio della stagione, dopo un avvio stentato e diverbi con diversi giocatori, tra cui Zola, Deschamps e Petrescu.Il 3 maggio 2001 accetta la proposta del Watford, squadra della First Division inglese. Nonostante i grandi e costosi cambiamenti che effettua nel club di Elton John, non ottiene che un quattordicesimo posto in campionato e viene licenziato il 15 giugno 2002, dopo solo una stagione. A seguito del licenziamento, le parti inizieranno una lunga disputa legale riguardo al pagamento del restante contratto.La stagione alla guida degli Hornets è l'ultima della sua breve esperienza da allenatore: da qui in avanti si dedica alla carriera televisiva di opinionista e analista calcistico.
Fuori dal campo
Dal 2004 svolge attività nel campo del sociale avendo creato, insieme all'ex collega Massimo Mauro e Cristina Grande Stevens, la "Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport", una ONLUS che ha lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica, il cosiddetto morbo di Lou Gehrig, nonché sul cancro, attraverso la fondazione ARISLA, l'associazione AISLA e la FPRC.Nel 2006 scrive con il giornalista Gabriele Marcotti The Italian Job, saggio in cui analizza le differenze tra calcio italiano e inglese. Il libro, pubblicato dapprima in Inghilterra, viene successivamente reso disponibile anche in Italia, ma qui la vendita viene inizialmente vietata da una sentenza del tribunale di Vicenza; successivamente il libro è tornato sugli scaffali italiani dopo la sentenza del tribunale sulla causa tra Vialli e Claudio Pasqualin. Nel 2013 cura la prefazione dell'edizione italiana del saggio Io sono il calciatore misterioso.
Il 26 febbraio 2006, assieme ad altri ex atleti italiani quali Klaus Dibiasi, Sara Simeoni, Novella Calligaris, Livio Berruti e Mario Cipollini, è tra i portatori della bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino.Nel 2002 diventa consulente sportivo di Sky Sport, di cui in seguito è testimonial e commentatore tecnico. Sempre per Sky Italia, nel 2016 conduce il docu-reality Squadre da incubo su TV8 insieme all'ex collega Lorenzo Amoruso.
Statistiche
Tra squadre di club, nazionale A e nazionale Under-21, Vialli ha disputato 737 partite segnando 286 reti, alla media di 0,39 gol a partita.

Presenze e reti nei club
Cronologia presenze e reti in nazionale
Allenatore
Statistiche aggiornate al 30 maggio 2002.

Record
Giocatore con più gol realizzati in una singola edizione della Coppa Italia (1988-1989, 13 reti).Palmarès
Giocatore
Club
Competizioni nazionali

Campionato italiano Serie C1: 1 Cremonese: 1980-1981 (girone A) Coppa Italia: 4 Sampdoria: 1984-1985, 1987-1988, 1988-1989
Juventus: 1994-1995 Campionato italiano: 2 Sampdoria: 1990-1991
Juventus: 1994-1995 Supercoppa italiana: 2 Sampdoria: 1991
Juventus: 1995 Coppa d'Inghilterra: 1 Chelsea: 1996-1997 Coppa di Lega inglese: 1 Chelsea: 1997-1998Competizioni internazionali

Coppa delle Coppe: 2 Sampdoria: 1989-1990
Chelsea: 1997-1998 Coppa UEFA: 1 Juventus: 1992-1993 UEFA Champions League: 1 Juventus: 1995-1996 Supercoppa UEFA: 1 Chelsea: 1998Nazionale
Campionato mondiale militare: 1 Arezzo 1987Individuale
Capocannoniere del Campionato europeo di calcio Under-21: 11986 (4 gol) Guerin d'oro speciale: 11987 Europei Top 11: 1Germania Ovest 1988Capocannoniere della Coppa Italia: 11988-1989 (13 gol)Capocannoniere della Coppa delle Coppe: 11989-1990 (7 gol)Capocannoniere della Serie A: 11990-1991 (19 gol)World Soccer's World Player of the Year: 11995 Inserito nella Hall of Fame del calcio italiano nella categoria Giocatore italiano2015Allenatore
Club
Competizioni nazionali
Coppa di Lega inglese: 1 Chelsea: 1997-1998 Coppa d'Inghilterra: 1 Chelsea: 1999-2000 Charity Shield: 1 Chelsea: 2000Competizioni internazionali
Coppa delle Coppe: 1 Chelsea: 1997-1998 Supercoppa UEFA: 1 Chelsea: 1998Onorificenze
Note

Bibliografia
Almanacco illustrato del calcio 1984, Modena, Panini, 1983.
Almanacco illustrato del calcio 1987, Modena, Panini, 1986.Voci correlate
Calciatori vincitori delle tre principali competizioni UEFA per clubAltri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Gianluca Vialli
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gianluca VialliCollegamenti esterni

(EN, DE, FR, ES, AR) Gianluca Vialli, su FIFA.com, FIFA.
(EN) Gianluca Vialli, su national-football-teams.com, National Football Teams.
(DE, EN, IT) Gianluca Vialli, su transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
Gianluca Vialli, su calcio.com, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
(EN) Gianluca Vialli, su soccerbase.com (calciatore), Racing Post.
(EN) Gianluca Vialli, su soccerbase.com (allenatore), Racing Post.
Gianluca Vialli, su INDUCKS.
(EN) Gianluca Vialli, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Convocazioni e presenze in Nazionale di Gianluca Vialli, su FIGC.it, FIGC.

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