Deborah Kerr 1921 2007
Deborah Kerr (IPA: [ˈdebrÉ™ kÉ‘Ë]), all'anagrafe Deborah Jane Kerr-Trimmer (Glasgow, Scozia, 30 settembre 1921 – Botesdale, 16 ottobre 2007) è stata un'attrice teatrale, cinematografica e televisiva britannica che vanta insieme a Thelma Ritter e a Glenn Close il record di 6 nomination all'Oscar come migliore attrice senza riuscire mai a vincerlo. Fu altresì premiata con il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale per Il re ed io e nel 1994 ricevette il premio Oscar alla carriera che le venne consegnato, ironia della sorte, proprio da Glenn Close. Ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame.
Biografia
La pronuncia scozzese del suo cognome (Kar) differisce da quella inglese; negli USA, era invalso l'uso del detto «Kerr rhymes with "star"» (Kerr rima con "star"). La sua carriera fu influenzata dal fatto di essere una figlia d'arte (i suoi genitori erano attori di teatro), inizialmente era interessata alla carriera di ballerina ma alla fine degli anni trenta si dedicò alla recitazione.
Il suo primo film fu Contrabbando (1940) ma le scene in cui comparve furono tuttavia tagliate nel montaggio finale. La sua prima vera apparizione cinematografica risale quindi all'anno successivo nella commedia Il maggiore Barbara (1941).
Dopo Duello a Berlino (1943), Intermezzo matrimoniale (1945) e Narciso nero (1947), tutti di produzione britannica, entrò nell'olimpo del cinema hollywoodiano grazie al film Edoardo mio figlio (1948) di George Cukor. Interpretò spesso ruoli di donna di classe, aristocratica ma poco passionale, in decine di film famosi nei più svariati generi cinematografici (commedie, musical, melodrammi, avventurosi, storici, kolossal, guerra, biografici, thriller), da Le miniere di re Salomone (1950) con Stewart Granger, a Bagliori ad Oriente (1951) con Alan Ladd, da Quo vadis (1951) con un geniale Peter Ustinov, a Giulio Cesare (1953), accanto a Marlon Brando.
Sempre nel 1953 ebbe il ruolo di protagonista femminile accanto a Burt Lancaster in Da qui all'eternità (1953), un film diretto da Fred Zinnemann, vincitore di otto Premi Oscar. Nel cast Frank Sinatra, Montgomery Clift, Donna Reed, Ernest Borgnine. L'intensa interpretazione della Kerr è ricordata anche per una delle più lunghe e sensuali sequenze d'amore della storia del cinema, quella girata sulla spiaggia con Burt Lancaster. Dopo aver sospeso l'attività cinematografica per due anni, a seguito di una gravidanza, l'attrice tornò sul grande schermo con il musical Il re ed io (1956), che aveva già interpretato a Broadway accanto a Yul Brynner, e nella commedia Tè e simpatia (1956) di Vincente Minnelli, che ripiegò sulla Kerr non potendo ingaggiare Rita Hayworth.
Negli anni successivi ottenne nuovi e prestigiosi successi: L'anima e la carne (1957), dove vestì i panni di una suora che si ritrova sola in un'isola del Pacifico con il burbero ma leale soldato interpretato da Robert Mitchum; fu partner di Cary Grant nel romantico Un amore splendido (1957), dove nacque un flirt tra i due; Buongiorno tristezza (1958), Tavole separate (1958), dove lavorò con un cast d'eccezione: David Niven, Rita Hayworth e Burt Lancaster; ritrovò Yul Brynner ne Il viaggio (1959) di Anatole Litvak, e interpretò la columnist Sheila Graham in Adorabile infedele (1959), con Gregory Peck nel ruolo dello scrittore Francis Scott Fitzgerald.
Superati i 40 anni, a differenza di molte altre attrici che si vedevano offrire sempre meno ruoli, continuò a lavorare senza sosta. Era sempre una donna di gran fascino, e recitò ancora con Robert Mitchum e Cary Grant nella sofisticata commedia L'erba del vicino è sempre più verde (1960) di Stanley Donen e nel giallo Il dubbio (1961), ultimo film in cui apparve Gary Cooper. Il regista John Huston la scritturò per La notte dell'iguana (1964), accanto a Richard Burton e Ava Gardner. Dopo Patto a tre (1965), James Bond 007 - Casino Royale (1967) e I temerari (1969) con Gene Hackman e Burt Lancaster, lavorò nel dramma Il compromesso (1969), con Kirk Douglas e Faye Dunaway.
Una delle sue migliori interpretazioni del decennio resta però quella della governante sessuofoba in Suspense (The Innocents) di Jack Clayton (1961), film tratto dal racconto Il giro di vite di Henry James, per il quale l'attrice, stranamente, non fu candidata all'Oscar.
Dopo 16 anni di lontananza dal cinema, quasi interamente passati tra privato e piccole apparizioni per la televisione, tornò sul grande schermo con Il giardino indiano (1985).
Deborah Kerr è morta il 16 ottobre 2007, all'età di 86 anni, in conseguenza della malattia di Parkinson, nel villaggio di Botesdale, nel Suffolk.
Filmografia
Doppiatrici italiane
Renata Marini in Edoardo, mio figlio, Duello a Berlino (personaggio di Barbara Wynne), Bagliori ad oriente, La regina vergine, Giulio Cesare, Credimi, Il prigioniero di Zenda, La sposa sognata, Da qui all'eternità , Tè e simpatia, Tavole separate, La notte dell'iguana
Lydia Simoneschi in I trafficanti, La fine dell'avventura, Anche gli eroi piangono, Un amore splendido, Il viaggio, Adorabile infedele, L'erba del vicino è sempre più verde, I nomadi, Suspense, Il giardino di gesso
Rosetta Calavetta in Duello a Berlino (personaggio di Edith Hunter), Prudenza e la pillola, Patto a tre, Il compromesso
Dhia Cristiani in Il re ed io, L'anima e la carne
Andreina Pagnani in Buongiorno tristezza, Il dubbio
Evi Maltagliati in Narciso nero
Anna Proclemer in Le miniere di re Salomone
Gemma Griarotti in Quo vadis
Clelia Bernacchi in Duello a Berlino (personaggio di Angela "Johnny" Cannon)
Rita Savagnone in James Bond 007 - Casino Royale
Anna Miserocchi in Il giardino indiano
Sonia Scotti in Edoardo, mio figlio (ridoppiaggio)Da doppiatrice è stata sostituita da:
Dhia Cristiani in Baciala per meNote
Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni di o su Deborah Kerr
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Deborah KerrCollegamenti esterni
(EN) Deborah Kerr, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Deborah Kerr, su AllMovie, All Media Network.
(EN) Deborah Kerr, in Internet Broadway Database, The Broadway League.
(EN) Classic Movies (1939 - 1969): Deborah Kerr, su thegoldenyears.org.
Deborah Kerr su Find A Grave, su findagrave.com. URL consultato il 10 aprile 2012.
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