La Carosello Records, uno dei pilastri della discografia italiana che ha da poco compiuto 55 anni, torna alla pubblicazione in vinile.
La storica etichetta decide di affiancare alla distribuzione digitale (download e streaming) e fisica dei cd, anche la distribuzione di tutti i progetti in vinile.
Nelle prossime settimane tutti i nuovi dischi targati Carosello, saranno disponibili anche in vinile: da John De Leo (in uscita a ottobre con il nuovo album “Il Grande Abarasseâ€) ai Santa Margaret (la rock band vincitrice del Coca – Cola Summer Festival che pubblicherà il primo EP solo in vinile).
Ma non solo. Saranno disponibili anche tutti gli album di successo di questi ultimi anni: da Emis Killa a Coez, da Nesli agli Skunk Anansie.
In più di mezzo secolo di storia la casa discografica indipendente vanta un ricchissimo catalogo con i nomi più importanti della canzone italiana e non solo. Sono previste infatti anche le uscite invinile di Vasco, Mina, Morricone, il tango di Astor Piazzolla,  dei nomi più prestigiosi del jazz italiano, Toto Cutugno, Giorgio Gaber e molti altri.
Tutti i prodotti di Carosello Records saranno disponibili sul sito www.carosellorecords.com
“Nessun supporto identifica la musica quanto il vinile. Tornare a stampare vinili significa tornare a dare importanza alla musica. In un mondo di infinite possibilità , si deve poter dare al fruitore di musica il supporto che più preferisce, digitale o analogico, liquido o fisico, possedendo il brano o ascoltandolo in streaming†– commenta Dario Giovannini, Direttore Generale di Carosello – “il vinile può farci riscoprire un calore e una purezza di suono mai sperimentate prima. Tornare a stampare vinili, vuol dire dimostrare attenzione e rispetto per l’artista che crea la musica e per l’ascoltatore che ne usufruisce; per entrambi la musica è un aspetto vero e concreto della propria vita, e il vinile è un oggetto vero e concreto. Possedere un vinilesignifica possedere un'opera d'arte, un oggetto da esporre e da gustareâ€.
Il più grande incremento di vendite (in percentuale) riguarda i cari vecchi dischi in vinile: nel 2013 è stato registrato un aumento del 26%. Un segnale che l’ascolto più attento e di qualità , legato a un’idea di unicità del supporto fisico, trova molte più soddisfazioni nel vinile che nel cd.
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