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Stevie Wonder
1950 N




Stevie Wonder, nome d'arte di Stevland Hardaway Morris, nato con il nome di Stevland Hardaway Judkins (Saginaw, 13 maggio 1950), è un cantautore, polistrumentista, compositore e produttore discografico statunitense.
È considerato uno dei musicisti più innovativi e influenti di tutti i tempi e tra i più famosi artisti pop del XX secolo. Fondamentale, in particolare, il suo contributo all'evoluzione del soul e del R&B, grazie alle prolifiche contaminazioni con pop, jazz, funk e reggae. Dotato di raro e precoce talento, rinnovò in modo profondo il linguaggio della black music usando i synth per creare intrecci contrappuntistici e melodici come se si trattasse di archi o fiati. Queste, insieme alla sovraincisione della sua stessa voce al fine di creare multiple voci soliste, sono solo alcune delle innovazioni stilistiche ascrivibili a Stevie Wonder, diventate oggetto di culto e studio.
Oltre a essere un musicista dal genio compositivo, Wonder è anche un prodigioso vocalist, un ottimo pianista ed eccelle come virtuoso assoluto di armonica a bocca.
Tra le sue opere principali vi sono album come Music of My Mind, Talking Book, Innervisions, Fulfillingness' First Finale, Songs in the Key of Life e Hotter than July, considerati vere e proprie pietre miliari della musica e quasi tutti interamente scritti, composti, arrangiati e suonati in totale autonomia. Stevie Wonder vanta 10 singoli al numero uno nella Billboard Hot 100 e oltre 30 brani presenti nella US top ten, ha vinto centinaia di premi tra cui 25 Grammy Awards, 1 Grammy Lifetime Achievement Award, 1 Premio Oscar e 11 American Music Awards, diventando così uno degli artisti solisti maschili più premiati e più di successo di tutti i tempi e ha venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo.
Grande attivista e leader dei diritti civili, giocò un ruolo fondamentale nel rendere festa nazionale il compleanno di Martin Luther King Jr. e nel 2009 è stato nominato “messaggero di pace” dalle Nazioni Unite. Nel 2014 il Presidente Barack Obama gli ha conferito la Presidential Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile statunitense e nel 2016 la città di Detroit ha intitolato una via a suo nome.



Biografia
Non vedente dalla nascita a causa di una retinopatia dovuta a difficoltà durante il parto prematuro e peggiorata da un'eccessiva quantità di ossigeno nell'incubatrice, prese il nome di Steveland Morris quando la madre si separò dal marito e, portando con sé i figli, assunse legalmente questo cognome.
Wonder è una leggenda della musica: bambino prodigio (si avvicinò a tre anni alla musica e a quattro suonava già il piano), è un polistrumentista (suona basso, tastiere, batteria, percussioni ed armonica a bocca). Ha fatto la storia della classifica Billboard come l'artista più giovane che abbia mai raggiunto la vetta della classifica, posizione conquistata a soli 13 anni, e come il primo artista ad avere avuto un hit contemporaneamente nelle classifiche di Musica Pop e di R&B.Ha inciso numerosissimi successi per la nota etichetta Motown, come Fingertips nel 1963, vincendo ben 25 Grammy Awards. Nel 1973 il primo singolo Superstition tratto dall’album Talking Books del 1972, raggiunge la prima posizione nella Billboard Hot 100 e vince il "Grammy Award alla miglior canzone R&B" e il Grammy Award per "Best R&B Vocal Performance, Male". Con il secondo singolo You Are the Sunshine of My Life, tratto dallo stesso album, arriva primo nella Billboard Hot 100 ed è poi premiato con il "Grammy Award alla miglior interpretazione vocale maschile". L'album Innervisions ha ricevuto il "Grammy Award all'album dell'anno". Nel 1968 esce un album particolare intitolato Eivets Rednow. Si tratta completamente di tracce strumentali, soul, jazz e maggiormente caratterizzate da assoli dell'armonica. Spesso non è attribuito correttamente a Stevie Wonder, ma invece è proprio lui dietro lo pseudonimo, visto che "eivets rednow" non e' altro che Stevie Wonder scritto al rovescio.Il periodo più florido della sua carriera si concentra in quello che viene chiamato "periodo classico", tra il 1970 e il 1976, costituito da cinque album (Music of My Mind, Talking Book, Innervisions, Fulfillingness First Finale e Songs in the Key of Life) in cui estrinseca la sua visione dell'amore e della vita nei confronti dell'uomo, dell'umanità e di Dio.
Tali album, considerati pietre miliari della musica internazionale e sicuramente punto di riferimento per molti degli artisti contemporanei, rappresentano anche il momento del distacco di Wonder dalle decisioni della casa discografica poiché, entrato in possesso delle proprie royalty, egli produce se stesso, autodeterminando il proprio successo a livello mondiale.
Nel 1974 il singolo You Haven't Done Nothin' con The Jackson 5 arriva primo nella Billboard Hot 100 e in Canada.
Negli anni ottanta si apre invece il cosiddetto "periodo commerciale", volto più a conquistare posti alti nelle classifiche mondiali che a creare concept album come negli anni settanta, con un sound più pop che R&B o funk (l'ultimo album funky sarà Hotter Than July nel 1980). Nel 1989 è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame.
Il suo grande ritorno sulla scena internazionale coincide con la pubblicazione dell'album A Time to Love nel 2005, che riscatta Wonder dai pochi successi degli anni novanta, arrivando quinto nella classifica statunitense e ventiquattresimo in quella inglese.
Tra il 2009 e il 2010 ha lavorato a tre album contemporaneamente: The Gospel Inspired by Lula, dedicato alla madre e che tratta delle varie crisi che affliggono il mondo; Through the Eyes of Wonder, che tratta delle sue esperienze da non vedente (come già fece nel 1972 nella canzone Visions); un album jazz con Tony Bennett (con il quale vinse un Grammy nel 2006 per la cover di For Once in My Life) prodotto e arrangiato da Quincy Jones.

Vita privata
Wonder ha nove figli; l'ultima, Nia, è nata nel dicembre del 2014 ed è la secondogenita avuta con l'attuale moglie, Tomeeka Robyn Bracy.


Impegno a favore dei non vedenti
Stevie Wonder è molto impegnato in campagne a favore dei non vedenti, in particolare ha partecipato alla conferenza diplomatica che ha portato al Trattato di Marrakech per introdurre una deroga al diritto d'autore per le pubblicazioni per i minorati della vista.

Partecipazioni e collaborazioni

Stevie Wonder nel corso della sua carriera ha effettuato numerose collaborazioni. Ha partecipato, in coppia con Gabriella Ferri, al Festival di Sanremo 1969 con Se tu ragazzo mio, brano composto dalla stessa Ferri. Ha inoltre inciso in italiano Il sole è di tutti, cantata anche da Dino, estratta dal suo album "Down to Earth" del 1966, in origine "A place in the Sun".
Verso la fine degli anni '70 scrisse un brano, "I Can't Help It", che comparve nell'album "Off The Wall" dell'artista Michael Jackson, con il quale collaborerà diverse altre volte in futuro.
Partecipò a "USA for Africa", duettando con artisti come Michael Jackson e Lionel Richie, autori di We Are the World; gli incassi derivati dalla vendita del singolo furono devoluti in beneficenza per la lotta contro la fame nell'Africa Orientale. Negli anni ottanta, comparve in una puntata della serie TV I Robinson (A Touch of Wonder) nel ruolo di se stesso, cantando una sua canzone.
Nel 1982 duettò con Paul McCartney nel brano sull'integrazione razziale Ebony and Ivory inserito nell'album Tug of War di McCartney. Nel 1985 l'armonica che si sente nei momenti strumentali della canzone degli Eurythmics "There Must Be an Angel (Playing with My Heart)" è suonata da Stevie Wonder in persona. Nel 1987 collaborò con Michael Jackson, duettando con il cantante nel brano Just Good Friends, quinta traccia dell'album Bad. Lo stesso Jackson ha contraccambiato, duettando con Wonder nel brano Get It, contenuto nel suo album Characters, sempre nello stesso anno.
Negli anni novanta ha duettato con Whitney Houston nel brano We Didn't Know, nona traccia dell'album I'm Your Baby Tonight. Nel 1995 ha duettato con Frank Sinatra nell'album Duets II. Il 9 giugno del 1998 ha duettato con Luciano Pavarotti durante uno dei tanti concerti a scopo benefico Pavarotti & Friends. Nel 2003 collabora con i Blue per la sua cover Signed, Sealed, Delivered I'm Yours inserita nell'album Guilty. Il 7 luglio 2009, a Los Angeles, ha aperto la serata in commemorazione di Michael Jackson cantando Never Dreamed You'd Leave in Summer e They Won't Go When I Go. Nello stesso anno scrive per il suo amico Mao Otayeck le musiche di “Wait” e sempre per il cantante ivoriano ha suonato l’armonica nel brano “Carry On”.
La produzione e la regia dei video dei due brani è dall'italiano Nicola Paparusso .
Il 26 gennaio 2014 sale sul palco dello Staples Center di Los Angeles durante la 56ª edizione dei Grammy Awards come ospite dei Daft Punk, esibendosi con il duo parigino, Pharrell Williams e Nile Rodgers. Il 13 gennaio 2015 è stato pubblicato il quarto album di Mark Ronson, "Uptown Special", a cui Wonder ha collaborato, realizzando la prima e l'ultima traccia dell'album. Nel 2015 collabora con Snoop Dogg nel singolo California Roll, collabora anche con Jason Derulo nel brano Broke e con il cantante/cantautore Redfoo col singolo Were The Sun Goes.
Nel 2016 pubblica "Faith" al quale collabora Ariana Grande, canzone che viene appunto registrata per essere usata come colonna sonora del film di animazione Sing.

Stile musicale
Fondamentale innovatore della musica nera, icona del suono Motown, nonché responsabile per aver allontanato il soul dalla sua componente blues, Stevie Wonder si è caratterizzato per lo stile naïf, raffinato e ambizioso con elementi pop, jazz e funky. I suoi brani, che hanno mostrato dagli anni settanta una cura sempre maggiore negli arrangiamenti, sono accompagnati dalla strumentazione sinfonica ed elettronica, nonché dalla voce dell'artista capace di spaziare da "tonalità calde e avvolgenti ad acrobazie aspre e pungenti". Durante gli anni sessanta, periodo in cui già militava per la Motown, la sua musica era frenetica e grintosa ma si è sempre più incentrata verso il formato della ballata come confermeranno anche le uscite successive. Dal 1971, anno in cui iniziò a godere di maggiore libertà espressiva da parte della casa discografica di riferimento, Stevie Wonder rese il suo stile più esotico e lo arricchì con le tastiere elettroniche. Segno di questa maturazione vi sono dapprima Music of My Mind (1972), che conferma per la prima volta le ambizioni dell'artista e introduce i sintetizzatori, poi con le uscite successive quali Talking Book (1972) e Innervisions (1973), che lo hanno coronato "re della black music". Dopo Songs in the Key of Life (1976), citato fra i suoi capolavori, la musica si è avvicinata a un formato più accessibile e pop. Il nuovo decennio è stato inaugurato con Hotter than July (1980), più scarno e aggressivo dei predecessori, e il seguente In Conversation Peace (1995) che cita il reggae e l'hip-hop. Wonder viene anche inserito fra gli artisti "AM pop" e contemporary R&B da parte del sito AllMusic.
Impatto
Il successo di Stevie Wonder come poli-strumentista e interprete con una profonda coscienza sociale, ha significativamente influenzato l'R&B e la pop music. Per valutarne l'importanza basta considerare il fatto che le sue composizioni sono tra le più riproposte come cover dai maggiori cantanti e musicisti internazionali, di estrazione sia rock/funk/dance sia pop.
Sono numerosi gli artisti che citano Wonder come uno dei loro maggiori ispiratori, tra i quali Michael Jackson, Siedah Garrett, Usher, Prince, R. Kelly, Babyface, Whitney Houston, Jamiroquai, Lauryn Hill, Beyoncé Knowles, Mariah Carey, Nik Kershaw, Musiq Soulchild, Alicia Keys, Sting, Red Hot Chili Peppers, Toto, Glenn Hughes, John Legend, Erykah Badu, Jason Kay, Lady Gaga, Maroon 5, i membri di Jodeci e di Dru Hill.

Discografia
Album in studio
1962 – The Jazz Soul of Little Stevie Wonder
1962 – Tribute to Uncle Ray
1963 – With a Song in My Heart
1964 – Stevie at the Beach
1966 – Up-Tight
1966 – Down to Earth
1967 – I Was Made to Love Her
1967 – Someday at Christmas
1968 – For Once in My Life
1969 – My Cherie Amour
1970 – Signed, Sealed, and Delivered
1971 – Where I'm Coming From
1972 – Music of My Mind
1972 – Talking Book
1973 – Innervisions
1974 – Fulfillingness' First Finale
1974 – A Toot and a Snore in '74 (con Paul McCartney, John Lennon e Harry Nilsson)
1976 – Songs in the Key of Life
1980 – Hotter than July
1984 – The Woman in Red
1985 – In Square Circle
1987 – Characters
1995 – Conversation Peace
2005 – A Time to LoveAlbum dal vivo
1963 – Recorded Live: The 12 Year Old Genius
1970 – Stevie Wonder Live
1970 – Live at the Talk of the Town
1995 – Natural WonderColonne sonore
1979 – Journey through the Secret Life of Plants
1991 – Jungle FeverRiconoscimenti
Stevie Wonder ha ricevuto 25 Grammy Award e un Oscar per la migliore canzone nel corso della sua carriera. Nel 1989 fu inserito nella Rock and Roll Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame. Nel 1999 è stato insignito del Kennedy Center Honors e venne premiato nel 2004 con il Billboard Music Award per il Century Award.

25 Grammy Awards
US Distinguished Service Award, 1969 consegnatogli dal Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon.
NARM Presidential Award 1974: "come tributo ad un uomo che incarna ogni aspetto dell'artista musicale completo"
ASCAP Founders Award 1984 - Primo a ricevere il premio
NARM Artist of the Decade 1985
Oscar - Oscar per la migliore canzone a I Just Called to Say I Love You, dal film La signora in rosso (The Woman in Red) - 1985
NARAS Lifetime Achievement Award, 1996
United in Recovery's Ambassador of Peace Award, agosto 1998
Songwriters Hall Of Fame: ammesso nel 1989, insignito del Songwriters Hall Of Fame Lifetime Achievement Award nel 2002
Polar Music prize 1999 dalla The Royal Swedish Academy of Music
1999 MusiCares Person of the Year, consegnatoli dal comitato per i GRAMMY Awards
Rhythm & Blues Foundation Pioneer Awards Lifetime Achievement Award: 2000
Ivor Novello Awards (UK) - Lifetime Achievement Award: 2001
Billboard Century Award - Lifetime Achievement 2004
Lifetime Achievement Award - Città di Detroit 2005
National Artistic Achievement Award - 2006
Maria Fisher Founder's Award for Public Service - Thelonius Monk Institute 2006
Lifetime Achievement Freedom Award - Civil Rights Museum 2006
Hope of Los Angeles Award - Città di Los Angeles 2007
Premio Gershwin - Biblioteca del Congresso 2009
Young Hollywood Hall of Fame (1960's)Onorificenze
Note

Bibliografia
Jorge Lima Barreto, Rock & Droga. Misteri e segreti stupefacenti: una "Bibbia" rock-psichedelica, Milano, Gammalibri, 1984.Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Stevie Wonder
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stevie WonderCollegamenti esterni

(EN) Sito ufficiale, su steviewonder.net.
Stevie Wonder (canale ufficiale), su YouTube.
(EN) Stevie Wonder, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Stevie Wonder, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
Stevie Wonder, su Last.fm, CBS Interactive.
(EN) Stevie Wonder, su AllMusic, All Media Network.
(EN) Stevie Wonder / Stevie Wonder (altra versione), su Discogs, Zink Media.
(EN) Stevie Wonder, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
(EN) Stevie Wonder, su genius.com.
(EN) Stevie Wonder, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Stevie Wonder, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
(DE, EN) Stevie Wonder, su filmportal.de.

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