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Piero Mazzarella
1928 2013




Piero Mazzarella, all'anagrafe Pietro Filippo Mazzarella (Caresana, 2 marzo 1928 – Milano, 25 ottobre 2013), è stato un attore italiano.



Biografia
Mazzarella nacque a Caresana, in provincia di Vercelli, il 2 marzo del 1928, figlio di Saro (Rosario) Mazzarella, un attore teatrale originario di Bagheria (in provincia di Palermo), membro della compagnia di Angelo Musco, e di un'attrice milanese della compagnia di giro di Edoardo Ferravilla, che può essere un po' considerato il predecessore di Piero Mazzarella.
Pochi giorni dopo la propria nascita, la sua famiglia si trasferisce a Milano in una casa di ringhiera. Fin da piccolo comincia ad assimilare la parlata del popolo, il dialetto milanese, il vociare tipico delle corti degli anni trenta.
Egli stesso, in un'intervista, ricordava sia il chiacchiericcio che la solidarietà che si instaurava tra la gente del popolo, le persone che da una ringhiera all'altra si offrivano sempre aiuto reciproco: questa umanità e questo dialetto diventano quindi due elementi base e fondamentali della sua recitazione, al pari di altri grandi considera infatti il popolo il suo unico e vero maestro.
Mazzarella muore a Milano nel 2013; dopo la cremazione, le sue ceneri vengono tumulate al cimitero monumentale di Milano.

Il teatro
Fin da piccolo esordisce come attore, anche se la sua gavetta sarà particolarmente lunga e lo porterà al successo e alla fama solamente negli anni sessanta. Debutta a dieci anni nel ruolo femminile di Cosetta ne I Miserabili di Victor Hugo, per sostituire una giovane attrice femminile indisposta.
Dopo la Seconda guerra mondiale si dedica prevalentemente alla rivista ma comincia anche a crescere il suo interesse per il teatro dialettale. Nel 1951 al Teatro Alcione presenta per la prima volta uno dei suoi personaggi più famosi, il Tecoppa. In quello stesso anno conosce l'attrice diciassettenne Marisa Marwill (al secolo Marisa Monzelli) che sposerà nel 1952 e dalla quale avrà due figli, Barbara e Riccardo.
Nel 1957, a causa di un tragico incidente stradale, resta vedovo e dovendosi occupare da solo dei figli, decide di non girare più per l'Italia ma di lavorare stabimente a Milano.
Qui, anche grazie ai consigli di Edgar Biraghi decide di spostarsi definitivamente verso il teatro dialettale diventando il mattatore della Compagnia Stabile Milanese.
Viene molto apprezzato anche da Giorgio Strehler che nel 1961 lo dirige in El nost Milan di Carlo Bertolazzi.
Con Strehler, Piero Mazzarella instaura anche un rapporto di stima e amicizia che lo porterà a difendere sempre a spada tratta il regista sia quando questi viene accusato di eccessiva durezza nei confronti degli attori sia quando viene arrestato, nel 1985, per detenzione di stupefacenti, pur ammettendo la fondatezza delle accuse e il fatto che ne facesse uso ma negando decisamente che ne fosse dipendente.
Nel biennio 1961-1962 Piero Mazzarella è stato protagonista di una prolifica stagione teatrale che tra i suoi titoli (sempre in dialetto meneghino, qui tradotti) annovera I denti dell'eremita o Il focolare domestico, che Mazzarella interpreta con grande personalità e successo con la sua compagnia personale, in un giro di locali milanesi, come ad esempio il teatro Angelicum.
Nel 1963 viene insignito del titolo di Commendatore della Repubblica, diventando quindi un Cumenda.
Sempre nel 1963 vince il Premio "San Genesio", il Premio "Saint Vincent Maschera d'Oro", il Premio "Obrazov" ed il Premio Internazionale "Luigi Illica".
Nel 1965 inizia la sua collaborazione con Antonello Stullo, con cui scrive memorabili pezzi di avanspettacolo milanese senza usare maschere. Tecnica fino a quel momento mai usata da nessuno.
Nel 1966 si risposa con Adriana Novelli dalla quale divorzierà poco dopo per risposarsi con Barbara Tacchinardi, che rimase con lui fino alla scomparsa.
Innumerevoli sono le commedie che mette in scena, tutte di grande successo, tra le quali: Viv con duu ghej di Rino Silveri, Ca' de ringhera di Jacopo Rodi, Tecoppa che fadiga minga lavorà!, oltre ad incursioni fuori dal teatro dialettale milanese con La locandiera di Carlo Goldoni, L'uomo, la bestia e la virtù di Luigi Pirandello.
Il 7 dicembre 1974 è insignito, dall'allora sindaco di Milano Aldo Aniasi, della medaglia d'oro del Comune di Milano.
Negli anni ottanta raggiunge l'apice del successo, dirige il Teatro San Calimero e, successivamente, il Teatro della 14ma e mette in scena opere memorabili quali La Rava e la fava di Rino Silveri. Un suo successo personale nel 1981 fu la commedia El pacianebbia, scritta appositamente per lui da Sandro Lopez Nuñes.
Nel 2001 rappresenta Ciao Tecoppa! con il quale da l'addio al suo personaggio più famoso non senza un tono polemico verso gli attori della nuova generazione che definisce una massa di ignoranti e che al teatro preferiscono una qualsiasi stupidata fatta in televisione.

Il cinema
Raggiunta la fama anche il cinema comincia a interessarsi di lui: il regista Federico Fellini gli fa pervenire due proposte per Amarcord e per La voce della Luna che lo allettanno ma che alla fine non si concretizzano poiché Mazzarella, per partecipare al film, dovrebbe lasciare senza lavoro gli altri componenti della sua compagnia teatrale.Partecipa comunque, seppur in ruoli minori, ad alcuni film quali Il volatore di aquiloni con Renato Pozzetto, Il diavolo e l'acquasanta di Bruno Corbucci con Tomas Milian, Un povero ricco di Pasquale Festa Campanile sempre con Renato Pozzetto, Piso pisello di Peter Del Monte e Orazi e Curiazi 3 - 2 con Gloria Guida, Gianni Agus e Lino Banfi. Non va dimenticata la pellicola Il maestro di Vigevano con Alberto Sordi, nella quale interpreta il ruolo dell'industriale calzaturiero Bugatti. Nonostante le parti siano spesso molto piccole, emergono comunque le grandi qualità umane e di attore di Piero Mazzarella.
Recita da protagonista solo in Stangata in famiglia, commedia di ambiente milanese diretta da Franco Nucci.

La televisione e la radio
Prende parte allo sceneggiato televisivo del 1963 Il mulino del Po, tratto dal romanzo omonimo di Riccardo Bacchelli e che vide tra gli interpreti attori come Raf Vallone, Tino Carraro e Gastone Moschin. Mazzarella interpretava la parte di un "bullo" ferrarese. Recita quindi in altri due sceneggiati importanti: Eleonora con Giulietta Masina nel 1973, e Arabella con Maddalena Crippa nel 1980.
Nel 1974 porta sul piccolo schermo la celebre maschera milanese di Tecoppa. Piero Mazzarella fa anche piccoli incursioni nel mondo della radio con piccoli pezzi.

L'attore
Il meglio però Piero Mazzarella lo dà a teatro, dove riesce a commuovere e a far ridere, portando il pubblico ad amare i suoi personaggi e, nonostante lui ripeta che il teatro è sacrificio, la sua recitazione appare così naturale da non rivelare alcuno sforzo.
Alle volte prevalgono alcuni caratteri di facile presa sul pubblico ma sempre e comunque intrisi di una profonda vena ironica e di un retrogusto amaro che subito ridanno profondità e valore al personaggio.

Onorificenze
Filmografia
Cinema
Appuntamento in Riviera, regia di Mario Mattoli (1962)
Il maestro di Vigevano, regia di Elio Petri (1963)
Obiettivo ragazze, regia di Mario Mattoli (1963)
Cadavere per signora, regia di Mario Mattoli (1964)
La Celestina P... R..., regia di Carlo Lizzani (1965)
L'immensità (La ragazza del Paip's), regia di Oscar De Fina (1967)
Banditi a Milano, regia di Carlo Lizzani (1968)
Lisa dagli occhi blu, regia di Bruno Corbucci (1969)
Professore venga accompagnato dai suoi genitori, regia di Mino Guerrini (1974)
Il giudice e la minorenne, regia di Franco Nucci (1974)
Stangata in famiglia, regia di Franco Nucci (1976)
Cattivi pensieri, regia di Ugo Tognazzi (1976)
Orazi e Curiazi 3 - 2, regia di Giorgio Mariuzzo (1977)
La stanza del vescovo, regia di Dino Risi (1977)
Piso pisello, regia di Peter Del Monte (1982)
Un povero ricco, regia di Pasquale Festa Campanile (1983)
Il diavolo e l'acquasanta, regia di Bruno Corbucci (1983)
Il volatore di aquiloni, regia di Renato Pozzetto (1987)
Torno a vivere da solo, regia di Jerry Calà (2008)Televisione
Il mulino del Po, regia di Sandro Bolchi (1963)
Processi a porte aperte - episodio Il caso dei tre giudici (1968)
La freccia nera (1969, un episodio)
Le cinque giornate di Milano, regia di Leandro Castellani (1970)
Cuori solitari, regia di Franco Giraldi (1970)
Eleonora, regia di Silverio Blasi (1973)
Arabella, regia di Salvatore Nocita (1981)
Delitto e castigo (1983)
Piccolo mondo antico (1983)
I promessi sposi, regia di Salvatore Nocita (1989)Discografia
1967 - Le disgrazie dell'Armando Cazzaniga (Co-Thi Casa Musicale Italiana, CT. 1974, EP 7") Con Rino Silveri, Ernesto Pagano, Pierino Ravani.
1982 - On poo per rid on poo per minga piang - L.P. - Durium - Arrangiamenti Gerardo Tarallo -
2003 - Gran Milan - CD - M.A.P. - Arrangiamenti Gerardo Tarallo -Curiosità
Particolare curioso, legato alla televisione, è il fatto che la neonata Telemilano 58, che diventerà Canale5, deve una parte del proprio successo proprio all'aver trasmesso, inizialmente, molte opere teatrali di Piero Mazzarella e lo stesso Silvio Berlusconi lo ha citato tra i suoi attori prediletti; Mazzarella inoltre sarà nel cast di Grand Hotel.

Note

Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Piero MazzarellaCollegamenti esterni
(EN) Piero Mazzarella, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Intervista a Piero Mazzarella - 1ª parte, su youtube.com.
Intervista a Piero Mazzarella - 2ª parte, su youtube.com.
Piero Mazzarella in Milanesíabella.it
Piero Mazzarella, in CineDataBase, Rivista del cinematografo.

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