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Judy Garland
1922 1969




Judy Garland, pseudonimo di Frances Ethel Gumm (Grand Rapids, 10 giugno 1922 – Londra, 22 giugno 1969), è stata un'attrice, cantante e ballerina statunitense.
Dotata di una grande presenza scenica e di una voce profonda, intensa e duttile, Judy Garland è stata un'importante artista del XX secolo: eccelse sia come cantante (famosa la sua voce di contralto), sia come ballerina e attrice cinematografica e teatrale. La sua vita privata fu costellata da diversi matrimoni, conclusi con il divorzio, e da un grave abuso di farmaci.
Nella sua carriera cinematografica ha recitato in quasi quaranta film. Ha vinto l'Oscar giovanile nel 1940 all'età di diciott'anni e ha ottenuto due nomination all'Oscar: la prima nel 1955 come Miglior attrice protagonista nel film È nata una stella di George Cukor, la seconda nel 1962 come Miglior attrice non protagonista nel film Vincitori e vinti di Stanley Kramer. Nel 1955 ha inoltre vinto un Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale per È nata una stella
Madre della cantante e attrice Liza Minnelli, avuta con Vincente Minnelli, l'American Film Institute ha inserito la Garland all'ottavo posto tra le più grandi star della storia del cinema.


Biografia


Figlia d'arte, essendo i genitori entrambi attori del vaudeville, Ethel Marion Milne (1893-1953) e Francis Avent "Frank" Gumm (1886–1935), Frances Gumm debuttò sulle scene ancora bambina, esibendosi in teatri di provincia insieme con le due sorelle più grandi. La piccola Frances spiccava per talento vocale e magnetismo scenico: divenute in breve tempo un'attrazione amatissima dal pubblico, dal 1929 al 1935 le "Gumm Sisters" recitarono nel ruolo di se stesse in alcuni film musicali e, durante un'esibizione a Chicago nel 1934, Frances venne notata da un talent-scout della Metro-Goldwyn-Mayer, il quale, d'accordo con la madre della ragazza, le procurò un vantaggioso contratto cinematografico con il nome d'arte di Judy Garland.
Grazie anche a un gradevole aspetto fisico e a un viso dolce e accattivante, Judy iniziò a farsi le ossa in musical di medio livello, ottenendo dal 1936 ruoli da protagonista in piccoli film musicali come Every Sunday, un cortometraggio che segna il suo vero esordio nel cinema. In questo film, Judy recitò insieme ad un'altra promessa, Deanna Durbin: entrambe erano state scoperte dalla MGM, che voleva lanciare due attrici cantanti. I critici lodarono l'interpretazione della Garland, mentre non accolsero bene la recitazione della Durbin, definendola "rigida". Così la Mgm decise di lanciare solo la Garland e di licenziare la Durbin, che venne scoperta dalla compagnia rivale, la Universal Studios: le due divennero grandi antagoniste anche come cantanti, dato che la Garland aveva una voce da contralto e la Durbin da soprano leggero.
In seguito la Garland interpretò Pigskin Parade, che la lancerà definitivamente ad alti ascolti. Nel 1938 la sua fama era diffusa ormai in quasi tutti gli Stati Uniti: in quell'anno girò il suo primo film nella popolare serie con protagonista Andy Hardy (Mickey Rooney), che in seguito diventò suo grande amico; L'amore trova Andy Hardy contribuì ad accrescere la sua fama, e in seguito Judy girerà altre due pellicole di questa serie, oltre a lavorare con Mickey Rooney in altre occasioni.
Nel 1939, ebbe l'occasione di interpretare la protagonista del musical Il mago di Oz (1939) diretto da Victor Fleming, in cui conquistò pubblico e critica nel ruolo della dolce e sognatrice Dorothy che diventò la sua migliore interpretazione cinematografica, lanciando la canzone Over the Rainbow. Il successo fu straordinario ma, per sopportare i ritmi di lavorazione e per evitare di aumentare di peso, si dice che sia stata spinta dal boss della MGM, Louis B. Mayer, ad assumere consistenti dosi di farmaci, dai quali rimarrà dipendente per tutta la vita.
Nel 1940 la diciottenne Judy vinse l'Oscar giovanile per i film Il mago di Oz e per Piccoli attori (1939), insieme a Mickey Rooney, il quale molto giovane ebbe la nomination all'Oscar. Judy continuò a mietere successi nella commedia musicale. Nel 1944 interpretò il musical in costume Incontriamoci a Saint Louis (1944), in cui lanciò canzoni come Meet Me in St. Louis, The Trolley Song e Have Yourself a Merry Little Christmas (l'album della colonna sonora della Decca vince nel 2005 il Grammy Hall of Fame Award); durante le riprese instaurò una relazione col regista del film, il celebre Vincente Minnelli, che sposò nel 1945, dopo il divorzio dal primo marito, il musicista David Rose. Dal matrimonio con Minnelli, durato sei anni, nel 1946 nacque la futura star Liza.


Successivamente Judy Garland interpretò altre commedie musicali di grande successo, al fianco di importanti attori come Gene Kelly ne Il pirata (1948) e Fred Astaire in Ti amavo senza saperlo (1948).
Durante le riprese del primo film ebbe un crollo nervoso e fu ricoverata in una clinica, ma riuscì ugualmente a portare a termine le riprese. La collaborazione con Astaire si rivelò da un certo punto di vista molto faticosa ma la sua performance non sfigura affatto tanto che il film si rivelò un enorme successo.
I primi anni cinquanta furono però disastrosi per l'attrice, per via del divorzio da Minnelli, del matrimonio burrascoso con Sidney Luft - da cui però sarebbero nati due figli, Joseph, detto Joey, e Lorna - terminato anch'esso con un divorzio, della sempre più crescente dipendenza da alcool e pillole assunti per sostenere i massacranti ritmi di lavoro, e del licenziamento dalla MGM, avvenuto dopo l'insuccesso del film L'allegra fattoria (1950), nel quale Judy apparve visibilmente appesantita e sofferente.
Dopo alcuni anni di assenza dal cinema, nel 1954 tornò sullo schermo per interpretare lo struggente ruolo di protagonista nel film È nata una stella (1954) di George Cukor: nel film la Garland impersonò un'aspirante cantante che viene portata al successo da un maturo ed alcolizzato divo del cinema; tra i due nasce una grande storia d'amore, ma lei non riuscirà a strapparlo dal vortice della depressione. Fu la stessa Garland, con il marito, a produrre il film mentre la casa di produzione Warner (dubbiosa circa il buon esito delle riprese) mise a disposizione i fondi, le attrezzature e il personale tecnico. Purtroppo il film, nonostante venisse apprezzato sia dal pubblico che dalla critica, non incassò abbastanza per coprire i costi. La Warner infatti si lamentava della durata e avrebbe voluto ridurre considerevolmente il film per permettere un maggior numero di proiezioni. Nonostante questo Judy offrì prova di notevoli doti drammatiche, eccellendo anche come cantante con brani come That Man That Got Away; il film le valse la nomination all'Oscar che molti davano per certo. Lei non poté essere presente alla cerimonia dato che aveva appena dato alla luce il figlio Joseph ma nell'ospedale era presente una troupe pronta a registrare il suo discorso. Quell'anno però vinse l'Oscar Grace Kelly ma Judy fu ricompensata con il Golden Globe.
Negli anni successivi, l'attrice verrà scelta per ruoli intensamente drammatici in film quali Vincitori e vinti (1961) (che le valse la seconda nomination all'Oscar questa volta per un ruolo in cui non canta) di Stanley Kramer, e Gli esclusi (1963) di John Cassavetes e finì la sua carriera cinematografica col film Ombre sul palcoscenico di Ronald Neame, dopo il quale abbandonò il cinema per dedicarsi al teatro e ai concerti, ottenendo ancora riconoscimenti professionali, ma conducendo un'esistenza sempre più tormentata, con un quarto matrimonio fallito e con il susseguirsi di problemi di salute e di crisi depressive.
Sempre nel 1961 uscì l'album Judy at Carnegie Hall che raggiunse la prima posizione nella Billboard Pop Albums (Billboard 200) per 13 settimane e che nel 1962 vinse il Grammy Award all'album dell'anno, il Grammy Award alla miglior interpretazione vocale femminile pop e nel 1998 il Grammy Hall of Fame Award.
Nel 1967 venne scritturata per il film La valle delle bambole, ma abbondonò il set a causa di alcuni problemi di salute.
Gli animatori della Disney si ispirarono al suo volto per disegnare Belle del classico La bella e la bestia.

Morte
Judy Garland si spense prematuramente il 22 giugno 1969, a quarantasette anni. Secondo l'autopsia, si trattò di morte accidentale dovuta a un'assunzione eccessiva di barbiturici in un lungo arco di tempo. Fu trovata morta dal quinto e ultimo marito Mickey Deans nella stanza da bagno del suo appartamento londinese al 4 Cadogan Lane a Chelsea. Un medico che l'aveva visitata in passato asserì che le sarebbe rimasto comunque poco tempo da vivere, a causa della grave forma di cirrosi da cui era affetta.
Il corpo venne tumulato in un colombario del Ferncliff Cemetery di Hartsdale, nello stato di New York. Dopo oltre quarantasette altri anni, nel gennaio 2017, i tre figli fecero traslare il corpo nel Judy Garland Pavilion, un nuovo ed enorme padiglione costruito all’interno dell’Hollywood Forever Cemetery per ospitare le spoglie dell’artista e dei membri della sua famiglia.

Filmografia

The Big Revue, (1929), (nel ruolo di se stessa e con le Sorelle Garland)
A Holiday in Storyland, regia di Roy Mack (1930), (Nel ruolo di se stessa e con le Sorelle Garland)
Bubbles, regia di Roy Mack (1930), (Nel ruolo di se stessa e con le Sorelle Garland)
The Wedding of Jack and Jill, regia di Roy Mack (1930), (Nel ruolo di se stessa e con le Sorelle Garland)
La Fiesta de Santa Barbara, regia di Louis Lewyn (1935), (Nel ruolo di se stessa e con le Sorelle Garland)
Every Sunday, regia di Felix E. Feist (1936)
Pigskin Parade, regia di David Butler (1936)
Follie di Broadway 1938 (Broadway Melody of 1938), regia di Roy Del Ruth (1937) - il singolo "(Dear Mr. Gable) You Made Me Love You" per la Decca vince il Grammy Hall of Fame Award 1998
Thoroughbreds Don't Cry, regia di Alfred E. Green (1937)
Viva l'allegria (Everybody Sing), regia di Edwin L. Marin (1938)
L'amore trova Andy Hardy (Love Finds Andy Hardy), regia di George B. Seitz (1938)
Listen, Darling, regia di Edwin L. Marin (1938)
Il mago di Oz (The Wizard of Oz), regia di Victor Fleming (1939)
Ragazzi attori (Babes in Arms), regia di Busby Berkeley (1939)
Andy Hardy incontra la debuttante (Andy Hardy Meets Debutante), regia di George B. Seitz (1940)
Musica indiavolata (Strike Up the Band), regia di Busby Berkeley (1940)
Little Nellie Kelly, regia di Norman Taurog (1940)
Le fanciulle delle follie (Ziegfeld Girl), regia di Robert Z. Leonard e Busby Berkeley (1941)
La vita comincia per Andy Hardy (Life Begins for Andy Hardy), regia di George B. Seitz (1941)
I ragazzi di Broadway (Babes On Broadway), regia di Busby Berkeley (1941)
For Me and My Gal, regia di Busby Berkeley (1942) - Il singolo omonimo del 1943 per la Decca vince il Grammy Hall of Fame Award 2010
Presenting Lily Mars, regia di Norman Taurog (1943)
Girl Crazy, regia di Norman Taurog e Busby Berkeley (1943)
La parata delle stelle (Thousands Cheer), regia di George Sidney (1943)
Incontriamoci a Saint Louis (Meet Me in St. Louis), regia di Vincente Minnelli (1944)
L'ora di New York (The Clock), regia di Vincente Minnelli (1945)
Ziegfeld Follies, regia di Lemuel Ayers e Roy Del Ruth (1945)
Le ragazze di Harvey (The Harvey Girls), regia di George Sidney (1946)
Nuvole passeggere (Till the Clouds Roll By), regia di Richard Whorf; numero musicale della Garland diretto da Vincente Minnelli (1946)
Il pirata (The Pirate), regia di Vincente Minnelli (1948)
Ti amavo senza saperlo (Easter Parade), regia di Charles Walters (1948)
Parole e musica (Words and Music), regia di Norman Taurog dove canta "Johnny One Note" e "I Wish I Were in Love Again" (1948) - la colonna sonora raggiunge per 6 settimane la prima posizione nella Billboard 200
I fidanzati sconosciuti (In the Good Old Summertime), regia di Robert Z. Leonard (1949)
L'allegra fattoria (Summer Stock), regia di Charles Walters (1950)
È nata una stella (A Star is Born), regia di George Cukor (1954)
Pepe, regia di George Sidney (1960) - cameo
Vincitori e vinti (Judgment at Nuremberg), regia di Stanley Kramer (1961)
Gli esclusi (A Child is Waiting), regia di John Cassavetes (1963)
Ombre sul palcoscenico (I Could Go On Singing), regia di Ronald Neame (1963)Apparizioni in film e documentari
Hollywood: Style Center of the World, regia di Oliver Garver - filmati di repertorio (1940)Doppiaggio
Musetta alla conquista di Parigi (Gay Purr-ee), regia di Abe Levitow (1962) (animazione)Doppiatrici italiane
Nelle versioni in italiano dei suoi film, Judy Garland è stata doppiata da:

Rina Morelli in Musica indiavolata, Le ragazze di Harvey, Parole e musica e Gli esclusi
Anna Marchesini ne Il mago di Oz (1º ridoppiaggio), Incontriamoci a St. Louis, Ti amavo senza saperlo (ridoppiaggio) e L'allegra fattoria (ridoppiaggio)
Miranda Bonansea ne Il mago di Oz (dialoghi 1º doppiaggio), Ti amavo senza saperlo (1º doppiaggio) e L'allegra fattoria (1º doppiaggio)
Dhia Cristiani in Vincitori e vinti e Ombre sul palcoscenico
Lucia Mannucci ne Il mago di Oz (canto 1º doppiaggio)
Lydia Simoneschi in È nata una stella
Vittoria Febbi ne Il pirata
Elda Olivieri ne Il mago di Oz (2º ridoppiaggio)
Barbara De Bortoli in Nuvole passeggere (ridoppiaggio)Da doppiatrice è sostituita da:

Giuliana Maroni in Musetta alla conquista di ParigiNote

Bibliografia
Norman J. Zierold, "The True Judy", The Child Stars. New York: Coward-McCann, 1965, pp. 107-177.Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Judy Garland
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Judy GarlandCollegamenti esterni

Judy Garland, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
(EN) Judy Garland, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Judy Garland, su AllMovie, All Media Network.
(EN) Judy Garland, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
Judy Garland, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
(EN) Judy Garland, su AllMusic, All Media Network.
(EN) Judy Garland, su Discogs, Zink Media.
(EN) Judy Garland, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
(EN) Judy Garland, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
(EN) Judy Garland, su Find a Grave.

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