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Charles Aznavour
1924 N




Charles Aznavour, nome d'arte di Shahnourh Varinag Aznavourian, in armeno: Շահնուր Վաղինակ Ազնավուրյան ((); Parigi, 22 maggio 1924 – Mouriès, 1º ottobre 2018), è stato un cantautore, attore e diplomatico francese di origine armena.
Noto per la caratteristica voce tenorile vibrata, nella sua carriera ultrasettantennale Aznavour ha venduto oltre 300 milioni di dischi e registrato più di 1 200 canzoni in nove lingue diverse (tra cui in italiano e in dialetto napoletano), scrivendo o co-scrivendo più di mille canzoni. È ampiamente considerato uno dei più influenti musicisti di tutti i tempi, oltre ad essere un'icona della cultura francese e di quella armena. Per questi motivi è stato descritto come una "divinità del pop francese" dal critico musicale statunitense Stephen Holden.
Insignito dal presidente Chirac della Legion d'onore nel 2004 per il lustro conferito alla nazione francese, nel 2009 venne nominato ambasciatore armeno in Svizzera e all'Ufficio ONU a Ginevra. Tra i premi storici italiani ha ricevuto, al Teatro "La Fenice" di Venezia, il Premio Lunezia nel Mondo 2010.



Biografia

Charles Aznavour nasce a Parigi il 22 maggio 1924 da Micha Aznavourian, un immigrato armeno originario di Akhaltsikhe (nell'odierna Georgia), figlio del cuoco del governatore d'Armenia, e da Knar Baghdassarian, un'immigrata armena originaria di Smirne (nell'odierna Turchia), figlia di benestanti commercianti, sopravvissuta al genocidio armeno.
Fin da giovane viene inserito dai genitori nel mondo teatrale parigino, iniziando l'attività artistica all'età di nove anni con il nome d'arte di Aznavour. Il suo colpo di fortuna giunge nel 1946, quando viene scoperto da Édith Piaf, che lo porta in tournée in Francia, negli Stati Uniti d'America e in Canada. Se nel 1950 raggiunge la notorietà sul mercato francofono, sei anni dopo diventa una vera e propria star grazie alle esibizioni all'Olympia e alla canzone Sur ma vie, che arriva in prima posizione per quattro settimane.
Negli anni sessanta rafforza la sua fama con una serie di successi, a partire da Tu t'laisses aller (1960), prima in classifica in Francia per tre settimane, Il Faut Savoir (1961), prima per 15 settimane, proseguendo con La mamma (1963), che nel febbraio 1964 arriva al primo posto, Et Pourtant, prima per cinque settimane, For Me Formidable (1964) e Que c'est triste Venise (1964), La Bohème (1965), che nel 1966 arriva prima per tre settimane, per finire con Désormais (1969).
Gli anni settanta si aprirono con una polemica sul suo esilio fiscale in Svizzera. In questo periodo l'artista intensificò le sue apparizioni sul mercato italiano, riproponendo in versione italiana anche alcuni suoi vecchi "cavalli di battaglia".
La maggior parte delle canzoni di Aznavour parlano d'amore e nella sua lunga carriera ne ha scritte oltre mille. Il fatto che cantasse in diverse lingue (francese, inglese, italiano, spagnolo, tedesco e russo) gli ha consentito di esibirsi in tutto il mondo divenendo ovunque molto famoso. Ha cantato alla Carnegie Hall e in tutti i maggiori teatri, duettando con star internazionali come Nana Mouskouri, Liza Minnelli, Sumiva Moreno, Compay Segundo, Céline Dion e, in Italia, con Mia Martini, Milva e Laura Pausini.
Iva Zanicchi è la sola cantante italiana con la quale ha collaborato a un LP intero Caro Aznavour nel 1971 e presentato insieme a Senza rete.


In Italia ha collaborato con Giorgio Calabrese per quasi tutte le versioni italiane delle sue canzoni, e in parte con Sergio Bardotti, fino alla metà degli anni settanta; in seguito ha collaborato con Lorenzo Raggi e nel 1989 con Sergio Bardotti e Nini Giacomelli per l'intero album e CD Momenti sì, momenti no. Ha partecipato al Festivalbar 1972 con Quel che non si fa più (canzone poi divenuta colonna sonora di uno spot della Mulino Bianco); inoltre ha partecipato come ospite fuori gara al Festival di Sanremo 1981, presentando il brano Poi passa, e al Festival di Sanremo 1989 con la canzone Momenti sì, momenti no.
Nel 1989, scrive il testo di Pour toi Armenie, (musica di Georges Garvarentz), (For you Armenia versione statunitense), canzone incisa in 45 giri, a scopo umanitario per i bambini Armeni. Charles Aznavour parlava correntemente l'armeno, lingua dei suoi genitori, ma non imparò mai a leggerlo e a scriverlo non avendo frequentato scuole armene.
Molti interpreti della musica leggera italiana hanno inciso alcune sue canzoni; i primi furono Gino Paoli (Devi sapere, versione italiana di Il faut savoir) e Domenico Modugno (La mamma, inserita dal cantautore pugliese nel suo sedicesimo album Modugno, del 1964). Successivamente Ornella Vanoni (La boheme, incisa nel 1968 nell'album Ai miei amici cantautori, Après l'amour, L'amore è come un giorno, incisa nel 1970 nel suo LP Ah! L'amore l'amore, quante cose fa fare l'amore!), Iva Zanicchi (che all'artista ha dedicato nel 1971 un intero album, Caro Aznavour), Mina (Ed io tra di voi, incisa nel 1970 in ...quando tu mi spiavi in cima a un batticuore...), Gigliola Cinquetti (La boheme), Gipo Farassino (Porta Pila, versione di La boheme con testo in piemontese), Mia Martini, Enrico Ruggeri (A mia moglie), Renato Zero (L'istrione, incisa nel 2000 nel suo album Tutti gli Zeri del mondo), Franco Battiato (Ed io tra di voi, incisa nel 1999 in Fleurs), Massimo Ranieri (L'istrione, incisa nel 2006 in Canto perché non so nuotare... da 40 anni e Gilda Giuliani (Quel che non si fa più, incisa nel 1996 nel suo album Serena).
Nella saga Mobile Suit Gundam (serie televisiva anime del 1979) il nome del personaggio Char Aznable è chiaramente ispirato al nome di Charles Aznavour.
Muore nella sua vasca da bagno a causa di un edema polmonare il 1º ottobre 2018, all'età di 94 anni. I funerali si sono svolti il 6 ottobre all'Hôtel des Invalides a Parigi, alla cerimonia erano presenti il presidente francese Emmanuel Macron e gli ex presidenti francesi Nicolas Sarkozy e François Hollande, oltre alla famiglia e alcuni amici. Dopo la cerimonia ufficiale, il corteo funebre ha attraversato il centro di Parigi e centinaia di persone lo hanno applaudito lungo la strada. In seguito la bara è stata trasportata nel cimitero di Montfort-l'Amaury per essere sepolto nella tomba di famiglia.
Carriera cinematografica
All'attività di cantautore, Aznavour ha affiancato una notevole carriera di attore, che lo ha portato a partecipare a oltre 60 film, esordendo come protagonista nel 1959 con Dragatori di donne (Les Draguers) di Jean-Pierre Mocky, nel 1960 in Tirate sul pianista di François Truffaut. Altre partecipazioni da ricordare sono state nei film ...e poi, non ne rimase nessuno (1974) e Ararat (2002).

Vita privata
Cugino dell'attore statunitense Mike Connors, dal 1967 fino alla morte Aznavour fu sposato in terze nozze con Ulla Thorsell, cittadina svedese, e da lei ebbe Katia, Misha e Nicolas. I suoi due precedenti matrimoni, di breve durata, si erano conclusi entrambi col divorzio: dal primo nacque la figlia Seda (cantante e attrice anche lei), dal secondo il figlio Patrick, morto a 25 anni.

Premi

1959: Premio per l'interpretazione dell'Académie du Cinéma Français
1969: Premio Società Americana Compositori
1969: Medaglia Vermeille della Città di Parigi
1971: Leone d'oro al Festival di Venezia per Morire d'amore
1985: Gran Prix National des Arts et Lettres
1995: Grande Medaglia della canzone francese dall'Académie française
1995: Ambasciatore itinerante dell'Armenia presso l'UNESCO
1996: Inserito nella Hall of Fame dei cantanti
1997: César alla carriera
2001: Papa della canzone francese (Château Pape-Clément)
2002: Cittadino onorario di Montréal (Canada)
2004: Commendatore della Legione d'onore (ufficiale nel 1997)
2004: Eroe nazionale dell'Armenia
2005: Cittadino onorario di Cannes, Palma d'Oro della città
2006: Ambasciatore di Mantes-la-Jolie
2006: Premiato al Festival Internazionale del cinema di Città del Cairo
2008: Ufficiale dell'Ordine del Canada
2010: Premio Lunezia nel MondoDiscografia
Filmografia
La guerre des gosses, regia di Jacques Daroy (1936)
Gli scomparsi di Saint Agil (Les disparus de St. Agil), regia di Christian-Jaque (1938)
Adieu chérie, regia di Raymond Bernard (1946)
Il était... trois chansons, cortometraggio, regia di Claude André Lalande (1947)
Dans la vie tout s'arrange, regia di Marcel Cravenne (1952)
Une gosse 'sensass', regia di Robert Bibal (1957)
Paris Music Hall, regia di Stany Cordier (1957)
C'est arrivé à 36 chandelles, regia di Henri Diamant-Berger (1957)
La fossa dei disperati (La Tête contre les murs), regia di Georges Franju (1959)
Dragatori di donne (Les Dragueurs), regia di Jean-Pierre Mocky (1959)
Perché sei arrivato così tardi? (Pourquoi viens-tu si tard...), regia di Henri Decoin (1959)
Il giovane leone (Oh! Qué mambo), regia di John Berry (1959)
Il testamento di Orfeo (Le testament d'Orphée, ou ne me demandez pas pourquoi!), regia di Jean Cocteau (1960)
Il passaggio del Reno (Le Passage du Rhin), regia di André Cayatte (1960)
Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste), regia di François Truffaut (1960)
Un taxi per Tobruk (Un Taxi pour Tobrouk), regia di Denys de La Patellière (1961)
I leoni scatenati (Les lions sont lâchés), regia di Henri Verneuil (1961)
Gosse de Paris, regia di Marcel Martin (1961)
Horace - La terribile notte (Horace 62), episodio "Homicide point ne seras", regia di André Versini (1962)
Le tentazioni quotidiane (Le Diable et les 10 commandements), regia di Julien Duvivier (1962)
Le 4 verità (Les Quatre vérités), episodio "Les deux pigeons", regia di René Clair (1962)
Tempo di Roma, regia di Denys de La Patellière (1963)
Le vergini (Les Vierges), regia di Jean-Pierre Mocky (1963)
Il sentiero dei disperati (Le rat d'Amérique), regia di Jean-Gabriel Albicocco (1963)
Teuf-teuf - film TV (1963)
Alta infedeltà, episodio "Peccato nel pomeriggio", regia di Elio Petri (1964)
Sciarada alla francese (Cherchez l'idole), regia di Michel Boisrond (1964)
Sotto il tallone (La Métamorphose des cloportes), regia di Pierre Granier-Deferre (1965)
Le faiseur de rires, cortometraggio, regia di Jean-Claude Hechinger (1965)
Un uomo e due donne (Paris au mois d'août), regia di Pierre Granier-Deferre (1966)
Vado in guerra a far quattrini (Le Facteur s'en va-t-en guerre), regia di Claude Bernard-Aubert (1966)
Les fables de La Fontaine - serie TV, 1 episodio (1966)
Caroline chérie, regia di Denys de La Patellière (1968)
Candy e il suo pazzo mondo (Candy), regia di Christian Marquand (1968)
Tempo di violenza (Le Temps des loups), regia di Sergio Gobbi (1970)
L'ultimo avventuriero (The Adventurers), regia di Lewis Gilbert (1970)
I formidabili (The Games), regia di Michael Winner (1970)
Il bel mostro (Un Beau monstre), regia di Sergio Gobbi (1971)
L'ultima rapina a Parigi (La Part des lions), regia di Jean Larriaga (1971)
Chi ha il diritto di uccidere? (Les Intrus), regia di Sergio Gobbi (1972)
The Blockhouse, regia di Clive Rees (1973)
...e poi, non ne rimase nessuno (And Then There Were None), regia di Peter Collinson (1974)
Gli uomini falco (Sky Riders), regia di Douglas Hickox (1976)
Pazzi borghesi (Folies bourgeoises), regia di Claude Chabrol (1976)
Il tamburo di latta (Die Blechtrommel), regia di Volker Schlöndorff (1979)
Ciao, les mecs, regia di Sergio Gobbi (1979)
La montagna incantata (Der Zauberberg), regia di Hans W. Geissendörfer (1982)
Qu'est-ce qui fait courir David?, regia di Élie Chouraqui (1982)
I fantasmi del cappellaio (Les Fantômes du chapelier), regia di Claude Chabrol (1982)
Une jeunesse, regia di Moshé Mizrahi (1983)
Die Fledermaus - film TV (1984)
Viva la vita (Viva la vie), regia di Claude Lelouch (1984)
Le Paria - miniserie TV, 3 episodi (1985)
Yiddish Connection, regia di Paul Boujenah (1986)
Mangeclous, regia di Moshé Mizrahi (1988)
Il maestro, regia di Marion Hänsel (1990)
Il ritorno di Ribot - miniserie TV, 3 episodi (1991)
Les années campagne, regia di Philippe Leriche (1992)
Il cinese (Le chinois) - miniserie TV, 6 episodi (1992)
Maximum Exposure (Prigioniera di una vendetta) - miniserie TV, 4 episodi (1993)
Police Secrets - serie TV, 1 episodio (1994)
Pondichéry, dernier comptoir des Indes, regia di Bernard Favre (1997)
Sans cérémonie - film TV (1997)
Le comédien, regia di Christian de Chalonge (1997)
Les mômes - film TV (1999)
Baldi - serie TV, 6 episodi (1995-2000)
Judicaël - film TV (2001)
Segreti di famiglia (Laguna), regia di Dennis Berry (2001)
Angelina - film TV (2002)
Ararat, regia di Atom Egoyan (2002)
Passage du bac - film TV (2002)
Le père Goriot - film TV (2004)
Emmenez-moi, regia di Edmond Bensimon (2005)
Ennemis publics, regia di Karim Abbou e Kader Ayd (2005)
Mon colonel, regia di Laurent Herbiet (2006)
Le tourbillon de Jeanne - serie TV, 1 episodio (2013)Doppiatori italiani
Pino Locchi in Il sentiero dei disperati, Le tentazioni quotidiane, I fantasmi del cappellaio
Gianfranco Bellini in Dragatori di donne
Luca Biagini in Tirate sul pianista
Ugo Maria Morosi in Ararat - Il monte dell'ArcaOnorificenze
Onorificenze francesi
Onorificenze straniere
Note

Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Charles Aznavour
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Charles AznavourCollegamenti esterni

(EN, HY, RU, FR) Sito ufficiale, su aznavourfoundation.org.
AznavourVEVO / Charles Aznavour (canale), su YouTube.
Charles Aznavour, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
Charles Aznavour, su Last.fm, CBS Interactive.
(EN) Charles Aznavour, su AllMusic, All Media Network.
(EN) Charles Aznavour / Morrison (17), su Discogs, Zink Media.
(EN) Charles Aznavour, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
(EN) Charles Aznavour, su Billboard.
Charles Aznavour, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
(EN) Charles Aznavour, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Charles Aznavour, su AllMovie, All Media Network.
(EN) Charles Aznavour, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
(EN) Charles Aznavour, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
(DE, EN) Charles Aznavour, su filmportal.de.
(RU) Charles Aznavour- Armenian-Russian fan site, su aznavour.narod.ru.
French Discography, su pages.videotron.com. URL consultato il 15 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2006).
International Discography, su pages.videotron.com. URL consultato il 15 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2006).
International Catalog of all recordings available, su pages.videotron.com. URL consultato il 15 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2006).

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