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Carlo Freccero
1947
età 77




Carlo Freccero (Savona, 5 agosto 1947) è un autore televisivo e scrittore italiano.



Biografia
Dagli inizi con la Fininvest alla televisione francese
Laureato in Pedagogia e Filosofia presso l'Università degli Studi di Genova, nel 1979 venne assunto alla Fininvest e nei primi anni ottanta fu direttore dei palinsesti dei network Canale 5 e Italia 1, nati come syndication. Nel 1982 lavora a Rete 4 (sotto la gestioni del gruppo Mondadori) come curatore della programmazione del network anch'esso nato come syndication. Nel 1986 Silvio Berlusconi lo nomina direttore dei programmi di La Cinq (prima tv privata francese), poi, nel 1987, direttore di Italia 1. Nel 1993 diventa consulente di Rai 1 e l'anno successivo torna in Francia come responsabile della programmazione di France 2 e France 3.

La direzione di Rai 2
Nel 1996 Freccero diventa il nuovo direttore di Rai 2, al posto di Gabriele La Porta. Durante la sua direzione la rete assume l'identità di rete giovane, sperimentale, alternativa e provocatoria. Tra i volti che hanno fatto parte della sua rete si ricordano Sabina, Corrado e Caterina Guzzanti, Serena Dandini, Fabio Fazio, Gad Lerner, Daniele Luttazzi, Michele Santoro e Piero Chiambretti. I programmi proposti dalla sua rete (Satyricon, Sciuscià, Il raggio verde e L'ottavo nano) durante la campagna elettorale del 2001 sono ritenuti scomodi da parte del centrodestra, guidato da Silvio Berlusconi, il quale nel 2002 pronuncia il noto editto bulgaro che porta all'allontanamento dalle reti RAI di Enzo Biagi (già in onda con Il Fatto su Rai 1), Michele Santoro e Daniele Luttazzi (entrambi già in onda su Rai 2).

L'allontanamento e il ritorno in RAI
Nel maggio 2002 Freccero lascia la direzione di Rai 2 ad Antonio Marano, in quota alla Lega Nord. L'anno successivo viene allontanato da funzioni di responsabilità in RAI, ma tornerà a lavorarvi, seppure in un ruolo meno visibile, come autore della trasmissione televisiva cult Rockpolitik (ottobre 2005).
Nel 2005 è tra i promotori, presso l'Università di Roma Tre, di Universytv. Nel giugno del 2007 diventa coordinatore del progetto cultura e della promozione della città della giunta genovese guidata da Marta Vincenzi.

La Presidenza di RAI SAT
Il 5 luglio 2007 diventa il nuovo presidente di Rai Sat, mentre a febbraio 2008 presenta il suo palinsesto. Ricoprì la carica di presidente di Rai Sat fino al 18 maggio 2010, dopo l'uscita dei canali di Rai Sat dal pacchetto Sky e il loro nuovo posizionamento nell'offerta Rai per il digitale terrestre.

La fondazione e la direzione di Rai 4
Dal 14 luglio 2008 Freccero è direttore del nuovo canale televisivo Rai 4. Il 18 novembre 2009 va in onda lo spot di un nuovo programma, dal titolo Sugo - sessanta minuti di gusto e disgusto, in cui il direttore di Rai 4 è protagonista, insieme a due trans, di una scenetta irriverente, scatenando non poca polemica tra le compagini della Rai e della politica. Ciò avviene nel pieno dello scandalo che ha colpito l'ex conduttore del TG2 Piero Marrazzo, al tempo Presidente della Regione Lazio, portato agli onori dei media i temi della prostituzione transessuale. In una nota Freccero dichiara: "Io relegato nello scantinato digitale della tv pubblica perché provocatorio e scomodo".
Nel luglio 2010, in un'intervista al giornale Il Riformista fatta dopo la vittoria di Paolo Ruffini sulla Rai riguardo alla direzione di Rai 3 e lo stop alle nomine dei direttori di Rai 2 e di Rai News, Freccero rivendica la direzione della struttura Rai Gold affermando che la struttura orfana di Ruffini gli spetta di diritto visto che coordina il canale da lui guidato e Rai Movie.
Nell'aprile 2012 viene sospeso dall'attività di responsabile di Rai 4 per 10 giorni a causa di una telefonata di insulti e minacce dello stesso al giornalista di Libero Francesco Borgonovo, che aveva criticato la messa in onda della serie televisiva Fisica o chimica. Freccero definì il provvedimento disciplinare «vergognoso e umiliante» e annunciò di fare ricorso al giudice del lavoro, dicendosi pronto anche allo sciopero della fame.
Il 4 agosto 2013 lascia la direzione di Rai 4.

La candidatura a presidente della RAI
Nel maggio 2012, in una conferenza stampa indetta durante il Festival internazionale del giornalismo di Perugia, Freccero annuncia ufficialmente la sua candidatura al fianco di Michele Santoro alla guida della RAI, rispettivamente come presidente e direttore generale. Le candidature, annunciate dallo stesso Santoro, sono aspramente criticate da parte della politica, soprattutto dagli esponenti del Popolo della libertà.

Appoggio politico
Dal 2007 al 2012 è stato - a titolo gratuito - "Chief advisor" per la Cultura dell'allora sindaco di Genova Marta Vincenzi.
Per le Elezioni politiche italiane del 2013 dice di non essere sicuro di votare e che se proprio dovesse andare alle urne voterebbe la lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia per la Camera dei Deputati e Partito Democratico al Senato della Repubblica.
Nel giugno del 2014 durante una puntata di Otto e mezzo annuncia di voler entrare in politica. Nell'agosto del 2015 ha affermato di votare Movimento 5 Stelle ma solo a livello locale.

Altre attività

Dal 2002 al 2012 si dedica all'insegnamento nel corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo (DAMS) presso l'Università di Roma Tre. Ha tenuto corsi di Linguaggi della televisione generalista e Teoria e tecniche del linguaggio radiotelevisivo. Ha anche insegnato presso la sede di Savona (sua città natale), all'interno del corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell'Università di Genova.
Ha scritto inoltre saggi e testi scientifico-divulgativi. Nel 1997 scrisse l'introduzione ai Commentari sulla società dello spettacolo di Guy Debord, per l'edizione Baldini & Castoldi, mentre nel 2006 scrisse la prefazione al volume Queer Tv di Andrea Jelardi e Giordano Bassetti. Freccero è pure autore televisivo.
Al 2015 risulta collaborare con la rivista Rolling Stone ed è ospite al Grand Hotel Chiambretti.
Il 4 agosto 2015 viene eletto membro del Consiglio di Amministrazione della RAI dalla Commissione di Vigilanza RAI proposto dal M5S.
Opere
Televisione, Torino, Bollati Boringhieri, 2013. ISBN 978-88-339-2373-4.
L' idolo del capitalismo, Roma, Castelvecchi, 2016.ISBN 978-88-694-4573-6.Note

Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Carlo Freccero
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Carlo FrecceroCollegamenti esterni
Perché telestreet? (PDF), su universytv.it.
Intervista , su articolo21.info.
freedownload di Bella Ciao sul G8 di genova di Giusti Torelli Freccero
«Ai canali storici resta la cronaca choc», Intervista a Freccero, 19 marzo 2011

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