Assia Noris 1912 1998
Assia Noris, pseudonimo di Anastasia Noris Von Gerzfeld (San Pietroburgo, 26 febbraio 1912 – Sanremo, 27 gennaio 1998), è stata un'attrice italiana di origine russa.
Biografia
Assia Noris nasce nell'allora capitale dell'Impero Russo, San Pietroburgo, nel 1912: il padre è un ufficiale tedesco, la madre è di nazionalità ucraina. In seguito alla rivoluzione russa fugge in Francia, trasferendosi poi in Italia nel 1929.
Il successo cinematografico
Il suo debutto cinematografico avviene nel 1932 in Trois hommes en habit di Mario Bonnard (che l'anno dopo ne girerà una nuova versione per il mercato italiano, Tre uomini in frac, interpretata anche questa dalla Noris), ma la sua fama è legata principalmente ai film diretti da Mario Camerini (con il quale fu sposata dal 1940 al 1943) e recitati in coppia con Vittorio De Sica.
La sua capacità di interpretare alla perfezione il personaggio della ragazza onesta è uno degli elementi del successo di pellicole come Il signor Max (1937) e I grandi magazzini (1939): Assia Noris conquista il pubblico con la sua bellezza esotica e il suo stile di recitazione fine ed elegante, ingenuo e malizioso al tempo stesso, diventando una delle grandi dive del cinema italiano degli anni trenta e quaranta.
Incarnò, agli occhi di una generazione di italiani, l'ideale di donna con la D maiuscola, descritta nelle canzoni dell'epoca e nelle pellicole del filone dei telefoni bianchi, di cui fu forse l'attrice più rappresentativa, ossia l'eroina angelica di un mondo romantico privo di nubi e drammi.
Il suo successo continuò con la commedia di Mario Soldati Dora Nelson (1939) e con Una romantica avventura (1940) e Una storia d'amore (1942) (entrambi diretti ancora da Camerini), provò la sua capacità di affrontare anche ruoli drammatici, ma, terminata la seconda guerra mondiale, la sua stella tramontò rapidamente.
Tra gli episodi più emblematici della sua vita, si può annoverare l'incontro con Hitler, descritto da Assia Noris come un pupazzo di neve, con il naso, i baffi e gli occhi finti, che tra una spruzzata ed un'altra di saliva in faccia, le chiede di recitare per conto della UFA, ricevendo però una imbarazzata risposta negativa.Tra i suoi atti che creano sconcerto fra gli italiani, si ricorda l'apparizione, sconvolgente ed inusuale a quei tempi, in un costume a due pezzi, mentre alcuni suoi comportamenti, ritenuti poco in linea con l'"etica di regime", le costano non solo continui rimproveri da parte del Ministero della Cultura Popolare e del ministro Gaetano Polverelli, ma anche la deportazione in Germania.
Il teatro
Assia tenta allora la via del teatro e recita anche in alcuni film all'estero con risultati alquanto deludenti.
Sorprenderà un po' tutti, ritornando sugli schermi come protagonista nel 1964, dopo circa quindici anni di assenza, in La Celestina P... R... di Carlo Lizzani.
Torna ancora al teatro ma, non riuscendo più a recuperare il successo perduto, abbandona definitivamente le scene, profondamente delusa dal mondo del cinema, i cui addetti, dimenticando di quello che aveva dato alla cinematografia italiana in passato, la ritengono ormai "fuori moda".
È morta a Sanremo, dove viveva da decenni, nell'ospedale civile dopo un ricovero a causa di un malore, nel 1998.
CuriositÃ
Assia Noris viene citata nella scena del Rosario con Totò ed Erminio Macario del film Il monaco di Monza del 1963, in cui i personaggi, che si fingono monaci, citano vari attori ed attrici famosi per far credere di parlare latino.Filmografia
Trois hommes en habit, regia di Mario Bonnard (1932)
Tre uomini in frac, regia di Mario Bonnard (1933)
La signorina dell'autobus, regia di Nunzio Malasomma (1933)
Ève cherche un père, regia di Mario Bonnard (1933)
Giallo, regia di Mario Camerini (1933)
La marche nuptiale, regia di Mario Bonnard (1934)
La marcia nuziale, regia di Mario Bonnard (1934)
Quei due, regia di Gennaro Righelli (1935)
Darò un milione, regia di Mario Camerini (1935)
L'uomo che sorride, regia di Mario Mattoli (1936)
Ma non è una cosa seria, regia di Mario Camerini (1936)
Mayerling, regia di Anatole Litvak (1936)
Una donna tra due mondi, regia di Goffredo Alessandrini (1936)
Il signor Max, regia di Mario Camerini (1937)
Nina, non far la stupida, regia di Nunzio Malasomma (1937)
Maman Colibri, regia di Jean Dréville (1937)
Allegri masnadieri, regia di Marco Elter (1937)
Voglio vivere con Letizia, regia di Camillo Mastrocinque (1938)
La casa del peccato, regia di Max Neufeld (1938)
Batticuore, regia di Mario Camerini (1939)
I grandi magazzini, regia di Mario Camerini (1939)
Dora Nelson, regia di Mario Soldati (1940)
Centomila dollari regia di Mario Camerini (1940)
Una romantica avventura, regia di Mario Camerini (1940)
Con le donne non si scherza, regia di Giorgio Simonelli (1941)
Luna di miele, regi di Giacomo Gentilomo (1941)
Margherita fra i tre, regia di Ivo Perilli (1942)
Un colpo di pistola, regia di Renato Castellani (1942)
La maschera sul cuore, (Capitaine Fracasse), regia Abel Gance (1942)
Una storia d'amore, regia di Mario Camerini (1942)
Il viaggiatore d'Ognissanti (Le voyageur de la Toussaint), regia di Louis Daquin (1943)
La maschera sul cuore (Le capitaine Fracasse), regia di Abel Gance (1943)
Una piccola moglie, regia di Giorgio Bianchi (1943)
Non rubare, episodio de I dieci comandamenti, regia di Giorgio Walter Chili (1945)
Che distinta famiglia!, regia di Mario Bonnard (1945)
La peccatrice bianca (Amina), regia di Goffredo Alessandrini (1950)
La Celestina P... R..., regia di Carlo Lizzani (1965)Doppiatrici
Lydia Simoneschi in Margherita fra i tre
Nella Maria Bonora in La peccatrice biancaNote
Bibliografia
Massimo Scaglione, Le dive del ventennio. Torino, Edizioni Lindau, 2003. ISBN 88-7180-484-8Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Assia NorisCollegamenti esterni
Assia Noris, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 15 marzo 2011.
(EN) Assia Noris, su Internet Movie Database, IMDb.com.
Assia Noris, in CineDataBase, Rivista del cinematografo.
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