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Alberto Sordi
1920 2003




Alberto Sordi (Roma, 15 giugno 1920 – Roma, 24 febbraio 2003) è stato un attore, regista, comico, sceneggiatore, compositore, cantante e doppiatore italiano.
Fra i più importanti attori del cinema italiano con circa 160 film, è considerato uno dei più grandi interpreti della commedia all'italiana con Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi, un quartetto al quale è generalmente accostato anche Marcello Mastroianni. Inoltre, insieme ad Aldo Fabrizi e Anna Magnani, fu tra i massimi esponenti della romanità cinematografica.


Biografia
Le prime esperienze

Alberto Sordi nacque il 15 giugno 1920 in via San Cosimato 7, nel rione di Trastevere, ultimo figlio di Pietro Sordi (Valmontone, 14 maggio 1879 – Roma, 4 giugno 1941), professore di musica e strumentista, titolare della tuba contrabbassa dell'orchestra del Teatro dell'Opera di Roma, e di Maria Righetti (Sgurgola, 11 febbraio 1889 – Roma, 29 febbraio 1952), insegnante elementare. La famiglia era composta anche dalla sorella Savina (Roma, 1911 – Udine, 19 agosto 1972), dal fratello Giuseppe (Roma, 1915 – Livorno, 24 agosto 1990) e dalla sorella Aurelia (Roma, 15 luglio 1917 – Roma, 12 ottobre 2014), mentre il terzogenito, anch'egli di nome Alberto, era morto il 24 maggio 1916 dopo pochi giorni di vita.
Trascorse parte dell'infanzia nella cittadina di Valmontone e frequentò la scuola elementare "Armando Diaz", dove iniziò a improvvisare piccole recite con un teatrino di marionette. Cantò inoltre come soprano nel coro di voci bianche della Cappella Sistina diretto da don Lorenzo Perosi, fino alla precoce trasformazione della voce in basso, divenuta poi una delle sue caratteristiche distintive. Studiò canto lirico e si esibì sulla scena operistica per un certo periodo della giovinezza.
Nel 1936 incise un disco di fiabe per bambini per la casa discografica Fonit e con il ricavato partì per Milano, dove si iscrisse al corso di recitazione all'Accademia dei filodrammatici. Per trasferirsi al nord abbandonò gli studi all'Istituto di Avviamento Commerciale "Giulio Romano" di Trastevere (conseguì comunque come privatista il diploma di ragioniere alcuni anni più tardi per fare contenta la madre). L'esperienza ebbe un esito fallimentare e si concluse con l'espulsione del giovane Sordi a causa della sua percepibile inflessione dialettale romanesca.

Comparsa e doppiatore
Rientrato nella capitale, nel 1937 trovò lavoro come comparsa a Cinecittà, apparendo nel film kolossal Scipione l'Africano in un ruolo da generico soldato romano. Nello stesso anno vinse un concorso indetto dalla Metro-Goldwyn-Mayer per doppiare la voce di Oliver Hardy (inizialmente presentandosi con lo pseudonimo Albert Odisor), insieme a Mauro Zambuto, che prestava la voce a Stan Laurel. Come Sordi stesso ebbe a raccontare nel programma televisivo Laurel & Hardy - Due teste senza cervello, si presentò alle audizioni privo di esperienza specifica di doppiaggio e con poche aspettative di successo, considerata la concorrenza di professionisti affermati del settore; fu il direttore della MGM a ritenere il suo registro basso e il timbro di voce «caldo e pastoso» un connubio ideale per la notevole mole del personaggio (nonostante la voce di Hardy fosse in realtà nel registro tenorile); fu dunque scritturato senza indugi, debuttando nel ridoppiaggio della comica Sotto zero nel 1939, seguita dal lungometraggio I diavoli volanti nello stesso anno. Nel 1938 apparve sempre come comparsa nel film La principessa Tarakanova con Anna Magnani.


Il 25 giugno 1950, Sordi ebbe l'occasione di incontrare e doppiare dal vivo Hardy, nascosto dietro il sipario assieme a Zambuto, in occasione di una tournée italiana della coppia comica a Villa Aldobrandini a Roma, dove era stato organizzato uno spettacolo per bambini. Come doppiatore, Sordi lavorò fino al 1956; oltre a numerosi altri film di Stanlio e Ollio, diede la voce, tra gli altri, a Bruce Bennett, Anthony Quinn, John Ireland, Robert Mitchum, Pedro Armendáriz e, per gli italiani, a Franco Fabrizi e persino Marcello Mastroianni, nel film Domenica d'agosto del 1950.
La sua voce è riconoscibile anche nei film di Frank Capra La vita è meravigliosa (1946) e di Vittorio De Sica Ladri di biciclette (1948), nonché nel film di Alessandro Blasetti Prima comunione (1950) e ne I pinguini ci guardano del 1956 (ultimo suo lavoro come doppiatore), dove gli animali presenti nella pellicola parlano con le voci di famosi attori. In due occasioni, tuttavia, si trovò come interprete a essere doppiato da un altro attore: nel film Cuori nella tormenta diretto da Carlo Campogalliani nel 1940, venne doppiato da Gualtiero De Angelis, e nel film Il Passatore, diretto da Duilio Coletti nel 1947, dove interpretava il ruolo di un brigante, gli prestò la voce Carlo Romano.

Il teatro di rivista e la guerra

Nel teatro leggero, dopo un tentativo infruttuoso con la compagnia di Aldo Fabrizi e Anna Fougez avvenuto nella stagione 1936-1937 nello spettacolo San Giovanni, ritentò in quella seguente; insieme con un amico d'infanzia e compagno di scuola formò un duo di imitatori e fantasisti durato per poco tempo, e riuscì finalmente a debuttare nel teatro di rivista nella compagnia di Guido Riccioli e Nanda Primavera nella stagione 1938-1939 con lo spettacolo Ma in campagna è un'altra... rosa. In questo spettacolo ebbe inizialmente il ruolo di stilé (ballerino di fila), fu poi promosso al ruolo di maggiordomo in uno sketch di Benini e Gori scritto appositamente per lui.Nel 1940 Sordi fu chiamato alle armi; indossò l'uniforme del Regio Esercito, prestando servizio presso la banda musicale presidiaria dell'81º Reggimento fanteria "Torino", accompagnando le partenze dei militari italiani per la breve campagna francese. Il servizio militare gli lasciò comunque sufficiente tempo libero per proseguire la sua carriera artistica. È di questo periodo (stagione 1941-1942) la partecipazione a Tutto l'oro del mondo con la compagnia di Guido Fineschi e Maria Donati, Teatro della caricatura (1942) accanto a Fanfulla, Ritorna Za-Bum (1943) e Sai che ti dico? (1944) entrambe scritte da Marcello Marchesi e dirette da Mario Mattoli, la rivista musicale Un mondo di armonie di Alberto Semprini (1944), Imputati... alziamoci! di Michele Galdieri (1945), Soffia so'... di Garinei & Giovannini (1946), E lui dice... di Benecoste, diretto da Oreste Biancoli e Adolfo Celi (1947) e infine, nella stagione 1952-1953, Gran baraonda; fu questa la sua ultima apparizione sul palcoscenico, accanto a Wanda Osiris, che avrà poi modo di dirigere nel 1973 in una scena di Polvere di stelle, film ambientato proprio nel mondo della rivista.

La radio

Fu alla radio, tra il 1946 e il 1953, che cominciò a ottenere una certa notorietà. Nel 1946, ispiratosi agli ambienti dell'Azione Cattolica, ideò la sua satira dei personaggi de I compagnucci della parrocchietta, dal caratteristico parlato nasale e atteggiamento da "persona come si deve". Uno di questi personaggi piacque talmente a Vittorio De Sica da proporre a Sordi la trasposizione cinematografica in Mamma mia, che impressione! del 1951, attraverso la neonata P.F.C.(Produzione Film Comici), fondata da essi stessi. Il film, sceneggiato da Cesare Zavattini e diretto da Roberto Savarese, pur basato sul modello di recitazione tutto verbale sperimentato in radio, contribuì al consolidamento del personaggio, poi riproposto in altri lavori minori.


Furono di questo periodo le partecipazioni ad alcuni programmi presentati da Corrado, che così lo lanciò nel palcoscenico della radio, dove Sordi ottenne i primi successi: Oplà (1947), Vi parla Alberto Sordi (1948-1950) e Rosso e nero (1951). Qui creò altri personaggi come il Signor Dice in collaborazione con Fiorenzo Fiorentini ed Ettore Scola, il Conte Claro, e Mario Pio. Quest'ultima caratterizzazione fu presentata anche al cinema nel film d'esordio di Mauro Bolognini, Ci troviamo in galleria del 1953, oltre alla riproposizione radiofonica, durante la stagione 1968-1969, nella trasmissione Gran varietà; fu anche ripresa da Alighiero Noschese, nel 1970, nella trasmissione satirica Doppia coppia.
Al mezzo radiofonico, nel 1947, dedicò anche un omaggio con il film Il vento m'ha cantato una canzone diretto da Camillo Mastrocinque, accanto a Loris Gizzi, Galeazzo Benti e Laura Solari, riemerso di recente dall'oblio in una pubblicazione su DVD; qui impersona l'amico di un cantante desideroso di sfondare a livello nazionale in un radiodramma sponsorizzato di una fantomatica radio privata italiana, Radio Sibilla.
A parte la riproposizione di personaggi noti in Gran varietà sul finire degli anni sessanta, l'ultima esperienza radiofonica prima che il cinema divenisse preponderante nella sua carriera fu Il teatrino di Alberto Sordi, in onda solo per pochi mesi sul Secondo Programma tra il 1952 e il 1953.Sempre alla radio nacquero anche alcune sue canzoni o meglio "ritmi".

Le prime esperienze cinematografiche

Nel cinema, per oltre dieci anni, interpretò ruoli minori in una ventina di film; di maggior rilievo fu la partecipazione in I 3 aquilotti di Mario Mattoli e ne L'innocente Casimiro di Carlo Campogalliani; ebbe anche l'occasione di lavorare con l'attore genovese Gilberto Govi e un giovane Walter Chiari nel ruolo di un impresario argentino nel film Che tempi!, versione cinematografica della commedia teatrale Pignasecca e Pignaverde di Emerico Valentinetti.


Tra questi film misconosciuti, fu ritenuto perduto, poi ritrovato nel giugno 2003 dalla Cineteca di Bologna (in una copia incompleta pubblicata in DVD) Lo scocciatore (Via Padova 46), diretto nel 1953 da Giorgio Bianchi, dove Sordi interpretò il ruolo di un vicino di casa petulante oltre ogni misura e gran scocciatore di un modesto impiegato (Peppino De Filippo), tutto proteso alla ricerca di un'avventura galante con una bella donna.

La grande popolarità

Tra il 1953 e il 1955 la popolarità di Sordi giunse sul grande schermo; dopo l'esiguo successo di pubblico di Lo sceicco bianco, diretto da Federico Fellini nel 1952, maggior riscontro ebbe il suo ruolo da non protagonista nel film I vitelloni, ancora diretto da Fellini l'anno successivo, e poi con alcuni di Steno: Un giorno in pretura (1953), Un americano a Roma (1954) e Piccola posta (1955), dove prese forma il personaggio del giovane vigliacco, approfittatore, indolente e scansafatiche, infantile e qualunquista che lo accompagnerà per tutti gli anni cinquanta. Il successo e il favore presso il grande pubblico iniziò, di fatto, interpretando il personaggio di Ferdinando Mericoni (detto Nando), un logorroico ragazzo romano ossessionato dal mito dell'America in Un giorno in pretura.Il successo fu tale che il personaggio venne sviluppato e riproposto in Un americano a Roma, il suo primo film da protagonista con un rilevante incasso al botteghino (circa 380 370 000 di lire dell'epoca, equivalenti a quasi 6 milioni di euro del 2020) e ancora, molti anni dopo, nell'episodio Il Fuoco del film Di che segno sei? di Sergio Corbucci (1975), in cui un attempato Nando interpreta la guardia del corpo di un industriale miliardario. La popolarità del personaggio cinematografico varcò addirittura i confini nazionali e gli valse un invito a Kansas City (un ricorrente tormentone di Moriconi) nel 1955, dove, accolto con tutti gli onori e alla presenza del presidente Eisenhower, venne nominato cittadino onorario e governatore onorario dell'American Royal.La fama di Sordi crebbe, nonostante alcune controversie. I noleggiatori delle pellicole avevano richiesto che il suo nome non comparisse sui manifesti de I vitelloni a causa della presunta modesta simpatia presso il pubblico cinematografico (anche perché Lo sceicco bianco si rivelò un insuccesso di critica), ma la fiducia che Fellini aveva nelle capacità di Sordi fece sì che il malinconico e cinico personaggio di "Alberto" ne I vitelloni gli garantisse un successo duraturo; Sordi si trovò, di lì in avanti, a recitare senza soluzione di continuità, arrivando a girare sino a 10 pellicole l'anno.Una volta entrato nel mondo del cinema, non trascurò le sue origini musicali: nel 1956 realizzò una commedia dal titolo Mi permette, babbo! che narrava le turbolente vicende di uno studente di canto viziato, presuntuoso e mantenuto dall'esasperato suocero (interpretato da Aldo Fabrizi), che aspira a calcare le scene della lirica. Vi presero parte anche noti cantanti lirici dell'epoca, tra cui il basso senese Giulio Neri.
Nel 1957 Sordi si iscrisse alla SIAE come suonatore di mandolino, strumento che conosceva in virtù dei suoi trascorsi militari. Ottenne la qualifica di "Compositore melodista".
L'italiano medio di Sordi

Con l'avvento della commedia all'italiana diede vita a una moltitudine di personaggi che la critica identificò come assimilabili all'italiano medio, spesso collaborando anche al soggetto e sceneggiatura dei film interpretati (190 in tutto, dei quali si ha certa la sua partecipazione a "soli" 146/147) e alle diciannove pellicole da lui dirette.


Vi sono nei personaggi di Sordi delle caratteristiche ricorrenti: tendenzialmente prepotenti con i deboli e servili con i potenti, a cui cercano di mendicare qualche privilegio. Secondo alcuni proporre personaggi di questo tipo darebbe il "cattivo esempio", porterebbe infatti certi spettatori che altrimenti non avrebbero avuto il coraggio di rivendicare la propria pochezza, ad avere un alibi e addirittura un esempio da seguire, sentendosi rappresentati e legittimati.

Ruoli di rilievo

Tra le sue numerose interpretazioni di questo periodo sono da citarne alcune, ritenute esempi significativi della commedia all'italiana: il maestro elementare supplente Impallato, che scopre per caso un allievo prodigio nel canto lirico e lo sfrutta per ottenere riconoscimenti e ricchezza in Bravissimo di Luigi Filippo D'Amico (1955), il rigattiere Peppino in Fortunella di Eduardo De Filippo (1958), il gondoliere rivale in amore di Nino Manfredi in Venezia, la luna e tu di Dino Risi (1958), il marito vessato dalla moglie e colmo di debiti ne Il vedovo, sempre diretto da Dino Risi e interpretato con Franca Valeri (1959), il componente di una commissione censoria che giudica impietosamente manifesti e film piccanti salvo poi, in privato, reclutare a fini immorali ballerine di night club ne Il moralista di Giorgio Bianchi (1959).

La svolta degli anni sessanta


A partire da La grande guerra diretto da Mario Monicelli nel 1959 (nel quale interpreta un soldato indolente e imboscato, costretto suo malgrado a morire da eroe), si distinse come interprete versatile, calandosi anche in ruoli drammatici.
Tra le interpretazioni di rilievo di questo decennio sono da citare il sottotenente Innocenzi di Tutti a casa di Luigi Comencini (1960), il vigile inflessibile costretto a capitolare davanti al potente di turno ne Il vigile di Luigi Zampa (1960), il giornalista Silvio Magnozzi di Una vita difficile di Dino Risi (1961), il piccolo imprenditore oberato dai debiti disposto a vendere un occhio per riassestare le sue finanze e accontentare una moglie sin troppo esigente ne Il boom di Vittorio De Sica (1963), il giovane medico disposto a qualsiasi compromesso per far carriera, fino a diventare primario in una clinica di lusso nel dittico Il medico della mutua di Luigi Zampa (1968) e Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue di Luciano Salce (1969), l'editore partito alla ricerca del cognato disperso in Africa in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? di Ettore Scola (1968).


Nel 1969 fu membro del VI Festival cinematografico internazionale di Mosca.
Tra i personaggi degli anni '70 vi sono il geometra incarcerato senza motivo mentre si trova in vacanza di Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy (1971) (per questo ruolo si aggiudicò nel 1972 l'Orso d'argento al Festival di Berlino) e il baraccato che una volta all'anno insieme alla moglie (Silvana Mangano) organizza interminabili partite a carte nella villa lussuosa di una ricca e bizzarra signora con segretario ed ex amante al seguito (impersonati da Bette Davis e Joseph Cotten) in Lo scopone scientifico di Luigi Comencini (1972), fino al drammatico ruolo che recita in Un borghese piccolo piccolo di Mario Monicelli (1977), ritenuto da parte della critica come il vertice delle sue capacità recitative.Affrontò anche libere trasposizioni di Molière (Il malato immaginario del 1979 e L'avaro del 1990, entrambi diretti da Tonino Cervi) e Romanzo di un giovane povero, diretto nel 1995 da Ettore Scola, il quale, nel 2003, dopo la sua morte, gli dedicherà il film Gente di Roma. Detentore di cinque Nastri d'argento, di sette David di Donatello e altri numerosissimi premi minori, ottenne nel 1995 il Leone d'oro alla carriera al Festival di Venezia.

Come regista

Come regista diresse in totale 19 pellicole, a partire dal 1966, quando ne realizzò due: Fumo di Londra, basato sulle manchevolezze comportamentali e sociali di un italiano in trasferta all'estero (tematica già affrontata da Gian Luigi Polidoro in molti suoi film, tra cui Il diavolo con Sordi stesso, dove cominciò anche a introdursi nel campo della regia, poiché la pellicola era quasi del tutto improvvisata) e Scusi, lei è favorevole o contrario?, ritratto di un agiato commerciante di tessuti, separato dalla moglie, con tante amanti da mantenere quanti sono i giorni della settimana, in un'Italia scossa dalle polemiche sull'eventuale introduzione del divorzio.
Diresse tre film con protagonista Monica Vitti oltre se stesso: Amore mio aiutami (1969), Polvere di stelle (1973) e Io so che tu sai che io so (1982). Tra gli altri lavori dietro la macchina da presa rimangono Un italiano in America, insieme con Vittorio De Sica (1967), Finché c'è guerra c'è speranza (1974) e l'episodio Le vacanze intelligenti dal collettivo Dove vai in vacanza? (1978).

Gli ultimi film
Di spessore ritenuto inferiore risultarono i film girati nell'ultima fase della sua carriera, dagli anni 1980 in poi (che inaugurò con il film, interpretato e diretto da lui stesso, Io e Caterina, 1980): declino in parte condizionato dal tramonto in generale del filone della commedia all'italiana, ma anche dovuto ad una certa tendenza di Sordi stesso a riproporre in quegli anni un tipo di personaggio ormai datato e non più molto originale. Non mancarono tuttavia apprezzamenti di pubblico e critica, come nella commedia storica Il marchese del Grillo di Mario Monicelli (1981), dove Sordi si cala nel doppio ruolo di un nobile romano dedito alle burle e di un popolano carbonaro suo sosia.


Di questo periodo sono inoltre da citare il dittico di film, anche diretti, Il tassinaro del 1983 (dove compaiono, interpretando se stessi Giulio Andreotti, Silvana Pampanini e Federico Fellini) e Un tassinaro a New York (1987). Lavorò inoltre con Carlo Verdone (da alcuni considerato il suo naturale erede, pur perseguendo stili e tematiche assai diverse) nei film In viaggio con papà, con regia di Sordi (1982) e Troppo forte, diretto da Verdone (1986). Significativo fu inoltre il ruolo di un giudice incorruttibile e spregiudicato nel film Tutti dentro del 1984, con al centro i temi, anticipatori dei fatti di Tangentopoli, della corruzione politica dilagante e dell'esposizione mediatica della magistratura.
Tra gli ultimi film, Sordi ebbe particolarmente a cuore, come disse in alcune interviste, Nestore, l'ultima corsa (1994), dove interpretò un vetturino non ancora rassegnato a portare il suo cavallo al macello. L'ultima pellicola da lui diretta fu Incontri proibiti (1998) accanto a Valeria Marini, presentato ancora nel 2002 con montaggio diverso e un altro titolo, Sposami papà.

Le canzoni e la televisione
Sono da citare i proficui sodalizi artistici con gli sceneggiatori Rodolfo Sonego, con cui lavorò in 44 film dal 1954 in avanti (Il seduttore di Franco Rossi è il suo esordio) e Piero De Bernardi. Inoltre, collaborò assiduamente con il compositore Piero Piccioni, che firmò molte delle colonne sonore dei suoi film più celebri, nonché alcune delle sue canzoni irriverenti e maliziose.


Noto presso il grande pubblico con l'epiteto di "Albertone", prese parte a numerose trasmissioni televisive (tra cui Studio Uno, condotto dalla cantante Mina, nel 1966).
Contribuì inoltre alla sua popolarità televisiva la realizzazione del programma Storia di un italiano, in quattro edizioni, dove, attraverso una selezione tematica di spezzoni dei suoi numerosi film, si presentava la figura di un certo italiano medio, con i suoi pregi e i suoi difetti: ad essa trent'anni dopo lo studioso di cinema Alessandro Ticozzi dedicò il saggio L'Italia di Alberto Sordi, pubblicato dalla Fermenti Editrice di Roma, mentre nel 2020 - per il centenario della nascita di Sordi - Giancarlo Governi (uno degli autori della trasmissione) gli dedicò il saggio Alberto Sordi. Storia di un Italiano, pubblicato con la Fandango Libri di Roma.

Vita privata
A dispetto della sua immagine pubblica estroversa e dalla personalità strabordante, Sordi mantenne sempre un estremo riserbo sulla sua vita privata, di cui sono noti pochi dettagli. Cattolico praticante, non ebbe figli e non si sposò mai e, al di là delle numerose vere o presunte relazioni attribuitegli (tra le altre, con Patrizia De Blanck, Shirley MacLaine, Uta Franz e con la principessa Soraya Esfandiary Bakhtiari), l'unico rapporto sentimentale accertato fu quello avuto con Andreina Pagnani, quasi quindici anni più vecchia di lui, durato nove anni. Si conobbero nel 1941 durante il doppiaggio de Il giardino di Allah, nel quale entrambi lavorarono (la Pagnani prestando la voce a Marlene Dietrich). Alla ricorrente domanda sul perché non fosse mai convolato a nozze, chiosava con uno dei suoi tormentoni "Che mi metto un'estranea in casa?"; salvo poi spiegare, in alcune interviste che l'assoluta dedizione al suo mestiere non gli avrebbe consentito di dedicare a una famiglia il tempo e l'impegno necessari.
A parte un soggiorno a Milano per frequentare l'Accademia dei filodrammatici, Alberto Sordi visse sempre a Roma. Abitò dalla nascita sino al 1930 in via san Cosimato 7; dopo la demolizione dell'edificio originario per il costruendo palazzo delle Sacre Congregazioni, si trasferì in un appartamento in via Venezia; in seguito, alla morte del padre nel 1941, si spostò in un appartamento di via dei Pettinari e, dal 1958 fino alla morte, in una villa di via Druso (all'epoca via della Ferratella), posta all'interno del parco archeologico delle Terme di Caracalla e fatta costruire nel 1932 da Alessandro Chiavolini, per molti anni segretario particolare di Benito Mussolini. Visse insieme alle sorelle e al fratello, suo amministratore, e con la segretaria Annunziata Sgreccia, che dalla sua morte sovrintese per un certo periodo al suo archivio personale. Nel 1962 aveva acquistato inoltre una villa a Castiglioncello, poi rivenduta nel 1997, dove era solito trascorrere l'estate. Aveva posseduto inoltre un paio di appartamenti a Parigi e vari terreni a Roma e dintorni, uno dei quali, in località Trigoria, Sordi in parte vendette e in parte donò per la costruzione dell'Università Campus Bio-Medico. Qui sorse inoltre il Centro per la Salute dell'Anziano, struttura voluta dall'attore per l'assistenza medica e la ricerca applicata alle patologie della terza età. Questa e altre iniziative filantropiche di cui Sordi si rese protagonista sono tuttora amministrate dalla Fondazione che porta il suo nome.

Mantenne il suo riserbo anche in materia di idee politiche, nonostante nutrisse una evidente simpatia verso il politico democristiano Giulio Andreotti, il quale apparve nel film Il tassinaro. Nel 1996 si diffuse una diceria secondo la quale Sordi volesse candidarsi come primo cittadino di Roma, sfidando Francesco Rutelli. Come riportò il Corriere della Sera, il 23 novembre di quello stesso anno, prese parte ad una puntata del Tappeto volante di Luciano Rispoli, su Telemontecarlo, in cui dichiarò: "Il sindaco non si deve preoccupare: io sono stato, sono e resterò attore fino alla fine dei miei giorni". Il giorno del suo ottantesimo compleanno, il 15 giugno 2000, il sindaco di Roma Rutelli gli cedette comunque, simbolicamente, la fascia tricolore, nominandolo sindaco onorario per un giorno come tributo a uno dei cittadini più illustri.In tema di passione calcistica non fece mai mistero di essere un grande tifoso della Roma, non mancando di far trasparire questa sua passione in alcuni film.

Le ultime apparizioni e la morte

Sordi si ammalò di tumore ai polmoni nel 2001 e da allora le sue uscite pubbliche si diradarono. Una delle sue ultime apparizioni televisive risale al 18 dicembre 2001, nel programma Porta a Porta condotto da Bruno Vespa e dedicato interamente a lui, dove fu esposta la nota Harley Davidson 750cc WLA del 1942, moto originale usata nelle scene del film Un americano a Roma, esibita dall'associazione I Vitelloni Club Alberto Sordi, fondata nel 1994, provenienza Collezione Stefano Saliola. Nel 2002 ricevette due lauree honoris causa, una a marzo dalla IULM di Milano e una il mese successivo dall'Università di Salerno, presenziando a entrambe le cerimonie. Partecipò ancora nel luglio di quell'anno al programma Italiani nel mondo presentato da Pippo Baudo, sua ultima partecipazione pubblica. Il 17 dicembre 2002 avrebbe dovuto partecipare a una serata in suo onore al teatro Ambra Jovinelli di Roma ma dovette rinunciare per l'aggravarsi delle sue condizioni, limitandosi a comparire in un filmato girato nel suo studio e proiettato per il pubblico del teatro. Fu questa la sua ultima apparizione in video.
Afflitto durante l'intera stagione invernale da forme di polmonite e bronchite, Alberto Sordi morì la sera del 24 febbraio 2003 all'età di 82 anni, nella sua casa di Roma. La salma, sottoposta a imbalsamazione, venne traslata nella sala delle armi del Campidoglio, dove per due giorni ricevette l'omaggio ininterrotto di una folla immensa; il 27 febbraio si svolsero i funerali solenni nella Basilica di San Giovanni in Laterano alla presenza di oltre 250 000 persone. Sordi riposa nella tomba di famiglia, presso il Cimitero Monumentale del Verano. L'epitaffio sulla lapide recita: Sor Marchese, è l'ora, battuta ripresa da uno dei suoi film più celebri, Il marchese del Grillo.
Riconoscimenti


Mostra del cinema di Venezia1959: Premio speciale: "Per la sua interpretazione" - La grande guerra
1995: Leone d'oro alla carriera
2001: Premio Pietro BianchiFestival di Berlino1972: Orso d'Argento per il miglior attore - Detenuto in attesa di giudizioFestival cinematografico internazionale di Mosca1983: Nomination Gran Premio - Io so che tu sai che io so
1983: Premio speciale: "For the contribution to the cinema" - Io so che tu sai che io soPremio Golden Globe1963: Nomination miglior attore in un film commedia o musicale - I due nemici
1964: miglior attore in un film commedia o musicale - Il diavolo
1966: Nomination miglior attore in un film commedia o musicale - Quei temerari sulle macchine volantiPremio BAFTA1962: Nomination miglior attore straniero - I due nemiciChicago International Film Festival1982: Nomination Gold Hugo - Io so che tu sai che io soFestival Internazionale del Cinema di Acapulco1963: miglior attore - Mafioso
1963: miglior attore - Il diavoloPremio Vittorio De Sica1979: Premio attore Cinema Italiano
2001: Premio attore Cinema ItalianoArt Film Festival1996: Premio attoreTaormina film fest1990: Cariddi alla Carriera
2001: Diamond AwardsGiffoni Film Festival1994: François Truffaut AwardPremio Flaiano1992: Premio alla carrieraGran Premio Internazionale dello Spettacolo1994: Premio alla CarrieraDavid di Donatello1960: miglior attore protagonista - La grande guerra
1961: miglior attore protagonista - Tutti a casa
1966: miglior attore protagonista - Fumo di Londra
1969: miglior attore protagonista - Il medico della mutua
1972: miglior attore protagonista - Detenuto in attesa di giudizio
1973: miglior attore protagonista - Lo scopone scientifico
1977: miglior attore protagonista - Un borghese piccolo piccolo
1981: Medaglia d'Oro del Comune di Roma
1982: Nomination miglior attore protagonista - Il marchese del Grillo
1984: Targa speciale
1990: David speciale alla carriera
1999: David alla carrieraNastro d'argento1954: miglior attore non protagonista - I vitelloni
1956: miglior attore protagonista - Lo scapolo
1959: Nomination miglior attore protagonista - Il marito
1960: miglior attore protagonista - La grande guerra
1961: Nomination miglior attore protagonista - Tutti a casa
1962: Nomination miglior attore protagonista - Una vita difficile
1963: Nomination miglior attore protagonista - Mafioso
1968: Nomination miglior attore protagonista - Un italiano in America
1970: Nomination miglior attore non protagonista - Nell'anno del Signore
1972: Nomination miglior attore protagonista - Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata
1977: miglior attore protagonista - Un borghese piccolo piccolo
1981: Nomination miglior attore protagonista - Io e Caterina
1984: Nomination miglior attore protagonista - Il tassinaro
1995: Nastro d'argento alla carriera
2003: Nastro d'argento speciale (postumo)Globo d'oro1960: Premio speciale della Giuria - Tutti a casa
1969: miglior attore - Il medico della mutua
1981: miglior attore - Io e Caterina
1982: miglior attore - Il marchese del Grillo
2000: Premio alla carrieraGrolla d'oro1958: miglior attore - Il marito e Ladro lui, ladra lei
1961: miglior attore - Tutti a casa
1966: Premio speciale - Fumo di Londra
1977: miglior attore - Un borghese piccolo piccolo
1989: Premio alla carriera
1995: miglior attore - Romanzo di un giovane poveroUna vita per il cinema1959: Medaglia d'oro
1969: Vittoria alata
1970: Vittoria di Samotracia
1971: Vittoria di Samotracia
1977: Vittoria di Samotracia
1986: Vittoria di Samotracia
1991: Vittoria di SamotraciaLeggio d'oro1995: Menzione specialeCiak d'oro1986: Nomination miglior attore non protagonista - Troppo forteOnorificenze
Lauree Honoris Causa
Tributi

Nel 1999 gli venne consegnato, su ideazione del regista Angelo Antonucci, il premio "Reggia d'oro" per l'interpretazione, come primo film da protagonista, del film I tre aquilotti ambientato alla Reggia di Caserta.
Il 7 dicembre 2003 gli fu intitolata la restaurata galleria Colonna a Roma, divenuta dunque galleria Alberto Sordi. Sempre a Roma, il 16 febbraio 2013 è stato inaugurato all'interno di Villa Borghese un viale dedicato ad Alberto Sordi, alla presenza della sorella dell'attore, Aurelia, e del sindaco Gianni Alemanno. La città di Grosseto ha dedicato ad Alberto Sordi il viale principale nel nuovo quartiere del Casalone, così come successo a Cagliari - Pirri, Taranto, Noceto (PR), a Jesolo (VE); a Castiglioncello (LI), dove frequentemente trascorreva le sue vacanze gli fu dedicato un lungomare. Anche Vigevano (PV), Guidonia Montecelio (RM), Orta di Atella (CE), Sabaudia (LT), Capaci (PA), Misterbianco (CT), Ponte San Giovanni (PG), San Nicola la Strada (CE), Grugliasco (TO), Valenzano (BA), Frosinone, Ragusa e Taranto gli hanno dedicato una via.
Ad Alberto Sordi è stato dedicato il film del 2003 di Ettore Scola Gente di Roma.

Dal 2004 viene consegnato il premio speciale Leggio d'oro "Alberto Sordi" agli attori che si sono distinti dell'ambito del doppiaggio, del teatro, della televisione o del cinema. Tale premio viene conferito durante l'annuale edizione del Leggio d'oro, è stato dedicato all'attore perché egli fu il primo vincitore dello stesso premio nel 1995, per il doppiaggio di Oliver Hardy in Stanlio & Ollio.
Nel 2011 il Bif&st di Bari ha assegnato un Premio intitolato ad Alberto Sordi per il miglior attore non protagonista tra i film del festival.
Ad Alberto Sordi è stata dedicata una scuola a Roma, l'Istituto comprensivo “Alberto Sordi”, nata dall'unione delle Scuole Medie Statali "PierLuigi Nervi" di Piazzale Hegel e "Giacomo Puccini” di Piazza Giuseppe Gola.
Dal 14 febbraio al 31 marzo 2013 il Vittoriano di Roma ha ospitato la mostra Alberto Sordi e la sua Roma, dedicata soprattutto al suo rapporto con la città natale.Gli è stato dedicato un asteroide, 83657 Albertosordi.

Filmografia
Attore
Cinema























Scipione l'africano, regia di Carmine Gallone (1937) come comparsa
Il feroce Saladino, regia di Mario Bonnard (1937) come comparsa
La principessa Tarakanova, regia di Mario Soldati (1938)
La notte delle beffe, regia di Carlo Campogalliani (1939)
Cuori nella tormenta, regia di Carlo Campogalliani (1940)
Il bravo di Venezia, regia di Carlo Campogalliani (1941)
Le signorine della villa accanto, regia di Gian Paolo Rosmino (1942)
Giarabub, regia di Goffredo Alessandrini (1942)
I 3 aquilotti, regia di Mario Mattoli (1942)
La signorina, regia di László Kish (1942)
Casanova farebbe così!, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1942)
Sant'Elena, piccola isola, regia di Renato Simoni e Umberto Scarpelli (1943)
Tre ragazze cercano marito, regia di Duilio Coletti (1944)
Circo equestre Za-bum (episodio Galoppo finale dal circo), regia di Mario Mattoli (1944)
Chi l'ha visto?, regia di Goffredo Alessandrini (1945)
L'innocente Casimiro, regia di Carlo Campogalliani (1945)
Le miserie del signor Travet, regia di Mario Soldati (1945)
Il vento m'ha cantato una canzone, regia di Camillo Mastrocinque (1947)
Il delitto di Giovanni Episcopo, regia di Alberto Lattuada (1947)
Il Passatore, regia di Duilio Coletti (1947)
Che tempi!, regia di Giorgio Bianchi (1948)
Sotto il sole di Roma, regia di Renato Castellani (1948)
Mamma mia, che impressione!, regia di Roberto Savarese (1951)
Cameriera bella presenza offresi..., regia di Giorgio Pàstina (1951)
È arrivato l'accordatore, regia di Duilio Coletti (1951)
Totò e i re di Roma, regia di Steno e Mario Monicelli (1951)
Lo sceicco bianco, regia di Federico Fellini (1952)
I vitelloni, regia di Federico Fellini (1953)
Canzoni, canzoni, canzoni, regia di Domenico Paolella episodio Io cerco la Titina (1953)
Ci troviamo in galleria, regia di Mauro Bolognini (1953)
Due notti con Cleopatra, regia di Mario Mattoli (1954)
Amori di mezzo secolo (episodio Dopoguerra 1920), regia di Mario Chiari (1954)
Un giorno in pretura, regia di Steno (1953)
Tempi nostri - Zibaldone n. 2, regia di Alessandro Blasetti episodio Scusi, ma..., (1954)
Il matrimonio, regia di Antonio Petrucci (1954)
Lo scocciatore (Via Padova 46), regia di Giorgio Bianchi (1954)
Tripoli, bel suol d'amore, regia di Ferruccio Cerio (1954)
Gran varietà (episodio Fregoli), regia di Domenico Paolella (1954)
Allegro squadrone, regia di Paolo Moffa (1954)
Il seduttore, regia di Franco Rossi (1954)
Accadde al commissariato, regia di Giorgio Simonelli (1954)
Una parigina a Roma, regia di Erich Kobler (1954)
Un americano a Roma, regia di Steno (1954)
L'arte di arrangiarsi, regia di Luigi Zampa (1954)
Il segno di Venere, regia di Dino Risi (1955)
Buonanotte... avvocato!, regia di Giorgio Bianchi (1955)
Un eroe dei nostri tempi, regia di Mario Monicelli (1955)
La bella di Roma, regia di Luigi Comencini (1955)
Accadde al penitenziario, regia di Giorgio Bianchi (1955)
Bravissimo, regia di Luigi Filippo D'Amico (1955)
Piccola posta, regia di Steno (1955)
Lo scapolo, regia di Antonio Pietrangeli (1956)
I pappagalli, regia di Bruno Paolinelli (1956)
Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo, regia di Mauro Bolognini (1956)
Mio figlio Nerone, regia di Steno (1956)
Mi permette, babbo!, regia di Mario Bonnard (1956)
Era di venerdì 17, regia di Mario Soldati (1956)
Arrivano i dollari!, regia di Mario Costa (1957)
Souvenir d'Italie, regia di Antonio Pietrangeli (1957)
Il conte Max, regia di Giorgio Bianchi (1957)
Addio alle armi (A Farewell to Arms), regia di Charles Vidor (1957)
Il medico e lo stregone, regia di Mario Monicelli (1957)
Ladro lui, ladra lei, regia di Luigi Zampa (1958)
Il marito, regia di Nanni Loy e Gianni Puccini (1957)
Fortunella, regia di Eduardo De Filippo (1958)
Domenica è sempre domenica, regia di Camillo Mastrocinque (1958)
La vedova elettrica (Le septième ciel), regia di Raymond Bernard (1958)
Venezia, la luna e tu, regia di Dino Risi (1958)
Racconti d'estate, regia di Gianni Franciolini (1958)
Nella città l'inferno, regia di Renato Castellani (1959)
Il giovane leone (Oh, que Mambo!), regia di John Berry (1959)
Policarpo, ufficiale di scrittura, regia di Mario Soldati (1959)
Il moralista, regia di Giorgio Bianchi (1959)
I magliari, regia di Francesco Rosi (1959)
Vacanze d'inverno, regia di Camillo Mastrocinque (1959)
Costa Azzurra, regia di Vittorio Sala (1959)
La grande guerra, regia di Mario Monicelli (1959)
Il vedovo, regia di Dino Risi (1959)
Brevi amori a Palma di Majorca, regia di Giorgio Bianchi (1959)
Gastone, regia di Mario Bonnard (1960)
Tutti a casa, regia di Luigi Comencini (1960)
Il vigile, regia di Luigi Zampa (1960)
Crimen, regia di Mario Camerini (1960)
I due nemici, regia di Guy Hamilton (1961)
Il giudizio universale, regia di Vittorio De Sica (1961)
Una vita difficile, regia di Dino Risi (1961)
Il commissario, regia di Luigi Comencini (1962)
Mafioso, regia di Alberto Lattuada (1962)
Il diavolo, regia di Gian Luigi Polidoro (1963)
Il boom, regia di Vittorio De Sica (1963)
Il maestro di Vigevano, regia di Elio Petri (1963)
Tentazioni proibite, regia di Osvaldo Civirani (1963)
La mia signora, regia di Tinto Brass, Luigi Comencini e Mauro Bolognini (1964)
Il disco volante, regia di Tinto Brass (1964)
Risate all'italiana, registi vari (1964)
I tre volti, episodio Latin lover, regia di Franco Indovina (1965)
Quei temerari sulle macchine volanti (Those magnificent men in their flying machines, or: how I flew from London to Paris in 25 hours and 11 minutes), regia di Ken Annakin (1965)
I complessi episodio Guglielmo il dentone, regia di Luigi Filippo D'Amico (1965)
Thrilling episodio L'autostrada del sole, regia di Carlo Lizzani (1965)
Made in Italy, regia di Nanni Loy (1965)
Fumo di Londra, regia di Alberto Sordi (1966)
I nostri mariti, regia di Luigi Filippo D'Amico episodio Il marito di Roberta (1966)
Le fate, episodio Fata Marta regia di Antonio Pietrangeli (1966)
Scusi, lei è favorevole o contrario?, regia di Alberto Sordi (1966)
Le streghe, episodio Senso civico regia di Mauro Bolognini (1967)
Un italiano in America, regia di Alberto Sordi (1967)
Il medico della mutua, regia di Luigi Zampa (1968)
Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa?, regia di Ettore Scola (1968)
Amore mio aiutami, regia di Alberto Sordi (1969)
Nell'anno del Signore, regia di Luigi Magni (1969)
Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue, regia di Luciano Salce (1969)
Contestazione generale, episodio Il prete regia di Luigi Zampa (1970)
Il presidente del Borgorosso Football Club, regia di Luigi Filippo D'Amico (1970)
Le coppie (episodi La camera, regia di Alberto Sordi, e Il leone, regia di Vittorio De Sica) (1970)
Detenuto in attesa di giudizio, regia di Nanni Loy (1971)
Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata, regia di Luigi Zampa (1971)
Lo scopone scientifico, regia di Luigi Comencini (1972)
La più bella serata della mia vita, regia di Ettore Scola (1972)
Roma, regia di Federico Fellini (1972) (non accreditato)
Anastasia mio fratello, regia di Steno (1973)
Polvere di stelle, regia di Alberto Sordi (1973)
Finché c'è guerra c'è speranza, regia di Alberto Sordi (1974)
Di che segno sei?, episodio Il fuoco regia di Sergio Corbucci (1975)
Un sorriso, uno schiaffo, un bacio in bocca, regia di Mario Morra (1975)
E il Casanova di Fellini?, regia di Gianfranco Angelucci e Liliana Betti (1975)
Il comune senso del pudore (primo episodio), regia di Alberto Sordi (1976)
Quelle strane occasioni (episodio L'ascensore), regia di Luigi Comencini (1976)
Un borghese piccolo piccolo, regia di Mario Monicelli (1977)
I nuovi mostri, regia di Mario Monicelli, Dino Risi ed Ettore Scola (1977)
Dove vai in vacanza?, episodio 3 Le vacanze intelligenti, regia di Alberto Sordi (1978)
L'ingorgo, regia di Luigi Comencini (1978)
Il testimone (Le témoin), regia di Jean-Pierre Mocky (1978)
Il malato immaginario, regia di Tonino Cervi (1979)
Io e Caterina, regia di Alberto Sordi (1980)
Il marchese del Grillo, regia di Mario Monicelli (1981)
Io so che tu sai che io so, regia di Alberto Sordi (1982)
In viaggio con papà, regia di Alberto Sordi (1982)
Il tassinaro, regia di Alberto Sordi (1983)
La vita comincia a..., regia di Ettore Scola - cortometraggio (1983)
Tutti dentro, regia di Alberto Sordi (1984)
Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno, regia di Mario Monicelli (1984)
Sono un fenomeno paranormale, regia di Sergio Corbucci (1985)
Troppo forte, regia di Carlo Verdone (1986)
Un tassinaro a New York, regia di Alberto Sordi (1987)
Una botta di vita, regia di Enrico Oldoini (1988)
L'avaro, regia di Tonino Cervi (1990)
In nome del popolo sovrano, regia di Luigi Magni (1990)
Vacanze di Natale '91, regia di Enrico Oldoini (1991)
Assolto per aver commesso il fatto, regia di Alberto Sordi (1992)
Nestore, l'ultima corsa, regia di Alberto Sordi (1994)
Romanzo di un giovane povero, regia di Ettore Scola (1995)
Incontri proibiti, regia di Alberto Sordi (1998)Televisione
Storia di un italiano, regia di Alberto Sordi (1979)
Il tassinaro, regia di Alberto Sordi (1983) - versione tv in 4 puntate
I promessi sposi, regia di Salvatore Nocita (1989)Cortometraggi o documentari dove appare Alberto Sordi
Dieci minuti con i doppiatori, regia di Gaetano Amata (1948)
La città del cinema, regia di Vittorio Sala (1955)
I bersaglieri, regia di Corrado Prisco (1983)Antologie
Prima di essere Albertone, regia di Massimo Ferrari (2007)
Siamo tutti napoletani, registi vari (2008)
Mina - Gli anni Rai, registi vari (2008)
Vittorio D., regia di Mario Canale e Annarosa Morri (2009)
Alberto il grande, regia di Carlo e Luca Verdone (2013)
Che strano chiamarsi Federico, regia di Ettore Scola (2013)
Siamo tutti Alberto Sordi?, regia di Fabrizio Corallo (2020)
Magnifico testimone (Canale 5, 2020)
Alberto Sordi - Un italiano come noi (Rai 1, 2020)Regista
Fumo di Londra (1966)
Scusi, lei è favorevole o contrario? (1966)
Un italiano in America (1967)
Amore mio aiutami (1969)
Le coppie (episodio La camera) (1970)
Polvere di stelle (1973)
Finché c'è guerra c'è speranza (1974)
Il comune senso del pudore (1976)
Dove vai in vacanza? (episodio Le vacanze intelligenti) (1978)
Storia di un italiano - film TV, quattro edizioni (prima e seconda nel 1979, terza nel 1981 e quarta nel 1986)
Io e Caterina (1980)
Io so che tu sai che io so (1982)
In viaggio con papà (1982)
Il tassinaro (1983)
Tutti dentro (1984)
Un tassinaro a New York (1987)
Assolto per aver commesso il fatto (1992)
Nestore, l'ultima corsa (1994)
Incontri proibiti (1998) - riedito nel 2002 con il titolo Sposami papàDoppiatore
Film con Stanlio & Ollio

Oliver Hardy in: Tempo di pic-nic, Sotto zero, Un marito servizievole, Un nuovo imbroglio, Andiamo a lavorare, Un salvataggio pericoloso, Muraglie, La scala musicale, Il circo è fallito, Il compagno B, Ospiti inattesi, Ospedale di contea, Noi e il piccolo Slim, Buone vacanze, La ronda di mezzanotte, Lavori in corso, Fra Diavolo, Alchimia, Il regalo di nozze, I figli del deserto, Annuncio matrimoniale, Vita in campagna, Andando a spasso, Nel paese delle meraviglie, Il fantasma stregato, Questione d'onore, Allegri poeti, Fratelli di sangue, La ragazza di Boemia, Avventura a Vallechiara, Venti anni dopo, I diavoli volanti, Noi siamo le colonne, C'era una volta un piccolo naviglio, Ciao amici!, Sim salà bim, Il nemico ci ascolta, Gli allegri imbroglioni, Sempre nei guai, I toreador e Atollo K.

Altri film
Venditore di biciclette (attore non identificato) in Ladri di biciclette
voce narrante in Prima comunione
voce narrante in Viva il cinema!
voce di un animale in I pinguini ci guardano
Van Johnson in Lo stato dell'unione
Curt Bois in Casablanca
Preston Foster in La valle del destino
Sheldon Leonard in Il bandito senza nome
Gordon Oliver in La scala a chiocciola
Vittorio Mottini in Abbasso la ricchezza!
Enzo Fiermonte in Teheran
Frank Faylen in La vita è meravigliosa
Woody Herman in La città del jazz
Craig Stevens in Perdutamente
Pedro Armendáriz in Il massacro di Fort Apache
Charles Bradstreet in Il cervello di Frankenstein
Marcello Mastroianni in Domenica d'agosto
Franco Fabrizi in Cronaca di un amore
Alan Marshal in Il giardino di Allah
Bob Steele in La città del peccato
Scott McKay in Duello al sole
Jack Carson in Amore sotto coperta, Bionda fragola
Robert Mitchum in Notte senza fine e Il vagabondo della foresta (canto)
Bruce Bennett in Il tesoro della Sierra Madre, Notte di bivacco
Poliziotto in Giungla d'asfalto
Rudy Vallee in Vento di primavera
Dan Riss in Bandiera gialla
Glen Lee in Anima e corpo
Anthony Rivers in La città nuda
Peter Whitney in Destinazione Tokyo
Wallis Clark in L'eterna illusione
Tom Tyler in Sangue sulla luna
J. Carrol Naish in Sahara
James Millicar in La bella preda
Morris Ankrum in Giovanna d'Arco
James Robertson Justice in La tragedia del capitano Scott
James Seay in Giungla d'asfalto
Francesco Mulè in Camilla
Leif Erickson in Il terrore corre sul filo
Richard Webb in Il tempo si è fermato
Giacomo Gabrielli in Dov'è la libertà...?
James Flavin in Arcipelago in fiamme
Bruce Lester in Ombre malesi
Cary Grant in Notte e dì (canto)
Cy Kendall e Hank Bell in Romanzo del West
John Hubbard in Corrida messicana
Abner Biberman in Gunga Din
Steve Brodie in Gli avvoltoi
Juan Varro in DedizioneDoppiatori italiani
Anche se italiano, è stato doppiato da:

Gualtiero De Angelis in Cuori nella tormenta
Carlo Romano in Il PassatoreTeatrografia
1936-1937: San Giovanni, Compagnia di Aldo Fabrizi e Anna Fougez
1938-1939: Ma in campagna è un'altra... rosa, Compagnia di Guido Riccioli e Nanda Primavera
1941-1942: Tutto l'oro del mondo, Compagnia di Guido Fineschi e Maria Donati
1942-1943: Teatro della caricatura, accanto a Fanfulla
1943-1944: Ritorna Za-Bum, di Marcello Marchesi, regia di Mario Mattoli
Sai che ti dico?, di Marcello Marchesi, regia di Mario Mattoli
1944-1945: Un mondo di armonie, rivista musicale di Alberto Semprini
Imputati... alziamoci!, di Michele Galdieri
1945-1946: Soffia so'..., di Pietro Garinei e Sandro Giovannini
Soffia so'... n. 2, di Pietro Garinei e Sandro Giovannini
1947-1948: E lui dice..., di Benecoste, regia di Oreste Biancoli e Adolfo Celi
1952-1953: Gran baraonda, di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, accanto a Wanda OsirisCompositore e cantante
Il primo contatto di Sordi con la musica avviene già tra il 1939 e il 1942, periodo in cui viene doppiato e distribuito il film I diavoli volanti in cui doppia Oliver Hardy, doppiando anche una canzoncina, Guardo gli asini che volano nel ciel, rielaborazione di A Zonzo di Ernesto Bonino.
Le canzoni di leggera satira o meglio i "ritmi lenti" da lui scritti e attribuiti al suo pseudonimo Maestro Gambara e cantate intorno agli anni quaranta. Alcune di esse: Nonnetta, Carcerato, Cerco una donna, Il bimbo che non conobbe infanzia, L'alpino. Alcune le ricantò nel 1957 in Carosello, negli sketch per la casa vinicola Gancia, unici episodi che lo videro protagonista nella nota rubrica pubblicitaria.

1942: Guardo gli asini che volano nel ciel (Gino Filippini) cantata da Alberto Sordi nel film I diavoli volanti doppiando Oliver Hardy
1966: You never told me (Alberto Sordi, Piero Piccioni) cantata da Julie Rogers nel film Fumo di Londra e in italiano da Mina con il titolo Breve amore
1966: Richmond bridge (Alberto Sordi, Piero Piccioni) cantata da Lydia MacDonald nel film Fumo di Londra
1967: Walk song (Alberto Sordi, Piero Piccioni) cantata da Lydia MacDonald nel film Un italiano in America e in italiano da Christy con il titolo Amore amore amore amore
1969: Luna non sei nessuna (Alberto Sordi, Piero Piccioni) del film Amore mio aiutami; Alberto Sordi cantò lo spin-off della canzone, conosciuto anche come Luna non sei più tu
1970: Il presidente del Borgorosso Football Club (singolo) (Alberto Sordi, Piero Piccioni) - tema del film omonimo
1973: Ma 'ndo... Hawaii? (Alberto Sordi, Piero Piccioni) cantata da Alberto Sordi e Monica Vitti nel film Polvere di stelle
1981: E va'... E va'... (Franco Migliacci/Claudio Mattone)
1981: Mia cara Olimpia... (Alberto Sordi, Nicola Piovani) - breve versione cantata della Gavotta di Olimpia tema del film Il marchese del GrilloDiscografia
1971: Alberto Sordi (RCA Italiana, PSL 10514)
2003: Storia di un italiano
2006: Le più belle canzoni di Alberto SordiConduzioni televisive
Partecipazione straordinaria, regia di Salvatore Baldazzi (1979)
Storia di un italiano (1979-1981-1986)
Miss Italia (1999)Programmi radiofonici Rai
La fu signora suocera di Georges Feydeau, farsa con Laura Carli, Stefano Sibaldi, Alberto Sordi, Zoe Incrocci regia di Alberto Casella, trasmessa il 28 febbraio 1949.
Vi parla Alberto Sordi, appuntamento settimanale, 1947 - 1950.
Il teatrino di Alberto Sordi, settimanale dal 6 maggio al 24 giugno 1952
Io, Alberto Sordi, settimanale 1968
Il conte Claro, in Gran varietà settimanale 1969 - 1970 con Gianni Agus e Wanda TettoniFilm biografico
Note

Bibliografia
Bruno P. Pieroni, 90 anni di "Italie": Appunti del decano dei giornalisti medici, Springer Verlag, 2012, ISBN 978-88-4702-540-0.
Vito Pandolfi, Quel che significa Alberto Sordi, in Idea. Mensile di cultura politica e sociale, gennaio, 1961, pp. 54-56. (Opera conservata anche presso la Biblioteca della Camera dei Deputati).
Claudio G. Fava, Alberto Sordi. La biografia, la carriera artistica, i dati e le più belle foto di tutti i suoi film, Roma, Gremese Editore, 1979, ISBN 978-88-6692-098-4.
Maria Antonietta Schiavina, Storia di un commediante, Miilano, Zelig editore, 1999, ISBN 88-86471-73-4.
Alessandro Ticozzi, L'Italia di Alberto Sordi, Roma, Fermenti Editrice, 2009, ISBN 978-88-89934-57-9.
Silvana Giacobini, Albertone. Alberto Sordi, una leggenda italiana, Milano, Cairo Publishing, 2018, ISBN 978-88-6052-880-3.
Gerry Guida, Luce su Alberto Sordi! Alberto Sordi nei ricordi del direttore della fotografia Sergio D'Offizi, Dublino, Artdigiland, 2020, ISBN 978-19-0908-837-5.Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Alberto Sordi
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alberto SordiCollegamenti esterni

Sito ufficiale, su albertosordi.it.
Masolino D'Amico, SORDI, Alberto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004.
Sórdi, Alberto, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Francesco Bolzoni, SORDI, Alberto, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1995.
Sórdi, Albèrto, su sapere.it, De Agostini.
(EN) Alberto Sordi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Alberto Crespi, SORDI, Alberto, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 93, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018.
Opere di Alberto Sordi, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
Alberto Sordi, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
(EN) Alberto Sordi, su Discogs, Zink Media.
(EN) Alberto Sordi, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
(EN) Alberto Sordi, su genius.com.
Alberto Sordi, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
Alberto Sordi, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
Alberto Sordi, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
(EN) Alberto Sordi, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Alberto Sordi, su AllMovie, All Media Network.
(DE, EN) Alberto Sordi, su filmportal.de.
Sito ufficiale della Fondazione Museo Alberto Sordi, su fondazionemuseoalbertosordi.org.
Alberto Sordi doppiatore, su sites.google.com.
Addio Alberto Sordi, su La Repubblica, 25 febbraio 2003.
Il Film e la Mostra per il centenario, su ilsorpassocinema.com.

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