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Adolfo Celi
1922 1986




Adolfo Celi (Messina, 27 luglio 1922 – Siena, 19 febbraio 1986) è stato un attore, regista e sceneggiatore italiano.



Biografia
Nato a Messina, era figlio di Giuseppe Celi (prefetto di Grosseto e di Padova e Senatore del Regno) e di Giulia Mondello. Adolfo Celi crebbe tra la Sicilia e il Nord Italia; tra le sue residenze ci fu anche Padova. Grazie a una cinepresa amatoriale regalatagli dal padre, iniziò a impratichirsi con la ripresa. Nel 1942 s'iscrisse all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma, dove si diplomò nel 1945 mettendo in scena I giorni della vita di William Saroyan. Negli anni dell'Accademia conobbe, tra i tanti, Vittorio Gassman, Mario Landi e Vittorio Caprioli, che gli trasmisero la passione per il teatro e per il cinema. Fu un grande amico di Renato Baldini.
Nel 1946 venne scritturato per il film Un americano in vacanza di Luigi Zampa, cui seguirono Natale al campo 119 (1947) di Pietro Francisci e Proibito rubare (1948) di Luigi Comencini. Nello stesso anno Aldo Fabrizi gli avanzò una proposta che gli cambiò la vita: la partecipazione al film Emigrantes (1949), girato in Argentina.

Il Brasile
Successivamente spostatosi in Brasile, si appassionò a questa terra, tanto che decise di rimanerci per quindici anni, prima al teatro TBC di San Paolo, poi fondando, con la moglie Tonia Carrero e Paulo Autran, il Teatro Brasileiro de Comédia di San Paolo e la compagnia di prosa "Carrero-Celi-Autran"; agli inizi degli anni cinquanta la produzione cinematografica Vera Cruz affidò inoltre a Celi la regia dei film Caiçara (1950) e Tico-Tico no Fubá (1952).
Celi è considerato tuttora uno dei più importanti registi del Brasile: a lui si deve infatti la definizione di nuovi canoni di sperimentazione teatrale, cinematografica e televisiva, allora agli esordi. In Brasile iniziò anche una carriera di caratterista cinematografico, recitando nei film L'uomo di Rio (1963) e Agente 007 - Thunderball (Operazione tuono) (1965), che gli diedero una notorietà internazionale e ne favorirono il ritorno in Italia.

Il ritorno in Italia
Rientrato nei primi anni sessanta, trovò un cinema molto diverso da quello che aveva lasciato e in pieno sviluppo. Si specializzerà nelle parti del "cattivo", sia nei film western o d'azione sia, con una certa autoironia, nelle commedie, dove interpretò frequentemente personaggi malvagi o potenti. A 45 anni era tra i pochi attori italiani che sapessero recitare anche in inglese e grazie alla bravura e alla preparazione professionale venne ingaggiato come protagonista o comprimario in numerosi film internazionali, tra cui: Il tormento e l'estasi (1965) di Carol Reed, Il colonnello Von Ryan (1965) di Mark Robson, Grand Prix (1967) di John Frankenheimer, Masquerade (1967) di Joseph L. Mankiewicz, Il fantasma della libertà (1974) di Luis Buñuel.
Nel 1969 uscì l'unico film italiano da lui diretto, realizzato con i suoi compagni d'accademia Vittorio Gassman e Luciano Lucignani, l'autobiografico L'alibi. In Italia raggiunse l'apice del successo quando entrò a far parte del cast della fortunata trilogia composta da Amici miei (1975), Amici miei - Atto IIº (1982) e Amici miei - Atto IIIº (1985), nei panni del professor Sassaroli, un primario ospedaliero brillante ma annoiato dal lavoro, che si unisce alle allegre "zingarate" di un gruppo di amici fiorentini.

Televisione

Diretto da Daniele D'Anza, nel 1972 interpretò il medico nazista nello sceneggiato Rai Il sospetto; inoltre vestì i panni del poliziotto italo-americano Joe Petrosino nello sceneggiato omonimo mentre, tre anni dopo, interpretò Don Mariano D'Agrò nello sceneggiato L'amaro caso della baronessa di Carini (1975).
Nella memoria del pubblico italiano il suo volto resta legato al ruolo di lord James Brooke, acerrimo nemico della "Tigre di Mompracem", interpretata da Kabir Bedi, nella miniserie televisiva Sandokan (1976), diretta da Sergio Sollima. Sulla scia del successo del personaggio di Brooke, gli venne affidata l'eredità di Giampiero Albertini nello spot della Ignis, noto marchio di elettrodomestici. Nel 1981 prese parte al kolossal storico televisivo inglese I Borgia, in cui interpretò (dopo avere impersonato vari prelati e cardinali) la parte di Rodrigo Borgia, salito al soglio pontificio come Papa Alessandro VI.

Gli ultimi anni e la morte
Tornato al teatro negli anni ottanta, venne ricoverato per infarto la sera della rappresentazione teatrale dei Misteri di Pietroburgo di Dostoevskij al Teatro di Siena. Vittorio Gassman prese il suo posto sul palcoscenico. Il 19 febbraio 1986 Celi morì per un arresto cardiocircolatorio. La morte lo colse precisamente 40 anni dopo quella di suo padre, avvenuta il 19 febbraio 1946. Sepolto al cimitero monumentale di Messina, nella zona nord di Roma gli è stata intitolata una via.
Nel ventennale della scomparsa è stata posta una targa commemorativa nella casa natale di Celi in via Brescia nel Quartiere Lombardo. Gli è stata inoltre intitolata una via nella zona sud della città, con una cerimonia alla presenza di Kabir Bedi, che recitò con Celi in Sandokan. Con quell'esperienza, Celi riuscì a prendere il volo verso Roma. "Sono nato nel Quartiere Lombardo... e ho ancora tantissimi amici di grande intelligenza e profonda cultura. È vero che il terremoto, ma anche il secondo conflitto mondiale, hanno fatto abbandonare a molti la città. Dopo la maturità, nel 1940, sentivamo fortissima l'aria del continente e l'inizio dei bombardamenti contribuì a far lasciare Messina", raccontò Celi.

Vita privata
Adolfo Celi si sposò tre volte: con Tonia Carrero dal 1951 al 1963, con Marília Branco dal 1964 al 1965, e con Veronica Lazar dal 1966 fino al 1986. Da quest'ultima ebbe due figli: Alessandra (1966), attrice, e Leonardo (1968), autore del documentario Adolfo Celi, un uomo per due culture, realizzato nel 2006 per ricordare il padre a vent'anni dalla scomparsa e presentato nel 2008 alla Festa del Cinema di Roma nell'ambito della rassegna organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo Adolfo Celi e i ragazzi tornati dal Brasile.

Filmografia
Attore
Cinema
Un americano in vacanza, regia di Luigi Zampa (1946)
Natale al campo 119, regia di Pietro Francisci (1947)
Proibito rubare, regia di Luigi Comencini (1948)
Emigrantes, regia di Aldo Fabrizi (1949)
Caiçara, regia di Adolfo Celi, Tom Payne e John Waterhouse (1950)
Tico-Tico no Fubá, regia di Adolfo Celi (1952)
Le belle famiglie, regia di Ugo Gregoretti (1964)
L'uomo di Rio (L'Homme de Rio), regia di Philippe de Broca (1964)
3 notti d'amore, regia di Renato Castellani, Luigi Comencini e Franco Rossi (1964)
...poi ti sposerò (Un monsieur de compagnie), regia di Philippe de Broca (1964)
Il colonnello Von Ryan (Von Ryan's Express), regia di Mark Robson (1965)
Rapina al sole (Par un beau matin d'été), regia di Jacques Deray (1965)
Slalom, regia di Luciano Salce (1965)
Il tormento e l'estasi (The Agony and the Ecstasy), regia di Carol Reed (1965)
E venne un uomo, regia di Ermanno Olmi (1965)
Agente 007 - Thunderball (Operazione tuono) (Thunderball), regia di Terence Young (1965)
El Greco, regia di Luciano Salce (1966)
Yankee, regia di Tinto Brass (1966)
Le piacevoli notti, regia di Armando Crispino e Luciano Lucignani (1966)
Grand Prix, regia di John Frankenheimer (1966)
Colpo maestro al servizio di Sua Maestà britannica, regia di Michele Lupo (1967)
Tutti pazzi meno io (Le Roi de coeur)), regia di Philippe de Broca (1967)
O.K. Connery, regia di Alberto De Martino (1967)
Masquerade (The Honey Pot), regia di Joseph L. Mankiewicz (1967)
Tiro a segno per uccidere (Das Geheimnis der gelben Mönche), regia di Manfred R. Köhler (1967)
Ad ogni costo, regia di Giuliano Montaldo (1967)
Il magnifico Bobo (The Bobo), regia di Robert Parrish (1967)
Sentenza di morte, regia di Mario Lanfranchi (1967)
Dalle Ardenne all'inferno, regia di Alberto De Martino (1967)
La donna, il sesso e il superuomo, regia di Sergio Spina (1968)
Uno scacco tutto matto, regia di Roberto Fizz (1968)
La morte bussa due volte (Blonde Köder für den Mörder), regia di Harald Philipp (1968)
Diabolik, regia di Mario Bava (1968)
Sette volte sette, regia di Michele Lupo (1968)
L'alibi, regia di Adolfo Celi, Vittorio Gassman e Luciano Lucignani (1969)
L'arcangelo, regia di Giorgio Capitani (1969)
Il colpo era perfetto, ma... (Midas Run), regia di Alf Kjellin (1969)
Un detective, regia di Romolo Guerrieri (1969)
Io, Emmanuelle, regia di Cesare Canevari (1969)
Alla ricerca di Gregory (In Search of Gregory), regia di Peter Wood (1969)
Appuntamento col disonore, regia di Adriano Bolzoni (1970)
Frammenti di paura (Fragment of Fear), regia di Richard C. Sarafian (1970)
L'uomo venuto da Chicago (Un condé), regia di Yves Boisset (1970)
Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli (1970)
...hanno cambiato faccia, regia di Corrado Farina (1971)
Una chica casi decente, regia di Germán Lorente (1971)
I terrificanti delitti degli assassini della via Morgue (Murders in the Rue Morgue), regia di Gordon Hessler (1971)
L'occhio nel labirinto, regia di Mario Caiano (1972)
Terza ipotesi su un caso di perfetta strategia criminale, regia di Giuseppe Vari (1972)
Fratello sole, sorella luna, regia di Franco Zeffirelli (1972)
Chi l'ha vista morire?, regia di Aldo Lado (1972)
Ragazza tutta nuda assassinata nel parco, regia di Alfonso Brescia (1972)
La mano lunga del padrino, regia di Nardo Bonomi (1972)
La mala ordina, regia di Fernando Di Leo (1972)
Piazza pulita, regia di Luigi Vanzi (1973)
La villeggiatura, regia di Marco Leto (1973)
Tre per una grande rapina (Le mataf), regia di Serge Leroy (1973)
Gli ultimi 10 giorni di Hitler (Hitler: The Last Ten Days), regia di Ennio De Concini (1973)
Il sorriso del grande tentatore, regia di Damiano Damiani (1974)
...e poi, non ne rimase nessuno (Ein Unbekannter rechnet ab), regia di Peter Collinson (1974)
Il fantasma della libertà (Le Fantôme de la liberté), regia di Luis Buñuel (1974)
Il venditore di palloncini, regia di Mario Gariazzo (1974)
Libera, amore mio!, regia di Mauro Bolognini (1975)
Amici miei, regia di Mario Monicelli (1975)
Come una rosa al naso, regia di Franco Rossi (1976)
Uomini si nasce poliziotti si muore, regia di Ruggero Deodato (1976)
La moglie di mio padre, regia di Andrea Bianchi (1976)
L'affittacamere, regia di Mariano Laurenti (1976)
Febbre da cavallo, regia di Steno (1976)
Signore e signori, buonanotte, regia di Luigi Comencini, Nanni Loy, Luigi Magni, Mario Monicelli ed Ettore Scola (1976)
Il prossimo uomo (The Next Man), regia di Richard C. Sarafian (1976)
Genova a mano armata, regia di Mario Lanfranchi (1976)
Il genio (Le grand escogriffe), regia di Claude Pinoteau (1976)
Che notte quella notte!, regia di Ghigo De Chiara (1977)
Viaggio di paura (Les Passagers), regia di Serge Leroy (1977)
Holocaust 2000, regia di Alberto De Martino (1977)
Pane, burro e marmellata, regia di Giorgio Capitani (1977)
La tigre è ancora viva: Sandokan alla riscossa!, regia di Sergio Sollima (1977)
Le braghe del padrone, regia di Flavio Mogherini (1978)
Indagine su un delitto perfetto, regia di Giuseppe Rosati (1978)
Professor Kranz tedesco di Germania, regia di Luciano Salce (1978)
Café Express, regia di Nanni Loy (1980)
Car-Napping - Bestellt, geklaut, geliefert, regia di Wigbert Wicker (1980)
Innamorato pazzo, regia di Castellano e Pipolo (1981)
Monsignore (Monsignor), regia di Frank Perry (1982)
Di padre in figlio, regia di Alessandro Gassmann e Vittorio Gassman (1982)
Amici miei - Atto IIº, regia di Mario Monicelli (1982)
Cenerentola '80, regia di Roberto Malenotti (1984)
Il giocatore invisibile, regia di Sergio Genni (1985)
Amici miei - Atto IIIº, regia di Nanni Loy (1985)Televisione
Operazione ladro (1969) - telefilm
Finale di partita (1970) - film TV
Il sospetto (1972) - sceneggiato televisivo
Joe Petrosino (1972) - miniserie TV
L'amaro caso della baronessa di Carini (1975) - miniserie TV
Sandokan (1976) - miniserie TV
L'altro Simenon (1979) - serie TV
I Borgia (1981) - miniserie TV
La sconosciuta (1982) - miniserie TV
L'occhio di Giuda (1982) - miniserie TV
Aeroporto internazionale (1985) - serie TV
Due assi per un turbo (1987) - serie TVRegista
1950 - Caiçara, in co-regia con Tom Payne e John Waterhouse
1952 - Tico-Tico no Fubá
1969 - L'alibi, in co-regia con Vittorio Gassman e Luciano LucignaniDoppiatori italiani
Come diversi attori italiani, anche Celi è stato più volte doppiato. Di seguito le principali voci:

Renato Turi in Yankee, Colpo maestro al servizio di Sua Maestà britannica, Dalle Ardenne all'inferno, La donna, il sesso e il superuomo, Sentenza di morte, Sette volte sette, La morte bussa due volte, La mano lunga del padrino, Fratello Sole sorella Luna, Pane burro e marmellata
Roberto Villa in Ragazza tutta nuda assassinata nel parco, Appuntamento col disonore
Ubaldo Lay in Proibito rubare
Manlio Busoni in Il tormento e l'estasi
Riccardo Cucciolla in OK Connery
Emilio Cigoli in Diabolik
Arturo Dominici in Piazza pulita
Glauco Onorato in Indagine su un delitto perfetto
Antonio Guidi in La mala ordina
Enzo Tarascio in L'uomo venuto da ChicagoNote

Altri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Adolfo Celi
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Adolfo CeliCollegamenti esterni

(EN) Adolfo Celi, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Adolfo Celi, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
(EN) Adolfo Celi, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Adolfo Celi, su AllMovie, All Media Network.
(DE, EN) Adolfo Celi, su filmportal.de.

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