Estate a Parigi. Il quindicenne Vincent si rifiuta di partecipare alle torturare dei suoi compagni sui ratti o alla vendita di sperma su Internet. Vive con la madre single, Marie, e vorrebbe scoprire chi è suo padre. Le sue indagini lo portano ad una famosa casa editrice dove conosce Giuseppe, figura che cambierà la sua vita in un lampo. Eugène Green unisce motivi biblici - Abramo e Isacco, Maria e Giuseppe - con un'ambientazione autenticamente contemporanea, come se fosse la cosa più naturale del mondo. I numerosi accenni ai film polizieschi, la musica barocca italiana e una fotografia degna di Doisneau, trasformano la serietà divina in una bizzarra commedia. I personaggi, anacronistici, sono posizionati all'interno delle composizioni visive a guardare direttamente in macchina, declamando i dialoghi con dizione impeccabile e recitazione impassibile. Un film dove la teologia incontra la caricatura in maniera grottesca, senza mai scadere nel ridicolo.