Ispirato dallo spettacolo di danza Sexxx, coreografato da Matteo Levaggi per il Teatro di Torino, il regista Davide Ferrario riprende il filo sospeso in Guardami (1999, coraggiosa e profonda ricognizione sul rapporto tra pornografia e malattia) per avvicinarsi all'erotismo e all'atto del guardare il corpo da una nuova prospettiva. Il risultato è una forma ibrida che, sulle riprese del balletto rimesso in scena a favore di camera a costituire la parte portante del film, innesta altri segmenti: il prologo con voce fuori campo tra le sale del Kunsthistorisches Museum di Vienna, un cortometraggio in b/n (Room 423) su una coppia che si risveglia in una stanza d'albergo, alcune immagini estrapolate dal backstage di set a Budapest, la "capitale europea del porno".