Edmund Burke nel 1757 pubblica un trattato di estetica che desterà l'attenzione di Diderot e di Kant. Il titolo è "Un'indagine filosofica sull'origine delle nostre idee di Sublime e di Bello". In esso si distingue tra il Bello (che per Burke corrisponde all'esteticamente gradevole) e il Sublime che va oltre e può costringerci a sperimentare sensazioni forti, ivi compreso l'orrore. Incontriamo Burke nel 1769 dopo che ha lasciato a Londra i problemi economici e ha deciso di raggiungere le Alpi dove provvederà a una nuova stesura del trattato. È accompagnato da Wank, una serva prestatagli dal fratello, una domestica proveniente dalle colonie delle Indie Occidentali. I due affrontano la Natura con approcci molto differenti.