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Amanda Lear
1939
età 85




Amanda Lear, pseudonimo di Amanda Tapp (Saigon oppure Hong Kong, 18 giugno o 18 novembre 1939), è una cantante, attrice, conduttrice televisiva, scrittrice, pittrice e modella francese naturalizzata britannica.
Intraprese la carriera come modella all'inizio degli anni sessanta, distinguendosi per una certa androginia, che colpì anche il pittore surrealista Salvador Dalí, per il quale posò spesso. Attirò l'attenzione del pubblico nel 1973, dopo aver posato come modella fetish sulla copertina dell'album For Your Pleasure dei Roxy Music, grazie alla quale cominciò la storia d'amore con David Bowie.I suoi primi produttori furono i La Bionda, poi nel 1975 la Lear ottenne grande successo come cantante dopo aver firmato un contratto con la Ariola Records di Monaco di Baviera. Dotata di una voce bassa e sensuale, e forte di un personaggio con un'aura di ambiguità e mistero, raggiunse un notevole successo come interprete di musica Disco in tutta Europa, oltre che in Sud America, Giappone e altri paesi del mondo. Vanta 18 album, più di 50 singoli e circa 15 milioni di album e 25–30 milioni di singoli venduti nel mondo.Poliglotta, spigliata e dotata di notevole intelligenza e ironia, ha inoltre affiancato alla carriera musicale una fortunata serie di partecipazioni a programmi televisivi d'intrattenimento in Italia, Francia e Germania, prima come soubrette poi come conduttrice. Ha inoltre continuato a dipingere, a scrivere e a dedicarsi alla carriera di attrice.
Dal 1981 Amanda Lear vive a Saint-Étienne-du-Grès, vicino ad Avignone, nel sud della Francia.


Biografia
Infanzia ed educazione
Gran parte della vita di Amanda Lear è avvolta dal mistero. Poco dopo la sua nascita, avvenuta a Saigon o Hong Kong nel 1939 (18 giugno o 18 novembre), o nel 1946, i suoi genitori si sarebbero separati e Amanda sarebbe stata cresciuta dalla madre a Nizza o tra Londra e Parigi o nel sud della Francia e in Svizzera.
La verità sulla sua data di nascita, il luogo di nascita, i nomi e le nazionalità dei suoi genitori e le città in cui è stata cresciuta, tuttavia, costituiscono una questione molto dibattuta dall'inizio della sua carriera.Amanda Lear stessa ha deliberatamente fornito in più occasioni informazioni contraddittorie sulla sua giovinezza. Oltre ad avere due lingue madri per nascita, francese e inglese, ha dimostrato avere un talento per le lingue già in età precoce, imparando presto anche il tedesco, lo spagnolo e l'italiano, lingue che le sarebbero servite più tardi nella vita professionale. Secondo la sua biografia ufficiale si sarebbe trasferita a Parigi dopo aver terminato la scuola elementare, per studiare presso l'Académie des beaux-arts, prima di entrare alla St. Martins School of Art di Londra.
Anni sessanta
A Parigi si presenta alla scuola per modelle di Lucie Daouphars, soprannominata Lucky. Gerald Nanty le suggerisce di andare da Karl Lagerfeld (modellista di Jean Patou) e la Lear inizia così a sfilare per lui. Amanda Lear fu poi messa sotto contratto da Catherine Harlé, capo di una delle più famose agenzie per modelle d'Europa. Amanda Lear è a Parigi per il suo primo incarico di modella per Paco Rabanne (1967). Durante una intervista per Radio Europe 1 nel 2003, la Lear ha parlato della sua giovinezza e della sua successiva scoperta come modella:

Incontrò l'eccentrico pittore surrealista spagnolo Salvador Dalí a Parigi, l'auto-proclamato enfant terrible dell'arte. Dalí non fu colpito solo dallo sguardo di Amanda Lear, ma anche dall'affinità spirituale: lei stessa da allora ha descritto il loro stretto rapporto non convenzionale come un "matrimonio spirituale". La Lear successivamente ha accompagnato lui e sua moglie per circa quindici anni, trascorrendo ogni estate con loro. Durante questi viaggi Dalí le mostrava i musei d'Europa, i salotti parigini e la Spagna, mentre lei gli mostrava l'arte, la moda, la fotografia e la musica a Londra. Amanda Lear ha posato per alcune opere di Dalí, come Hypnos (1965), Venus in Furs (1968), Bateau Anthotropic e Vogue, ha partecipato a molti dei suoi progetti cinematografici e inoltre stava al suo fianco durante le conferenze stampa e gli incontri con i media: eventi che spesso si trasformavano in spettacoli, spesso con la Lear come figura centrale.Proprio come Catherine Harlé aveva detto, una ragazza con l'aspetto della Lear era molto richiesta, e subito dopo, si ritrovò a essere fotografata da Helmut Newton, Charles Paul Wilp e Antoine Giacomoni per riviste come mr. (1966), Beau (1966), Candide (fr) (1966), Cinemonde (1967), Scandal e Marie France e a partecipare alle sfilate di stilisti come Yves Saint Laurent e Coco Chanel a Parigi e Mary Quant, Ossie Clark e Antony Price a Londra. Dopo qualche tempo, abbandonò la scuola d'arte, e cominciò a fare la modella a tempo pieno, continuando a vivere nella Swinging London degli anni sessanta, con molti personaggi famosi. Intraprende anche una breve relazione con Brian Jones. Amanda Lear si trasformò in una "sostenitrice del demi-monde di Londra", diventando giornalista nel 1978 e scrivendo nella colonna del gossip per il giornale britannico "Ritz".Dal 1967 al 1970 Amanda Lear è apparsa in alcuni film, recitando ruoli minori o facendo delle piccole partecipazioni. Il suo primo ruolo è quello dell'aliena nel film francese Ne jouez pas avec les Martiens, a cui è seguito il film Onyricon (Wonderwall). Nel 1969 ha partecipato in Germania alla settima puntata del telefilm Der Kommissar, per poi terminare con il film sperimentale Double Pisces, Scorpio Rising.

Anni settanta

Nel 1973 viene fotografata per la copertina dell'album For Your Pleasure dei Roxy Music. Nella foto è rappresentata con un abito nero attillato mentre tiene al guinzaglio una pantera nera. La copertina è stata descritta come "famosa come l'album stesso" e richiamò su di lei l'attenzione di David Bowie, con cui la Lear intrecciò un intenso quanto breve legame. Il 16 novembre 1973, apparve nella serie televisiva della NBC americana Midnight Special con Bowie durante la performance di Sorrow. Nel video Amanda Lear è sopra un'impalcatura con in mano un lungo bastone che usa per spostare su una scacchiera delle pedine viventi; inoltre recita nello spettacolo come la "maestra per le cerimonie". La sua apparizione nel video è considerata come il lancio della sua carriera musicale.
Poco tempo dopo registrò insieme a Bowie la sua prima canzone intitolata Star, mai pubblicata. In un'intervista televisiva la Lear dichiarò che fu lo stesso Bowie a convincerla a tralasciare la professione di modella per abbracciare la carriera di cantante, finanziandole anche alcuni corsi di canto e danza; inoltre dichiarò: «David è stato l'unico uomo con cui sono andata a letto che si truccava più di me».Il suo singolo di esordio Trouble non ebbe successo; Amanda Lear registrò anche una versione francese della canzone che attirò l'attenzione del produttore Antony Monn e dell'etichetta Ariola-Eurodisc, che le offrì sette anni e sei album di contratto per una somma di denaro che la Lear definì "astronomica". Il suo album di esordio I Am a Photograph, registrato a Monaco di Baviera, fu un successo in Germania e in Austria. In Italia riuscì ad arrivare alla Top 10. Dall'album furono estratti alcuni singoli, tra cui Blood and Honey, Tomorrow e Queen of Chinatown che diventò il suo primo successo a livello europeo.


L'album che seguì I Am a Photograph fu Sweet Revenge, un concept album che contiene un medley continuo nel primo lato. L'album riuscì ad arrivare nella Top 10 di alcuni paesi europei e fu certificato Disco d'oro in Germania Ovest e Francia. Dall'album fu poi estratto il suo più grande successo Follow Me e la Top 20 Enigma (Give A Bit Of Mmmh To Me). Per promuovere l'album Amanda Lear ne cantò le canzoni in varie emittenti televisive in Europa e altrove. In Italia e in Germania la promozione fu continua. Ad esempio in Germania le canzoni erano cantate durante il programma televisivo Musikladen. In Italia esordì in televisione nella serata inaugurale di Antennatre, una delle prime televisioni commerciali. Poi partecipò al controverso programma Stryx su Rai 2, nella quale lei interpreta un ambiguo personaggio dal nome Sexy Stryx. Nel 1978 la Lear fece anche un cameo nel film Zio Adolfo in arte Führer cantando Lili Marleen, e uno nel documentario erotici di Joe D'Amato Follie di notte.L'ultimo album della fortunata trilogia Disco è Never Trust a Pretty Face. L'album però non riuscì a entrare nella Top 20, anche dopo la pubblicazione della hit minore Fashion Pack. L'album fu promosso soprattutto in America, mentre "gli inglesi rimasero immuni dall'effetto Amanda Lear".

Anni ottanta
Dopo la Disco Demolition Night, anche Amanda Lear come molte altre cantanti lasciò la musica disco per dedicarsi al rock e alla new wave. Verso l'inizio del 1980 la Lear pubblicò Diamonds for Breakfast, che fu un successo soprattutto in Norvegia e in Svezia. Con questo album Amanda Lear abbandonò il sound Disco prodotto a Monaco per dedicarsi al rock elettronico in stile new wave. Durante un'intervista dichiarò che non era più interessata al titolo di "White Queen of Disco" (Regina bianca della Disco music), ma voleva assomigliare di più a Tina Turner, la sua rockstar preferita. La Lear trascorse la maggior parte del 1980 in tour promozionali per l'album, dalla Grecia sino alla Finlandia. Inoltre arrivò per la prima volta in Giappone, dove entrambi i dischi, il singolo Queen Of Chinatown e Sweet Revenge arrivarono alle prime posizioni e vennero certificati Dischi d'oro. Nel settembre 1980 la Lear fa il suo esordio come presentatrice Tv. La RAI la chiama a condurre, insieme con Enrico Beruschi, le due serate della "Mostra Internazionale Di Musica Leggera Di Venezia" trasmesse da RAI 1, dove la Lear canta per la prima volta in Italia Solomon Gundie.
Dopo Diamonds for Brekfast, Amanda Lear pubblicò l'ultimo album prodotto da Antony Monn Incognito nel 1981. L'album ebbe un tiepido successo in Europa (Svezia, Norvegia, Austria), mentre fu un vero successo in Sudamerica. Divergenze artistiche, ma perse il processo, e come risultato nel 1983 dovette pubblicare l'ultima canzone influenzata da Monn, Love Your Body. La Lear si concentrò ulteriormente in Italia, e pubblicò la sua prima raccolta di grandi successi, Ieri, oggi, seguita da uno speciale televisivo chiamato Ma chi è Amanda?. L'ultimo album di studio di Amanda Lear pubblicato dalla Ariola fu Tam-Tam. Come il precedente singolo Incredibilmente Donna, estratto da Ieri, oggi, Tam-Tam nacque da una collaborazione tra compositori e produttori italiani. L'album venne promosso solo in Italia, e anche l'unico singolo estratto No Regrets venne pubblicato solo in Italia. La promozione dell'album avviene durante la conduzione del programma televisivo Premiatissima su Canale 5, in cui la sigla finale era No Regrets. Amanda Lear rimase alla conduzione per due edizioni, quella del 1982 e del 1983.


Nel 1984 Amanda Lear pubblicò la sua prima biografia ufficiale, My Life With Dalí, pubblicata inizialmente in Francia sotto il titolo di Le Dali D'Amanda. La biografia fornisce delle informazioni sulla vita di Salvador Dalí, e contiene anche dettagli della vita di Amanda Lear. Il libro venne approvato da Dalí stesso, anche se alcuni studiosi giudicano inaccurate alcune informazioni e alcune date.
Dopo aver lavorato per quattro anni come intrattenitrice televisiva per Canale 5 e il canale francese La Cinq Amanda Lear ritorna alla musica con l'album Secret Passion, registrato per segnare il suo ritorno non solo nei paesi europei, ma anche in quelli anglosassoni. A causa di un incidente automobilistico, proprio mentre era pronta a pubblicizzare l'album, la Lear dovette rimanere alcuni mesi in convalescenza. Mentre era in ospedale, la Lear cominciò a scrivere la sua prima novella L'Immortelle, un racconto surreale che descrive i tormenti di una donna condannata all'eterna giovinezza e bellezza, a guardare tutti gli altri invecchiare e infine, di perdere tutti i suoi cari, ma pur restando sempre bella, non è in grado di fermare lo scorrere del tempo.
Nel 1988 Amanda Lear ritorna nelle classifiche con una reinterpretazione della canzone Tomorrow, Tomorrow (Voulez vous un rendez vous), in cui duetta con il cantante della band CCCP Fedeli alla linea, Giovanni Lindo Ferretti. La canzone dopo una forte promozione in Italia riesce a entrare nella classifica dei singoli, arrivando alla posizione 40. La band inoltre farà da supporto per alcuni concerti della Lear in Italia. Verso la fine degli anni ottanta, due suoi successi, Follow Me e Gold, vengono remixati dal DJ Hi-NRG britannico Ian Levine e ripubblicati dalla Ariola Records come singoli. Questi vengono seguiti dalla pubblicazione di alcune raccolte della Ariola, e da due album Pop-rock, Uomini più uomini in Italia e Tant qu'il y aura des hommes in Francia, entrambi pubblicati nel 1989.
Nel 1987 e nel 1992, Amanda Lear apparirà in due delle più famosi serie televisive francesi, Marc et Sophie e Maguy. Nel 1989 inoltre condurrà Ars Amanda, andato in onda su Rai 3. Il programma, uno tra i suoi preferiti, veniva condotto in un letto, in cui la Lear intervista celebrità e politici, sia italiani sia internazionali.
Anni novanta

Dopo le poche apparizioni televisive, nel 1993 la Lear appare in due sceneggiati televisivi. Il primo è la serie televisiva Piazza di Spagna dove interpreta sé stessa; successivamente appare nel film per la TV drammatico Une Femme pour Moi diretto da Arnaud Sélignac. Nello sceneggiato interpreta Françoise, casalinga e moglie di Tom novembre, che sta andando incontro a una crisi di mezza età. Ma è nel 1998 che torna al cinema dopo la prima esperienza con Joe D'Amato, con Bimboland, film francese dove interpreta Gina.
Quattro anni dopo i due album Pop-rock, la Lear ritorna con due album Eurodance, Cadavrexquis nel 1993 e Alter Ego nel 1995. Entrambi non riscuotono quel successo internazionale tanto sperato, anche con molta promozione televisiva e con alcuni concerti in giro per l'Europa. L'album Alter Ego ad esempio verrà promosso soprattutto in Germania, dove la Lear tra il 1995 e il 1996 ha condotto un talks how su RTL II chiamato Peep!, la cui sigla era una canzone contenuta nell'album.
Nel 1998, dopo aver tenuto l'Italia tagliata fuori dai progetti musicali, la Lear cerca di ricatturare l'attenzione su di sé con la raccolta di remix e vecchi successi registrati nuovamente: Back in Your Arms. L'album comunque a causa di una contesa tra case discografiche verrà rimpiazzato da un'altra raccolta chiamata Follow Me Back in My Arms che porterà l'album originale a un fallimento finanziario. Nello stesso anno è tornata in televisione con la trasmissione di prima serata di Italia 1 Il brutto anatroccolo, andato in onda per diverse stagioni fino al 2000
Negli anni novanta la Lear dopo una lunga pausa dalla moda riappare nelle passerelle di stilisti come Paco Rabanne, Grés e Thierry Mugler. Nel 1996 inoltre partecipa alla sfilata di Paco Rabanne per l'evento "Life Ball" a Vienna, per raccogliere fondi per supportare le persone malate di AIDS.

Anni duemila

Nel dicembre del 2000 Alain-Philippe Malagnac d'Argens de Villèle, il marito della Lear, morì in un incendio scaturito nella loro casa. Per commemorare la sua morte la Lear registra un anno dopo l'album Heart. Dopo aver collaborato con alcuni DJ come Laurent Wolf e Junior Vasquez, partecipa in alcune raccolte e registra alcune canzoni; tra le quali Paris By Night che otterrà in Italia un modesto successo commerciale. Seguono le due raccolte Forever Glam! e The Sphinx, e l'album With Love; la versione italiana venne distribuita due anni dopo, nel 2008.
Gli anni 2000 per la Lear furono molto importanti, sia per il piccolo schermo sia per il cinema.
In televisione ha presentato il programma Rai Cocktail d'amore; lo show ebbe particolarmente successo per le interviste a personaggi importanti degli anni settanta e ottanta, tra cui Marcella, Patty Pravo, Donatella Rettore, Anna Oxa, Giuni Russo, Loredana Bertè, Scialpi e i Ricchi e Poveri. Nel 2003 conduce assieme a Gene Gnocchi la seconda edizione de La grande notte del lunedì sera su Rai 2. Nel 2005 è entrata a far parte della giuria del programma Ballando con le stelle. Nell'estate del 2008 ha presentato alcuni programmi, tra cui il francese La Folle Histoire du Disco, il tedesco Summer of the '70s e Battaglia fra Sexy Star sul canale francese e italiano E!. Nell'ottobre del 2008 appare con un cameo nella soap italiana Un posto al sole, nel ruolo della Morte. Nel luglio 2009 partecipa a tre episodi della sit-com 7 vite.
Per quanto riguarda il cinema ha recitato nella commedia francese Le Défi, un film sulla break dance e nel film drammatico Gigolo. Oltre a essere apparsa in ruoli minori in alcuni film indipendenti, nel 2004 doppia la fashion designer Edna Mode nel film Gli incredibili nella versione francese e italiana del film. Oltre a questi ruoli, la Lear ha anche partecipato in alcuni film indipendenti.
A partire dal 1981, la Lear cominciò a esporre le sue opere in varie mostre quasi tutti gli anni, fino all'anno 2000. Un'esibizione del 2001 venne intitolata Not a. Lear, in riferimento al dipinto Ceci n'est pas un pipe di René Magritte. In seguito, nel 2006, ha presentato ancora una volta le sue opere in una mostra chiamata Never Mind the Bollocks: Here's Amanda Lear!, una parafrasi dell'album dei Sex Pistols Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols, ma anche con qualche riferimento al suo passanto ambiguo, che di fatto fu proprio il tema della mostra. Un'altra esposizione si è tenuta in Svizzera a Lugano nel 2007 e infine nel 2008 Sogni, Miti, Colori.Nel gennaio 2007 è stata insignita del titolo di "Cavaliere dell'Ordre des Arts et des Lettres" dal ministro della cultura francese Renaud Donnedieu de Vabres per il suo contributo all'arte.
Anni duemiladieci
Nel novembre 2008 la Lear ha annunciato in una trasmissione televisiva francese i piani per la registrazione di un nuovo album chiamato Brief Encounters. Il doppio album è stato pubblicato il 16 ottobre del 2009 in Italia, ed è stato anticipato dal singolo Someone Else's Eyes, cantato in coppia con il cantante-produttore italiano Deadstar. L'album è stato successivamente pubblicato in Europa in tre diverse versioni, quella standard, acustica e remixata. La versione remixata chiamata Brief Encounters Reloaded è stata distribuita su iTunes nel 2010.
Sempre nel 2009, in Francia è stato pubblicato l'EP Brand New Love Affair, composto da otto tracce Dance. Dall'album sono stati estratti i singoli Brand New Love Affair (In the Mix) e I'm Coming Up. Il secondo è stato distribuito come EP e include remix di Richard Morel, Tommie Sunshine, Sammy Jo e Babydaddy dei Scissor Sisters.


Dal 2009 al 2011 è in tournée con lo spettacolo teatrale Panique au ministère, prima a Parigi e poi nel resto della Francia, Belgio e Svizzera, riscuotendo un ottimo successo di pubblico e critica.
Dall'aprile al maggio del 2011 è uno dei membri della giuria della terza edizione del varietà di Rai 1 Ciak... si canta!. Sempre in aprile è stata diffusa la notizia che la Lear avrebbe presentato il programma Delitti Rock su Rai 2 in seconda serata, anche se poi la conduzione è stata affidata all'attore Massimo Ghini.
Dopo aver pubblicati il singolo Chinese Walk nell'aprile 2011, la Lear ha confermato che pubblicherà un nuovo album di inediti intitolato I Don't Like Disco. La canzone ha ottenuto un discreto successo nel circuito Dance francese e sul web, e ha ricevuto recensioni positive in Italia. Dall'autunno seguenterecita al Théâtre de la Renaissance di Parigi con la commedia Lady Oscar, adattamento della pièce Oscar (1958) di Claude Magnier.
Il 14 settembre 2012 partecipa alla prima puntata di Tale e quale show condotto da Carlo Conti in onda su Rai 1 come membro della giuria dopo una imitazione che di lei fece Barbara De Rossi. Sempre nello stesso mese sfila a Parigi per Jean-Paul Gaultier, che la presenta come "l'imperatrice della disco".
A partire da settembre 2013 è in scena al Théâtre des Variétés di Parigi con la commedia brillante ''Divina''. Nel marzo del 2014 pubblica il diciottesimo album della sua carriera intitolato My Happiness dedicato alla musica di Elvis Presley. Dal 2 maggio dello stesso anno, diventa giudice del nuovo programma di Carlo Conti Si può fare!
Da febbraio 2016 è protagonista dello spettacolo teatrale La candidate, seguito di Panique au ministère; lo spettacolo è stato promosso attraverso un video dove Lear annuncia la sua finta candidatura alle presidenziali francesi del 2016. A maggio dello stesso anno pubblica un nuovo album musicale dal titolo Let Me Entertain You.
Il 16 ottobre 2016, durante un'intervista nel programma Domenica In, Amanda Lear accenna ad un ritiro dalle scene, affermando: «Arriva un momento in cui si dice "40 anni bastano, voglio godermi un po’ la vita." Dico ai miei fan che forse è una delle ultime volte in cui mi vedono».Nel 2017, gira il film Metti una notte, che vede il suo ritorno sul grande schermo dopo tanto tempo.
Nel 2018, doppia nuovamente la fashion designer Edna Mode nel film Gli Incredibili 2 nella sua versione francese ed italiana.

Anni duemilaventi
Il 22 gennaio 2020, a Parigi, prende parte come modella all'ultima sfilata di Jean-Paul Gaultier, che ha celebrato i 50 anni di carriera prima del ritiro.Nel 2020, ha recitato nella Miss, un film di Ruben Alves e nel film Si Muore Solo Da Vivi di Alberto Rizzi.

Vita privata
A metà anni sessanta conobbe Brian Jones, diventandone amica. Fu poi amante di Salvador Dalì per 16 anni, e in seguito di David Bowie.
Il 13 marzo 1979 la Lear sposò l'aristocratico francese Alain-Philippe Malagnac d'Argens de Villèle, produttore musicale, nonché amante e figlio adottivo dello scrittore Roger Peyrefitte, con una cerimonia a Las Vegas durante il tour promozionale del suo album Sweet Revenge. Nel 2000 Malagnac muore a 51 anni nell'incendio della loro villa in Provenza. La Lear gli dedicherà l'album Heart.Nel 1999 in occasione della lavorazione del programma su Italia 1 Il brutto anatroccolo, la Lear conobbe il modello Manuel Casella, di 40 anni più giovane, del quale è stata compagna dal 2001 fino al 2008.Nel 2014 ha avuto una relazione con l'attore Anthony Hornez, di 40 anni più giovane.
Controversie sull'identità sessuale
A metà anni sessanta cominciarono a diffondersi voci sempre più insistenti che la Lear, prima d'intraprendere la carriera d'indossatrice e fotomodella, fosse stata un ragazzo di nome Alain René Tap, nato nel 1939, e il cui cambio di sesso a Casablanca risaliva a due operazioni effettuate dal celebre chirurgo dottor Burou, lo stesso che operò le famose transessuali Coccinelle e April Ashley, la prima nel 1963 e la seconda l'anno dopo.
Esistono testimonianze su biografie, dati, evidenze, ed immagini, verificabili su molteplici locandine, riviste ed anche online, che confermano l'esistenza e ritraggono, da uomo prima e donna poi, Peki d'Oslo, al secolo Alain Tap, nato a Saigon nel 1939 da padre militare europeo di stanza in indocina e madre asiatica. Peki D'Oslo, avrebbe ballato nella celebre compagnia di spogliarelli e burlesque en-travesti al Carousel di Parigi, diretta dalla transessuale francese Coccinelle. A riprova furono esibiti i programmi di sala originali con le sue foto. Sempre durante gli anni sessanta avrebbe lavorato come spogliarellista anche al Raymond Revuebar di Londra, utilizzando lo stesso pseudonimo e dichiarandosi francese. April Ashley pubblicò nella sua autobiografia tutti i particolari e foto della sua amica Peki D'Oslo, prima e dopo l'operazione. Come spogliarellista transessuale si sarebbe esibita anche nei locali Chez-Nous e Raymond's Revue Bar di Berlino, a Barcellona e Milano (sono rimaste numerose sue foto d'esibizioni al teatrino Le Maschere). Servizi fotografici di Peki D'Oslo sarebbero apparsi su riviste sexy dell'epoca, soprattutto negli Stati Uniti. Secondo quanto riportato nella biografia di Meredith Etherington-Smith Dalí: A biography del 1992, fu proprio durante una sua esibizione sadomaso in un night-club di Barcellona nel Barri Gòtic, che Dalí la vide e la conobbe. Il Borghese pubblicò nel 1978: Comunque, nonostante la somiglianza, il cognome di nascita (Tap o Tapp) e la coincidenza di luoghi, avvenimenti e date, Amanda Lear non ha mai ammesso che lei e Peki d'Oslo siano la stessa persona, dichiarando che si tratti invece di una presunta "sosia" , pressoché identica e poi più rintracciata. Peki D'Oslo sparisce in concomitanza della scalata al successo nelle Hit-Parade del 45 giri di Amanda Lear Blood & Honey, pubblicato in Europa nel dicembre 1976.
La Lear ha sempre smentito le voci di un cambio di sesso, dichiarando che si era trattato di un espediente escogitato da lei o da lei e Salvador Dalí o da lei e David Bowie per suscitare più curiosità e aumentare le vendite dei suoi album agli inizi della carriera. Più spesso ha però dichiarato che l'idea fosse stata di Dalì. Le voci sulla sua ambigua sessualità infatti furono da lei stessa ampiamente sfruttate per il battage pubblicitario.
Nella cultura di massa

Franco Battiato la menziona nella canzone Magic Shop (1979).
I Baustelle le hanno dedicato il brano Amanda Lear, contenuto nell'album L'amore e la violenza pubblicato nel 2017.
Nell'album Between the Buttons (1967) i Rolling Stones inseriscono la canzone Miss Amanda Jones, a lei dedicata.
Viene ironicamente citata in Smokin' Aces dei rapper Gemitaiz e MadMan.
Viene citata in La Radio A 1000 Watt degli 883.
Secondo quanto affermato dalla stessa artista, il brano Das Model dei Kraftwerk è a lei dedicato.
Viene citata nel brano In gabbia (non ci vado) della rapper Myss Keta.
La drag queen Tammie Brown le ha dedicato il brano Porta Potty Prostitute, contenuto nell'album A Little Bit of Tammie, pubblicato nel 2018.Discografia
1977 - I Am a Photograph
1978 - Sweet Revenge
1979 - Never Trust a Pretty Face
1980 - Diamonds for Breakfast
1981 - Incognito
1983 - Tam-Tam
1987 - Secret Passion
1989 - Uomini più uomini
1989 - Tant qu'il y aura des hommes
1993 - Cadavrexquis
1995 - Alter Ego
1998 - Back In Your Arms
2001 - Heart
2007 - With Love
2009 - Brief Encounters
2011 - I Don't Like Disco
2014 - My Happiness
2016 - Let Me Entertain YouFilmografia
Attrice
Cinema
Ne jouez pas avec les Martiens, regia di Henry Lanöe (1967)
Onyricon, regia di Joe Massot (1968)
Fun and Games for Everyone, regia di Serge Bard (1968)
Double pisces, rising scorpion, regia di Norman Mailer (1970)
Follie di notte, regia di Joe D'Amato (1978)
Zio Adolfo in arte Führer, regia di Castellano e Pipolo (1978)
Grottenolm, regia di Rainer Kirkberg (1985)
Tendres Intrus, regia di Romain Baboeuf (1992)
L'amour est à réinventer, regia di Merzak Allouache (1996)
Bimboland, regia di Ariel Zeitoun (1998)
Le Défi, regia di Blanca Li (2002)
Gala, regia di Silvia Munt (2003)
Gigolo, regia di Bastian Schweitzer (2005)
Starfuckers, regia di Julien War (2006)
Oliviero Rising, regia di Niki Roseo (2007)
Encore une nuit de merde dans cette ville pourrie, regia di Edouard Rose (2008)
8th Wonderland, regia di Nicolas Alberny e Jean Mach (2009)
Bloody Flowers, regia di Richard J. Thompson (2009)
Jodorowsky's Dune, regia di Frank Pavich (2013)
Metti una notte, regia di Cosimo Messeri (2017)
Miss, regia di Ruben Alves (2020)
Si Muore Solo Da Vivi, regia di Alberto Rizzi (2020)Televisione
Der Kommissar, 1 episodio (1969) - serie televisiva
La Vie de Jules Massenet (1973) - film per la televisione
Marc et Sophie, 1 episodio (1988) - serie televisiva
Maguy, 1 episodio (1992) - serie televisiva
Piazza di Spagna (Canale 5, 1992) - miniserie televisiva
Une femme pour moi (1993) - film per la televisione
Les Années Bleues, 1 episodio (1998) - serie televisiva
Un gars, une fille, 2 episodi (2000) - serie televisiva
Blague à part, 1 episodio (2000) - serie televisiva
Tre Ragazzi a Milano (2001) - film per la televisione
Sous le soleil, 1 episodio (2003) - serie televisiva
7 vite (Rai 2, 2007-2009) - serie televisiva
Un amour de fantôme (2007) - film per la televisione
Avocats et Associés, 1 episodio (2007) - serie televisiva
Un posto al sole (Rai 3, 2008) - soap opera
Le Grand Restaurant 2 (2011) - serie televisiva
Les Perruches (2011)
Nome in codice: Rose (2012) - film per la televisione
Scènes de ménages, 1 episodio (2012) - serie televisiva
Nos chers voisins, 1 episodio (2014) - serie televisivaDoppiatrice
Gli Incredibili, regia di Brad Bird (2004) - voce di Edna Mode nella versione francese ed italiana
Les Chasseurs de Dragons, regia di Guillaume Ivernel e Arthur Qwak (2008) - voce di Gildas
Lacoma, regia di Christopher Roth (2009) - voce di Fish
Il signore dello zoo, regia di de Frank Coraci (2011) - voce di Janet la leonessa
Gli Incredibili 2, regia di Brad Bird (2018) - voce di Edna Mode nella versione francese ed italianaProgrammi TV
Italia
Stryx (Rete 2, 1978)
Mostra internazionale di musica leggera (Rete 1, 1980) Conduttrice
Supersonica (Telemontecarlo, 1981)
Grey Street (Telemontecarlo, 1981-1982)
Premiatissima (Canale 5, 1982-1983) Co-conduttrice
Ma chi è Amanda? (Canale 5, 1983)
W le donne (Canale 5, Rete 4, 1984-1986) Conduttrice
Miss Italia (Canale 5, 1985) Co-conduttrice
Festival di Castrocaro (Rai 1, 1987) Co-conduttrice
Il gioco dei 9 (Canale 5, 1988-1991)
Ars Amanda (Rai 3, 1989) Conduttrice
Buonasera (Rete 4, 1991-1992) Conduttrice
La notte dei Teleratti (Rai 3, 1996) Conduttrice
Il brutto anatroccolo (Italia 1, 1998-2000) Conduttrice
Buon Capodanno (Canale 5, 1998-1999) Conduttrice
Cocktail d'amore (Rai 2, 2002-2003) Conduttrice
La grande notte del lunedì sera (Rai 2, 2002-2003) Valletta
La talpa (Rai 2, 2004) Conduttrice1ª puntata
Ballando con le stelle (Rai 1, 2005, 2007) Giurata
Sfida fra sexy star di Hollywood (E!, 2008)
The Singing Office (Sky Vivo, 2008) Giurata
Ciak... si canta! (Rai 1, 2011) Giurata
Si può fare! (Rai 1, 2014-2015) Giurata
Voulez-vous coucher avec moi ? (Cielo, 2018) Conduttrice
Sanremo Young (Rai 1, 2019) GiurataFrancia
L'Académie des neuf (Antenne 2, 1984)
Cherchez la femme (La Cinq, 1986) Conduttrice
Les Grosses Têtes (TF1, 1992-1997)
Rire sur la ville (TF1, 1992-1993 Conduttrice
Méfiez-vous des blondes (TF1, 1992-1993) Conduttrice
Sacrée Soirée (TF1, 1993-1994)
Le Kadox (France 3, 2000)
Soirée de la Saint-Sylvestre (France 2, 2001) Conduttrice
Tendance Amanda (Match TV, 2002-2005) Conduttrice
20 h 10 pétantes, (Canal Plus, 2003-2004)
Pourquoi les manchots n'ont-ils pas froid aux pieds ? (France 2, 2007)
La folle histoire du disco (France 3, 2008) Conduttrice
La guerre des canons (E!, 2008)
Le grand classement du Disco (M6, 2008) Conduttrice
The Summer of the 70s (Arte, 2008) ConduttriceSpagna
El Show de Amanda Lear (RTVE, 1981)Germania
Peep! (RTL II, 1995-1996) Conduttrice
The Summer of the 70s (Arte, 2008) ConduttriceLibri
Chi ha paura di Amanda Lear?, (A qui fait peur Amanda Lear?), Berengaria, 1979
(FR) Le Dalí d'Amanda, Parigi, Éditions Favre, 1984. ISBN non esistente
La mia vita con Dalí (con Marina Bocconcelli), Costa & Nolan, 1987. ISBN 88-7648-052-8
(FR) L'Immortelle, Parigi, Claude Carrère, 1987. ISBN 2-86804-363-1
(FR) L'Amant Dalí: ma vie avec Salvador Dalí, Parigi, Éditions Michel Lafon, 1994. ISBN 2-84098-011-8
(FR) Mon Dalí, Neuilly-sur-Seine, Éditions Michel Lafon, 2004. ISBN 2-7499-0111-1
(EN) Lear e Galerie Claudius, Between Dream And Reality, Norderstedt, Books on Demand, 2006. ISBN 3-8334-5185-8
(FR) Je ne suis pas du tout celle que vous croyez…, Parigi, Hors collection, 2009. ISBN 978-2-258-08132-1
(FR) Lear e Frédéric Dieudonné, Délires, Parigi, Le Cherche midi, 2018. ISBN 978-2-7491-5043-7Pubblicità
Lise Charmel (1967)
Mitoufle (1967)
Nano ghiacciato San Pellegrino (1979-1981)
FIAT (1983-1985)Onorificenze
Note

Voci correlate
Anthony MonnAltri progetti

Wikiquote contiene citazioni di o su Amanda Lear
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Amanda LearCollegamenti esterni

(EN) Sito ufficiale, su amandalear.com.
Amanda Lear, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Opere di Amanda Lear, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
Amanda Lear, su Discografia nazionale della canzone italiana, Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi.
Amanda Lear, su Last.fm, CBS Interactive.
(EN) Amanda Lear, su AllMusic, All Media Network.
(EN) Amanda Lear, su Discogs, Zink Media.
(EN) Amanda Lear, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
(EN) Amanda Lear, su SecondHandSongs.
(EN) Amanda Lear, su genius.com.
Amanda Lear, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
Amanda Lear, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
(EN) Amanda Lear, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Amanda Lear, su AllMovie, All Media Network.
(EN) Amanda Lear, su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
(EN) Amanda Lear, su Metacritic, CBS Interactive Inc.
(EN) Amanda Lear, su BFI Film & TV Database, British Film Institute.
(DE, EN) Amanda Lear, su filmportal.de.
(EN) Amanda Lear, su Rate Your Music.

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